Contro la tassa sulle barche “insorgono” anche i diportisti tedeschi. Lo zoccolo duro dell’Eurozona, infatti, è pronti a disertare le nostre coste se la tassa di stazionamento non verrà modificata per le imbarcazioni straniere che ormeggiano o transitano nei porti italiani. L’allarme, arriva proprio dal Boot di Dusseldorf.
tassa sulle barche
Tassa sulle barche, l’offerta dei porti in Italia per risparmiare
Se il Governo Monti non ne vuole proprio sapere di fare un passo indietro sulla tassa sulle barche, i porti in Italia non se ne stanno di certo a guardare, anzi. In molte marine, infatti, è già scattata la contro-manovra, ovvero, una serie di iniziative per risparmiare soldi.
Il No alla tassa sulle barche dei 350 diportisti stranieri ormeggiati in Sicilia
La tassa sulle barche continua a far discutere e arriva l’ennesimo No, questa volta da parte di 350 diportisti stranieri ormeggiati nel porto turistico di Marina di Ragusa in Sicilia, che hanno chiesto al sindaco di Ragusa, di farsi portavoce della problematica in ambito nazionale.
Contro la tassa sulle barche, Assomarinas scende in piazza il 12 gennaio
Assomarinas, l’Associazione dei Porti Turistici Italiani aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo, scende in piazza il 12 gennaio a Trieste contro la tassa sulle barche e per rivendicare la dignità professionale di tutti gli imprenditori e dei lavoratori impegnati a sviluppare il turismo nautico in Italia. La manifestazione avrà inizio alle 12.30 ed è aperta a tutte le organizzazioni della filiera nautica.
Auguri di Buon Natale 2011 da Yacht e Vela!
La redazione di Yacht e Vela quest’anno ha ricevuto una lettera da Babbo Natale, e
Contro la tassa sulle barche l’appello delle associazioni della nautica
La tassa sulle barche non va giù proprio a nessuno, men che meno alle associazioni di nautica, che hanno unito le forze per rivolgere un appello al presidente Monti: Si a una tassa sul possesso delle barche. No a un’imposta che colpisce e penalizza il turismo nautico nazionale.
La tassa sulle barche e il fuggi fuggi degli stranieri in Croazia
La tassa sulle barche del decreto Monti fa discutere anche fuori dall’Italia e il timore del fuggi fuggi degli stranieri dai porti italiani verso la Croazia sta prendendo lentamente corpo. I tedeschi sono preoccupati, mentre corsi e croati, subissati di richieste di posti barca, già se la godono…
Tassa sulle barche, arriva lo sconto vecchiaia
La tassa sulle barche del decreto Monti cambia rotta… Il coro di proteste non è rimasto inascoltato, e arriva lo sconto vecchiaia del 15% per gli scafi di 5 anni, del 30% per quelli di 10 anni, e del 45% per le imbarcazioni oltre i 15 anni di età.
Manovra Monti, come modifichereste la tassa sulle barche?
Sperare che la tassa di stazionamento sulle barche possa essere “cancellata”, è forse un’illusione, ma che venga modificata in modo che risulti meno iniqua prima che entri in vigore (1° maggio 2012), probabilmente, è l’unica soluzione davvero auspicabile. Come? Qualche idea, noi di Yacht e Vela, ce l’avremmo! Se siete curiosi, leggete le nostre proposte.
Tassa barche, in Francia si paga di meno dell’Italia?
Pare che la Francia, riguardo alle tassa di stazionamento sulle barche, sia più economica dell’Italia, ma a ben guardare non di molto, tanto che in alcuni casi le differenze si annullano persino. Ma il vero scarto tra noi e “loro” c’è, eccome, e riguarda un aspetto molto discusso della manovra Monti, la fantomatica “vetustà” dell’imbarcazione.
Tassa sulle barche, per Assomarinas è un danno per la nautica
Secondo Assomarinas, che raggruppa 88 marine distribuite su tutta la costa italiana, la tassa di stazionamento sulle barche rischia di affondare il settore nautico e gli effetti non tarderanno a farsi sentire, mandando alle ortiche tutti i programmi d’investimento sviluppati negli ultimi 10 anni, con la reale prospettiva di allontanare il sistema creditizio dalle infrastrutture in fase di realizzazione, con un contraccolpo recessivo di oltre 5 miliardi.
Tassa sulle barche, cosa pensa Soldini della manovra Monti
Anche Giovanni Soldini si unisce al coro dei velisti indignati e si dichiara profondamente deluso dalle misure annunciate dal Governo Monti che rischiano di portare alla deriva il settore nautico italiano. Lo skipper, infatti, teme che la tassa di stazionamento sulle barche abbia come unico effetto la fuga all’estero degli scafi e la conseguente chiusura dei porti.