Il giro del mondo con una barca a vela ecologica

Il giro del mondo in barca a vela è una delle imprese più affascinanti da realizzare ma anche da seguire, soprattutto se poi a bordo delle imbarcazioni si possono scovare capolavori d’ingegneria e tecnologia. Basta dare un’occhiata all’Este40 di Matteo Miceli.

Polo Nord navigabile entro 50 anni?

Una ricerca condotta dall’Università della California di Los Angeles lancia un allarme che getta uno scenario inquietante, un sogno per i velisti ma un incubo per l’ecosistema del nostro pianeta. Se i cambiamenti climatici non invertiranno tendenza, lo scioglimento dei ghiacciai determinerà nel 2060 una condizione per cui il Polo Nord sarà interamente navigabile.

Australia: Greenpeace contro Abel Tasman

Greenpeace Vs Abel Tasman. Ma non è certo il navigatore olandese che nel ‘600 scoprì la Tasmania e la Nuova Zelanda. Abel Tasman è il nome di un peschereccio a strascico di 9500 tonnellate di stazza, lungo 142 metri e capace di pescare al giorno 250 tonnellate di pesce grazie a reti lunghe 600 metri e larghe 200. Ha spesso cambiato nome proprio per “depistare” tentativi di opposizione o boicottaggio: Argiris, Annelies Ilena, Atlantic Stella, Siberian Enterprise, Apollo Due. Ma fondamentalmente rimane un “buco nero ” del mare, capace di sconvolgere la catena alimentare marina, mettere in pericolo specie protette e lasciare dietro di se solo desolazione.

Abel Tasman è pronta a salpare da Port Lincoln,  a sud dell’Australia spingendo Greenpeace a chiamare di nuovo per il governo federale per far annullare la licenza di pesca al super-trawler olandese. Il portavoce di Greenpeace Ben Pearson ha dichiarato che il governo deve fermare “quest’arma di distruzione di massa del mare”.

Yacht di lusso ecologico M’Ocean

M'Ocean yacht lusso eco friendly

M'Ocean yacht lusso eco friendly

Si chiama M’Ocean, ed è l’ultima novità di Arcadia, uno dei cantieri di yacht e navette di lusso più innovativo, sempre attento alla sperimentazione tecnica e alle più aggiornate regole in materia di rispetto ambientale. Non per altro, M’Ocean, è un vero concentrato di lusso e natura.

Nuova gamma di yacht eco-friendly del cantiere Menorquin

nuova gamma yacht eco-friendly Menorquin

nuova gamma yacht eco-friendly Menorquin

Menorquin investe sull’efficienza energetica e sull’eco-propulsione con la nuova gamma ecologica di yacht: Efficient Line. La filosofia che ha guidato il cantiere spagnolo è stata quella di sviluppare imbarcazioni per navigare in stile “slow yachting”, facili da manovrare, silenziose, con consumi ed emissioni ridotti.

Vismara V50 Hybrid, la barca ecofriendly

Il progetto di Vismara V50 Hybrid è la risposta del cantiere Vismara Marine alla sempre più crescente richiesta di responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente.

L’impianto ibrido, infatti, sarà dotato di batterie al litio, che, di concerto con l’innovativo sistema di power regenaration, che prevede il trascinamento del motore elettrico durante la navigazione a motore e quello dell’elica durante la navigazione a vela, consentirà un’autonomia energetica eccellente.

Ecologia, le difficoltà di smaltire stampi e barche.

Barche dismesse

Secondo un recente studio dell’UCINA – Unione dei Costruttori Italiani della Nautica – l’annoso problema dello smaltimento dei prodotti e manufatti in fibra di vetro rinforzati con plastica può essere risolto grazie alla nuove opportunità che derivano da processi di rigenerazione e cogenerazione di calore.

Per quanto riguarda il settore della nautica, in realtà, non esistono normative efficaci per regolamentare il fine vita delle barche o dei relativi stampi, a parte la direttiva UE 98-2008 che impone entro il 31 dicembre 2010 agli stati membri di dotarsi di misure efficaci per individuare una gerarchia dei rifiuti ed attuare opzioni per arrivare al miglior risultato ambientale complessivo.

Incentivi per i motori fuori bordo, la solita farsa

Fuori bordo 2
Per la prima volta, dopo aver incentivato di tutto e di più, nel nostro paese è arrivato anche l’incentivo economico statale per l’acquisto dei motori fuori bordo.  Con il Decreto legge dello scorso 19 marzo infatti il Governo stabiliva lo stanziamento di 20 milioni di euro per il comparto nautico.

Della somma stanziata 8 milioni erano “riservati” ai motori fuori bordo sino ad una potenza di 100 hp, mentre altri 12 milioni di euro sarebbero stati destinati all’acquisto di stampi utili per produrre imbarcazioni.