Contro la tassa sulle barche, Assomarinas scende in piazza il 12 gennaio

Assomarinas, l’Associazione dei Porti Turistici Italiani aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo, scende in piazza il 12 gennaio a Trieste contro la tassa sulle barche e per rivendicare la dignità professionale di tutti gli imprenditori e dei lavoratori impegnati a sviluppare il turismo nautico in Italia. La manifestazione avrà inizio alle 12.30 ed è aperta a tutte le organizzazioni della filiera nautica.

La tassa sulle barche e il fuggi fuggi degli stranieri in Croazia

La tassa sulle barche del decreto Monti fa discutere anche fuori dall’Italia e il timore del fuggi fuggi degli stranieri dai porti italiani verso la Croazia sta prendendo lentamente corpo. I tedeschi sono preoccupati, mentre corsi e croati, subissati di richieste di posti barca, già se la godono…

Manovra Monti, “Dio Salvi la Nautica”

Eh sì che il prof. Monti ha studiato dai Salesiani e quindi la Bibbia avrebbe dovuto conoscerla o quanto meno aver letto del Diluvio Universale. Se l’Onnipotente scelse un’Arca -una barca a tutti gli effetti- per salvare l’umanità dai peccati, che vennero cancellati dall’immenso diluvio, come mai invece per “Salvare l’Italia” si affondano le barche?

Tassa sulle barche, per Assomarinas è un danno per la nautica

Secondo Assomarinas, che raggruppa 88 marine distribuite su tutta la costa italiana, la tassa di stazionamento sulle barche rischia di affondare il settore nautico e gli effetti non tarderanno a farsi sentire, mandando alle ortiche tutti i programmi d’investimento sviluppati negli ultimi 10 anni, con la reale prospettiva di allontanare il sistema creditizio dalle infrastrutture in fase di realizzazione, con un contraccolpo recessivo di oltre 5 miliardi.

Manovra: la Vela solidale dice NO alla tassa sulle barche

Anche Unione Italiana Vela Solidale, Legambiente e Associazione Italiana Scuole di Vela si uniscono al coro di proteste, e dicono No alla nuova tassa di stazionamento sulle barche prevista dalla manovra Monti. Come scrivono in una lettera al presidente del Consiglio, la nautica da diporto non è solo lusso e ostentazione.