EPIRB, come operare correttamente

In Italia ci sono poco più di 3500 barche che hanno a bordo l’EPIRB, un numero certamente esiguo rispetto a tutte le unità che navigano nelle nostre acque territoriali. Prevalentemente ciò è dovuto al fatto che solo pochi conoscono l’effettiva utilità di questo sistema di richiesta di soccorso, mentre anche chi lo possiede ce l’ha solo perché deve rispondere alla normativa per la navigazione oltre le 50 miglia dalla costa, ma  in effetti non conosce il suo corretto utilizzo ed i suoi vantaggi.

Un tempo la diffusione dell’EPIRB era legata al fatto che i costi d’acquisto erano molto elevati e superavano i mille euro per i modelli base e molti armatori, superficialmente, consideravano l’EPIRB superfluo per l’uso che loro intendevano fare della propria imbarcazione.

Sailor SP3500, i VHF portatili di ultima generazione

Sailor SP3500 è la nuova serie di VHF portatili della Thrane&Thrane, una ditta altamente specializzata fondata nel 1981 dai fratelli Lars e Per Thrane, ad oggi famosa soprattutto per i sistemi di comunicazione satellitare e per gli apparati ricetrasmittenti.

I VHF sono accessori molto importanti da tenere a bordo, qualora si dovesse verificare la malaugurata necessità di abbandonare la propria inmbarcazione.

Vhf a bordo, non è un giocattolo

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In tanti anni di navigazione mi è capitato di ascoltare ogni genere di conversazione sulle frequenze del mio Vhf, in tutte le lingue e dialetti del mondo. Se poi si veleggia nelle acque territoriali del “bel paese”  allora è meglio spegnerlo, visto che le conversazioni sono talmente fitte da non riuscire, talvolta, a distinguere quelle che ci interessano.

Molti forse non sanno che il Vhf (Very high frequency) non è stato inventato come strumento di conversazione, ma come apparecchio ricetrasmittente di comunicazione e soccorso,  per mezzo di onde radio ad alta frequenza.