Politecnico di Milano, al via le iscrizioni per il master in Yacht Design

Politecnico di Milano

Politecnico di Milano

Interessante novità che arriva dal Politecnico di Milano per tutti coloro che amano il mare e le imbarcazioni. Infatti, il Politecnico di Milano e Yacht Design: anche quest’anno è un matrimonio che s’ha da fare. Si tratta di un binomio che non accenna a scalfirsi. Di conseguenza, sono aperte anche quest’anno le iscrizioni dedicate al master organizzato dall’università lombarda, che è ormai arrivato a toccare l’edizione numero 18.

Nautical Design Awards 2012, il meglio del design nautico italiano

Si sono svolti a Milano i Nautical Design Awards, gli oscar italiani della nautica organizzati da Yacht&Sail e Adi – Associazione per il Disegno Industriale. Non l’ennesimo premio “spot” ma un’autentica crème de la crème delle eccellenze dell’industria nautica italiana, giudicate da una giuria composta da armatori e designer.

Dieci categorie e cinquanta nomination per decretare il miglior design interno, i migliori progetti degli yacht a motore, a vela, a basso impatto ambientale e le tecnolgie-accessori del 2012. Un lavoro certosino e selettivo nel difficile compito di discernere l’eccezionale dello straordinario, l’impareggiabile dal supremo. Attributi che in parte riescono a descrivere la grandiosità del design nautico italiano, universalmente riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Intermarine 85, “O samba do Mar”

Il Brasile è un paese grande 15 volte la nostra penisola ed abitato da oltre 180 milioni di persone che amano il sole, la samba, il carnevale e soprattutto il mare. Si perché le spiagge del Brasile sono veramente bellissime ed uniche soprattutto quando qui nella pianura padana ristagna la “scighera” – la nebbia per chi ci legge da fuori provincia ndr-.

Il Brasile, oltre alle bellezze naturalistiche, può vantare un’industria di primordine grazie alla disponibilità di materie prime e manodopera a costi vantaggiosi. Nel settore della nautica da diporto il paese sudamericano sta vivendo un vero e proprio boom, tanto che noti marchi italiani stanno pensando di proporre le loro barche ai nuovi e potenziali acquirenti carioca e paulisti.

Sarnico Spider, l’anticonformista

E’ sempre difficile giudicare una barca dallo spirito nobile e prodotta da un cantiere dal sicuro blasone, soprattutto quando sei già prevenuto ed il tuo giudizio positivo è condizionato in partenza. Ovviamente, ogni essere umano ha le sue debolezze e la mia è quella di amare lo stile classico delle linee, magari rivisitate in chiave moderna, senza però raggiungere quella esasperazione del design che alle volte ti fanno pensare che certe barche, seppur bellissime, non sono fatte per navigare, ma per essere esposte in musei d’arte contemporanea.

Il Sarnico Spider è una di quelle barche che non temono confronti, neanche quando vengono ormeggiate al fianco di barche più grandi. Lo studio stilistico fa si che questo scafo sia una “macchina” estremamente sportiva e di classe con particolari stilisti degni della storia del mitico cantiere Bergamasco.

Pershing 108′, il nuovo yacht del Gruppo Ferretti

Pershing, brand del gruppo Ferretti, presenta il suo ultimo gioiello nautico: Pershing 108′ che sarà varato a gennaio 2011.

Il nuovo Pershing 108′ è uno yacht all’avanguardia, con un layout versatile a tutto vantaggio della vivibilità di bordo e con un’innovativa tecnologia di bordo.

Aquamarine 800, 8 metri di unicità

Aquamarine 800 è un gozzo dalla carena planante, capace di raggiungere una velocità massima di 30 nodi, pur mantenendo un’ottima stabilità in mare.

Il gozzo è una barca da pesca che affonda le sue radici nella tradizione marinara italiana, sono, infatti, imbarcazioni tipiche della Liguria, ma anche della Toscana e della Sicilia, terra d’origine del cantiere Aquamarine nato nel 1998.

Sessa S26, il piccolo grande motoscafo

Sessa 01

Non è assolutamente facile trovare una barca a motore di 7, 5 metri che abbia caratteristiche tecniche, layout interno e dotazioni di bordo, tali da non far rimpiangere i neo armatori, di non aver optato per l’acquisto di uno scafo di categoria superiore.

Con il Sessa S26, il cantiere lombardo ha centrato nel segno, diventando certamente un punto di riferimento nel segmento dei natanti, per tutta la cantieristica nazionale ed internazionale, con un prodotto, della cosiddetta categoria “entry level”, che per qualità delle rifiniture e versatilità della coperta assomiglia di più ad una barca di blasone superiore.

Sport Fly 54, la sportiva di Sessa Marine

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La Sport Fly 54 di Sessa Marine si rifà alle automobili sportive anni 60, e con i suoi 1400 cavalli è una sportiva di tutto rispetto. Una barca dalle linee fluide che si ispira alle forme forti e sinuose delle auto sportive degli anni 60. Opera del designer Christian Grande, come nel caso del C68.

Il design del Fly leggero e perfettamente integrato alla silhouette della barca contribuisce ad evidenziare la sagoma sportiva dello yacht e garantisce grande ospitalità.  Questa vocazione è confermata anche dalla motorizzazione IPS in grado di garantire eccezionale manovrabilità  e di sostenere elevate performance fino ad arrivare a 37 nodi.

Trasmissione Zeus Cummins, ora il Grand Banks si manovra col joystick

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Grand Banks, fa felici tutti i neofiti, o meglio chi si appresta a comprare il primo yacht, e non ha grossa esperienza di navigazione. Il Grand Banks 41EU è la ridefinizione del concetto di trawler boat con la nuova trasmissione con piedi ZEUS Cummins. Grande facilità di handling e punte di velocità fino a 24 nodi.

Il cantiere asiatico (headquaters a Singapore, cantieri in Malesia) in controtendenza rispetto al mercato punta alle dimensioni ridotte, alla facilità di gestione senza equipaggio, alla sicurezza, ai bassi consumi e si rivolge quindi alla fascia entry level del mercato (pertanto anche ad un pubblico giovane e neofita).

C 68 di Sessa Marine, innovazione e vivibilità con stile

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Sessa Marine amplia la gamma e presenta i nuovi Yacht in vista dei saloni autunnali. Tra le nuove imbarcazioni, 5 in tutto, ci ha colpito la nuova ammiraglia, combinazione di stile e vivibilità. Stiamo parlando della C 68, opera del designer Christian Grande.  Uno yacht di oltre 21 metri (f.t.) in grado di ospitare 14 persone.

Lo stile unico richiama le auto di lusso degli anni 30 e 40. Questa barca preserva i caratteri delle sorelle minori realizzate da Sessa,  unendoli a nuove soluzioni dal taglio avveniristico, in un mix  che punta a sottolineare l’aspetto della vivibilità.

Nadara 43, 31 nodi di lusso e tecnica

Nadara

Tecnomar, cantiere con sede a Massa (prima era a Viareggio) si è sempre distinto per la capacità di costruire scafi con prestazioni elevate. In particolare il cantiere toscano vanta una capacità di produzione di Yacht di oltre 30 metri che superano i 30 nodi.

Motorizzazioni potenti, carene disegnate per rendere al massimo, fanno degli Yacht di Tecnomar dei gioelli di potenza. Ma alla caratteristica delle proprie imbarcazioni che si sono distinte per le perfomance elevate, oggi il cantiere ha aggiunto una grossa cura, realizzata appieno negli ultimi modelli, per il design e per il look degli interni dei propri Yacht.

MYD, Yacht design da passione a professione

MYD

E’ il sogno di molti designer, o di chi ha avviato la propria carriera nel mondo della nautica da diporto. Fa impazzire i curiosi e i profani, e per anni era un mistero o meglio un’arte praticata nei migliori studi di design, architettura e ingegneria. Stiamo parlando della progettazione del design degli Yacht.

Alla forte domanda di formazione del settore ha risposto il Politecnico di Milano, che con la sua Facoltà di Design insieme all’Università degli Studi di Genova e POLI.Design ha lanciato da un decennio il MYD, ovvero il Master universitario in Yacht Design.