Una stagione sportiva importante, quella del 2017, si sta per concludere anche per Mascalzone Latino. E la chiusura è in gran bellezza, dato che l’imbarcazione italiana prenderà il via alla storica Rolex Sydney Hobart. Si tratta di una regata famosa in tutto il mondo che da ormai diversi anni rende la vita dei partecipanti veramente un piccolo inferno. La partenza è avvenuta alle tre italiane.
Mascalzone Latino
Scuola di Mascalzone Latino, se ne parla a Trieste
Vela, divertimento e solidarietà sono i tre elementi essenziali che da sempre caratterizzano la Coppa d’Autunno. La vela si presenta come una vera e propria scuola grazie a personalità di spicco che fanno anche la gloria e il nome del Mascalzone Latino.
Coppa America Addio! svanisce il sogno tanto “Onorato”
La crisi economica è una brutta bestia che colpisce indistintamente ogni settore produttivo. La nautica da diporto, se all’inizio si era difesa, oggi è toccata in prima persona dalla paura del “blackhole” che ingoia tutto e tutti.
Oggi i cantieri hanno grosse difficoltà nel trovare commesse e mercati, mentre molti diportisti cercano di disfarsi del proprio guscio per la paura di non poter più sostenere i costi di gestione. Morale della favola: il mercato del nuovo fermo e quello dell’usato che propone prezzi stracciati.
Mascalzone Latino si ritira, addio Coppa America
Mascalzone Latino si ritira, salutando la 34esima Coppa America. E’ stato lo stesso Vincenzo Onorato,
Melges 32 Miami Championship, vince Samba Pa Ti
Il Melges 32 Miami Championship si è concluso con la vittoria del team Samba Pa Ti, del californiano John Kilroy, seguito dagli americani di Argo, di Jason Carroll e da Volpe del giovanissimo Ryan Devos, con un timoniere d’eccezione: Ed Baird, ex di Alinghi. Si è trattato di una bellissima competizione dove hanno primeggiato i timonieri più bravi.
34° American’s Cup, Mascalzone Latino “naufraga” prima ancora di partire, alla faccia dell’Unità d’Italia
Il sogno di vedere una barca italiana al via della 34° edizione della Coppa America, rischia di finire infranto sugli scogli della crisi finanziaria.
Da tempo le voci si rincorrevano, ma solo nelle ultime ore si è avuta la certezza: Vincenzo Onorato patron di Mascalzone Latino potrebbe rinunciare ad iscriversi alla prossima American’s Cup a causa della mancanza di sponsor.
America’s Cup, la prima volta di Russell Coutts sull’AC45: il video
Il video ci mostra la prima volta che Russell Coutts prende dimestichezza con l’AC45, il bellissimo catamarano in grado di raggiungere velocità entusiasmanti, dell’ordine di 25 nodi circa. Le immagini sono state diffuse dal team di Oracle Racing, con l’imbarcazione che naviga sia di bolina sia di lasco, ma comunque senza assistere ad una virata, chissà perché.
A vedere il catamarano disegnato per la Coppa America vengono i brividi, con la sua colorazione nero carbonio, le sue vele spiegate a con lo skipper impegnato, prima, a divertirsi e, poi, a provare le prestazione dell’AC45. Il team di Oracle ha comunicato anche le impressioni che si sono scambiate timonieri come Russell Coutts e James Spithill, a proposito del catamarano.
Key West Week 2011, Mascalzone Latino vince
Mascalzone Latino vince la Key West Week 2011. La barca di Vincenzo Onorato non è stata la sola ad uscire vittoriosa dalla competizione che si è svolta a Key West, in Florida. Nella classe Melges 24, Blu Moon, la barca di Rossini, si è aggiudicata la vittoria, sopravanzando l’altra barca italiana, Uka Uka, di Lorenzo Santini.
Senza dubbio, però, la classe in cui c’è stato lo spettacolo più appassionante è stata quella degli RC 44, proprio dove Mascalzone Latino aveva di fronte delle barche agguerritissime, prima fra tutte quella di Russell Coutts, Oracle racing. Quella dell’equipaggio di Onorato è stata una vittoria all’ultimo respiro, congegnata dal tattico, Francesco Bruni.
Nella Key West Week 2011 le barche italiane hanno sempre fatto bene, ma la forza di Mascalzone Latino è stata quella di riuscire a strappare la vittoria nell’ultima e decisiva sfida, sopravanzando sia Russell Coutts sia Cameron Appleton.
Key West Week 2011, ancora bene le barche italiane
Nella Key West Week 2011 continua la battaglia tra le barche delle diverse classi di appartenenza. La giornata di ieri non era cominciata bene, visto che la nebbia la faceva da padrone e non dava la possibilità al comitato di gara di predisporre la partenza: l’intelligenza rimaneva sempre issata sul piccolo pennone dei commissari di gara.
Fino a quando non ha fatto capolino un leggero vento, quasi una brezza, comunque utile per dare finalmente la partenza. Nella classe dei Melges 24, da segnalare una prestazione sicuramente inferiore alle aspettative per la barca di Santini, Uka Uka, guidata dal timoniere Bressani e con Jonathan McKee tattico, che ottiene solo un 6-10.
Mascalzone Latino al comando della Key West Week 2011
Mascalzone Latino è sempre al comando della Key West Week 2011. La regata a squadre, per la classe RC 44, vede un piccolo vantaggio per il team di Vincenzo Onorato, nelle acque antistanti Key West, appunto, in Florida. La barca italiana ha incontrato una giornata molto calda, con un vento leggero di soli 6 nodi, che ha dato la possibilità di svolgere solo una prova rispetto alle due programmate.
Mascalzone Latino ha avuto una buona partenza, che gli ha dato la possibilità di stare avanti, almeno all’inizio, per poi concludere con un buon secondo posto, grazie anche ad una tattica azzeccata, che gli consente di occupare, momentaneamente, il primo posto in classifica generale.
Auckland, Vuitton Trophy 2010 a New Zealand Emirates
Finisce così: vittoria ai padroni di casa, Mascalzone Latino già proiettato al prossimo appuntamento, dal prossimo 22 maggio a La Maddalena. L’ennesimo cambio di programma ad Auckland aveva accorciato ulteriormente il prospetto della finale: Louis Vuitton Trophy 2010 assegnato al meglio delle tre regate (inizialmente sette, poi decurtate di un paio di prove, infine “due su tre” per vincere).
Sotto di uno nello stesso giorno in cui Azzurra si era vista privare della finale proprio dai neo zelandesi, sotto di uno già quando gli uomini di Francesco Bruni avevano strappato il terzo posto finale: Mascalzone Latino ci ha provato ma si è dovuto arrendere alla superiorità di un equipaggio che non ha rubato nulla. La Vuitton Cup 2010 va ha chi l’ha meritata più di tutti. I kiwi. L’ultima prova è stata piacevole e combattuta, con i due equipaggi orientati a scegliere due bordi di partenza diametralmente opposti: gli italiani verso sinistra, i locali a destra.
New Zeland “griffa” la Vuitton Trophy: Azzurra terza, Mascalzone già sotto in finale
Azzurra esce di scena, Mascalzone Latino ha conosciuto il nome degli sfidanti alla finale e Emirates Team New Zealand non ha vanificato la supremazia fatta registrare nel corso delle gare di qualificazione andando, in un colpo, a sbarazzarsi di Azzurra in semifinale (finisce 2-1, chapeau per i padroni di casa) e a intascare il primo punto della finale (New Zeland conduce 1-0 su Mascalzone). Accidenti la notte (italiana), verrebbe da dire. Che succede di tutto e riesci a malapena a degustartelo. Beati i nottambuli perchè in Nuova Zelanda è stato svelato il penultimo tassello con cui ricomporre il puzzle. Ora, ne manca solo uno.
Louis Vuitton Trophy 2010 giunta al momento più atteso: quello della finalissima tra i migliori. Da un lato gli italiani di Mascalzone Latino, dall’altro l’equipaggio che a Auckland è di casa. Ma che fatica, per New Zeland: nel corso della “bella” contro Azzurra, i connazionali ci hanno provato per davvero riuscendo a tenere testa ai locali. Nel primo lato contro vento stava per materializzarsi un sorpasso tutto tricolore, ma superato l’attimo di embasse, New Zeland è andata a vincere.
FINALINA. La consolazione per gli uomini guidati da Francesco Bruni è quella di essere riusciti a strappare il terzo posto sconfiggendo gli altri reduci delle semifinali. Gli svedesi di Artemis con lo skipper Paul Cayard. Non equivale al primo posto di Nizza 2009 ma conferma la brillantezza dell’equipaggio di Azzurra.
Vuitton Trophy 2010: Mascalzone in finale, Azzurra alla “bella”
Non dev’essere un caso se il mare è azzurro. Ce ne stiamo convincendo sempre mentre
Auckland, Azzurra: “Felici di incontrare New Zeland”
Gli equipaggi italiani protagonisti delle semifinali della Louis Vuitton Trophy 2010 in svolgimento ad Auckland diventano due: dopo il passaggio diretto di Mascalzone Latino (che in semifinale se la vedrà con Artemis di Paul Cayard), infatti, non fallisce l’appuntamento neppure Azzurra, capace di avere la meglio, nel corso dello spareggio su All4One. Il gruppo tricolore con Francesco Bruni nella figura di skipper ha – dunque – la possibilità di difendere la vittoria conseguita sei mesi or sono nelle acque di Nizza anche se la sfida che l’attende in ottica “finale” pare proibitiva.
Semifinale al meglio delle tre regate contro i padroni di casa, e autentici mattatori della competizione, Team New Zeland. Il recupero contro i franco-tedeschi di All4One – inizialmente strutturato al meglio delle tre regate, poi l’organizzazione ha deciso di tramutarlo in “regata secca” – si è chiuso con il successo di Azzurra, capace di staccare gli avversari di 20”: vento di 22 nodi con condizioni limite per le barche, una partenza da incorniciare per Azzurra che è riuscita a mettersi davanti a All4One e che ha avuto la capacità di non perdere terreno in un testa a testa durato fino al cancello di poppa.