Programma Louis Vuitton Trophy 2010: tra Oceania, Europa e Asia

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Dalla Nuova Zelanda a La Maddalena, la vela “che conta” continua il programma stabilito da calendario. Il 2010/11 del Louis Vuitton Trophy 2010 ha messo in cascina uno dei suoi appuntamenti. Ma la guerra – direbbe qualcuno – è tutt’altro che chiusa. Il mare di Auckland è meno affollato dopo l’archiviazione dell’edizione attuale. Vittoria a New Zealand, che ha bissato il successo dello scorso anno quando si impose in finale su Alinghi e ha rispettato ampiamente il pronostico della vigilia.

Giudizi ampiamente positivi anche per i due equipaggi italiani, Azzurra e Mascalzone Latino, capaci di un inizio fenomenale i primi e di una rimonta finale da applausi i secondi. I due gradini più bassi del podio sono griffati di tricolore. E adesso? Presto detto: Auckland non era che il primo di una serie di appuntamenti (quattro in totale) già definiti e presentati in maniera ufficiale nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 17 gennaio a Dubai.

Auckland, Vuitton Trophy 2010 a New Zealand Emirates

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Finisce così: vittoria ai padroni di casa, Mascalzone Latino già proiettato al prossimo appuntamento, dal prossimo 22 maggio a La Maddalena. L’ennesimo cambio di programma ad Auckland aveva accorciato ulteriormente il prospetto della finale: Louis Vuitton Trophy 2010 assegnato al meglio delle tre regate (inizialmente sette, poi decurtate di un paio di prove, infine “due su tre” per vincere).

Sotto di uno nello stesso giorno in cui Azzurra si era vista privare della finale proprio dai neo zelandesi, sotto di uno già quando gli uomini di Francesco Bruni avevano strappato il terzo posto finale: Mascalzone Latino ci ha provato ma si è dovuto arrendere alla superiorità di un equipaggio che non ha rubato nulla. La Vuitton Cup 2010 va ha chi l’ha meritata più di tutti. I kiwi. L’ultima prova è stata piacevole e combattuta, con i due equipaggi orientati a scegliere due bordi di partenza diametralmente opposti: gli italiani verso sinistra, i locali a destra.

New Zeland “griffa” la Vuitton Trophy: Azzurra terza, Mascalzone già sotto in finale

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Azzurra esce di scena, Mascalzone Latino ha conosciuto il nome degli sfidanti alla finale e Emirates Team New Zealand non ha vanificato la supremazia fatta registrare nel corso delle gare di qualificazione andando, in un colpo, a sbarazzarsi di Azzurra in semifinale (finisce 2-1, chapeau per i padroni di casa) e a intascare il primo punto della finale (New Zeland conduce 1-0 su Mascalzone). Accidenti la notte (italiana), verrebbe da dire. Che succede di tutto e riesci a malapena a degustartelo. Beati i nottambuli perchè in Nuova Zelanda è  stato svelato il penultimo tassello con cui ricomporre il puzzle. Ora, ne manca solo uno.

Louis Vuitton Trophy 2010 giunta al momento più atteso: quello della finalissima tra i migliori. Da un lato gli italiani di Mascalzone Latino, dall’altro l’equipaggio che a Auckland è di casa. Ma che fatica, per New Zeland: nel corso della “bella” contro Azzurra, i connazionali ci hanno provato per davvero riuscendo a tenere testa ai locali. Nel primo lato contro vento stava per materializzarsi un sorpasso tutto tricolore, ma superato l’attimo di embasse, New Zeland è andata a vincere.

FINALINA. La consolazione per gli uomini guidati da Francesco Bruni è quella di essere riusciti a strappare il terzo posto sconfiggendo gli altri reduci delle semifinali. Gli svedesi di Artemis con lo skipper Paul Cayard. Non equivale al primo posto di Nizza 2009 ma conferma la brillantezza dell’equipaggio di Azzurra.

Auckland, Azzurra: “Felici di incontrare New Zeland”

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Gli equipaggi italiani protagonisti delle semifinali della Louis Vuitton Trophy 2010 in svolgimento ad Auckland diventano due: dopo il passaggio diretto di Mascalzone Latino (che in semifinale se la vedrà con Artemis di Paul Cayard), infatti, non fallisce l’appuntamento neppure Azzurra, capace di avere la meglio, nel corso dello spareggio su All4One. Il gruppo tricolore con Francesco Bruni nella figura di skipper ha – dunque – la possibilità di difendere la vittoria conseguita sei mesi or sono nelle acque di Nizza anche se la sfida che l’attende in ottica “finale” pare proibitiva.

Semifinale al meglio delle tre regate contro i padroni di casa, e autentici mattatori della competizione, Team New Zeland. Il recupero contro i franco-tedeschi di All4One – inizialmente strutturato al meglio delle tre regate, poi l’organizzazione ha deciso di tramutarlo in “regata secca” – si è chiuso con il successo di Azzurra, capace di staccare gli avversari di 20”: vento di 22 nodi con condizioni limite per le barche, una partenza da incorniciare per Azzurra che è riuscita a mettersi davanti a All4One e che ha avuto la capacità di non perdere terreno in un testa a testa durato fino al cancello di poppa.

Vuitton Trophy 2010: Mascalzone in semifinale; Azzurra, spareggio contro All4One

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Il girone eliminatorio è agrodolce per i colori italiani: nel corso della Louis Vuitton Trophy 2010, giunta nelle fasi finali di testa a testa, alla grande Mascalzone Latino che – dopo aver fatto suo il derby tricolore contro Azzurra – è riuscito a liquidare i temibili francesi di Aleph e raggiungere automaticamente le semifinali di Auckland e meno bene Azzurra, sconfitta e costretta allo spareggio.

L’equipaggio di Vincenzo Onorato, unico tra i partecipanti a essere in possesso di una iscrizione ufficiale alla prossima America’s Cup, si aggrega ai locali Emirates Team New Zealand, anch’essi capaci di passare il turno ai danni dei russi di Synergy. Azzurra non avuto brillantezza e la sfida contro Artemis si è risolta in favore degli uomini di Paul Cayard. Il vento teso non ha influito in maniera decisiva sull’andamento delle regate in programma.

MASCALZONE LATINO. Partenza in grande spolvero per gli italiani che hanno potuto accumulare vantaggio fino a distanziare gli avversari di due lunghezze: la gestione della regata non ha riservato particolari problemi e si è fatta assolutamente agevole nel momento in cui Aleph ha rotto il gennaker durante l’issata. Tanto è bastato per garantirsi un posto tra le quattro che proseguono il percorso.

Mascalzoni, i Latini: Azzurra beffata all’ultima bolina

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Louis Vuitton Trophy 2010, stavolta ci siamo appassionati. Con trasporto inevitabile, dopo aver chiuso gli occhi e sperato che il vento si stipasse in un altro angolo del globo. Per fortuna il mare, diversamente da neve e ghiaccio, non si consuma mai. Altrimenti avrebbe avuto il suo bel daffare a conservarsi in condizioni dignitose dopo una giornata così intensa come è stata quella che si è sviluppata nei meandri delle acque del neozelandese Waitemata Harbour di Auckland. In effetti sono stati ben 7 i match disputati per concludere il Round Robin e passare alla fase successiva del Louis Vuitton Trophy.

Louis Vuitton Trophy 2010: Azzurra stupisce, Mascalzone Latino delude

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Passare attraverso la Louis Vuitton Trophy per ambire al sogno di una America’s Cup vissuta da protagonisti. Lo spirito con cui le otto squadre impegnate nella seconda tappa della competizione velistica “Louis Vuitton Trophy” si sono presentate a Auckland, New Zeland, è grintoso: obiettivo dichiarato, sfruttare al meglio l’occasione. Tra i team in competizione, anche due italiani: Azzurra e Mascalzone Latino. Per entrambi, la gara è già cominciata e l’andamento dei due equipaggi è finora diametralmente opposto: alla grande i primi, che hanno già messo in cantiere due vittorie (ultima in ordine di tempo, quella contro i russi di Synergy ottenuta in seguito a una regata perfetta); maluccio Mascalzone Latino, con due sconfitte su altrettante prove.