La Guardia Costiera, sul suo sito internet in fase di aggiornamento, pubblica molto materiale dedicato ai diportisti. Abbiamo preso in esame le 10 multe più frequenti comminate alle imbarcazioni da diporto, adesso occupiamoci dell’equipaggiamento.
Sicurezza a bordo
Barche marcate CE, sicure si… anzi forse no?
Dopo un periodo di forzato riposo, a causa dei miei impegni lavorativi, voglio ritornare a scrivere sul nostro blog di Yacht & Vela trattando di un argomento molto interessante e che scarsamente trova spazio sulle riviste specializzate o sui comuni blog d’informazione nautica.
Si tratta della questione della marcatura CE delle imbarcazioni. Con il recepimento da parte del governo Italiano della direttiva europea 2003/44/CE, già da alcuni anni tutti i costruttori d’imbarcazioni da diporto hanno l’obbligo di attenersi alle direttive comunitarie in materia di sicurezza delle imbarcazioni conformandosi alle norme ISO EN UNI che garantiscono l’applicazione di una serie di prove per poter certificare ed ottenere la conformità del prodotto immerso sul mercato.
Life Line Luminosa, è meglio che finire fuori bordo di notte!
La sicurezza in barca è un fattore non trascurabile dato che in molti casi può salvare delle vite umane. In Italia non c’è l’abitudine di installare sulla propria imbarcazione delle Life LIne – letteralmente linee di vita – forse perché i velisti nostrani pensano che una caduta fori bordo nel mare Nostrum sia meno grave di una nell’Oceano Atlantico.
In realtà cadere fuori bordo sia in Mediterraneo che altrove è sempre un grave pericolo, anche se poi le condizioni del mare possono favorire il recupero del naufrago. La prima regola che mi hanno insegnato, per recuperare un uomo a mare, è quella di evitare di finire fuori bordo, dato che una caduta fuori bordo anche con mare calmo può sempre trasformarsi in tragedia.