Londra 2012: vela e canoa, niente da fare per gli azzurri

L’italia della canoa alle Olimpiadi di Londra 2012 deve accontentarsi della medaglia d’argento di Romano Battisti e Alessio Sartori al conottaggio due di coppia e l’oro di Daniele Molmenti nello slalon con il kayak. Peccato, perchè alla vigilia delle fasi finali molte speranze erano riposte nell’esperienza pluriennale di Josefa Idem, la giovane campionessa Norma Murabito, il carrarese Max Benassi, Camporesi – Ferrari, il bolognese Stefano Cipressi e Giai Pron Clara. Ma chi prima e chi per qualche decimo di ritardo ha dovuto dire addio all’avventura a cinque cerchi.

Destino avverso anche per la vela dove il 470  non ci regala nemmeno una medaglia, con Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti che non sono andati oltre il quarto posto (medaglia di bronzo difesa eccellentemente dagli argentini) e di Giovanna Micol e Giulia Conti che hanno ben figurato ma scivolate al quinto posto in virtù della classifica generale, concludendo però il macht race al secondo posto.

Londra 2012: oggi e domani le fasi finali di canoa e di vela

Volgono quasi al termine le sessioni di canoa – K1, K2 e C1 sui 200 metri e di vela, nella specialità 470 ed Elliott 6m. Londra 2012 si appresta a congedare il mondo della nautica alle Olimpiadi anche se per noi italiani il sogno è già finito con l’inossidabile Josefa Idem che nella finale dei 500 metri di kayak ha sfiorato l’appuntamento con la storia mancando una medaglia alla sua ottava e ultima spedizione olimpica.

Per la canoa, il programma di oggi prevede le semifinali di kayak 200 metri (maschile e femminile), le semifinali di canoa C1 200 metri (maschile) a e il kayak biposto 200 metri maschile. Tutte le specialità si terranno presso l’impianto di Eton Dorney. Per la vela ci sarà la finale 470 femminile a  Weymouth e le semifinali della specialità elliott 6m femminile.

SPK-1, un kayak spinto dal sole

spk-1-solar-power-kayak-kitGira e rigira per cercare qualcosa di interessante, mi sono imbattuto in un “accrocchio” made in USA che permette  a tutti i possessori di un kayak di trasformarlo in una versione motorizzata. La sfida non è però finita qui: la parte più interessante è che la propulsione non è data dal carburante, ma da sole.

Il sito è questo, e a guardarlo da lontano pare proprio un piccolo catamarano a scafi asimmetrici. La solarpoweredkayak (in realtà non ho idea di come si chiami la società che lo produce) ha ben pensato di progettare un sistema di propulsione per una imbarcazione che di solito si affida totalmente a quella umana, in cui stavolta fosse l’energia della terra a fornire la giusta spinta.