Alla tragedia umana, si aggiunge il rischio ambientale. Il naufragio delle Concordia di Costa Crociere, avvenuto la sera del 13 gennaio, è una minaccia non soltanto per l’Isola del Giglio, ma l’intero arcipelago, che fa da sfondo a questa drammatica vicenda. Nella sua pancia, infatti, sono stipate circa 2.300 tonnellate di gasolio.
Disastro ambientale
Emergenza nucleare, e il mare come sta?
Ieri, ho sentito che la nube tossica arriverà anche in Italia, prima toccherà alla Francia. Dicono che non ci saranno conseguenze per la salute, dicono. Come dicono anche che, un disastro del genere non potrebbe mai accadere con le centrali nucleari di nuova generazione che vorrebbero costruire in Italia.
Intanto, penso alla povera gente del Giappone, che ha perso tutto, al nostro Pianeta, sempre più bistrattato e ora, tocca anche al mare.
Golfo del Messico, follia per l’oro “nero”
Da oltre dieci giorni nel Golfo del Messico si sta consumando una delle più grandi catastrofi ambientali, le cui ripercussioni sull’ecosistema ambientale della regione saranno drammatiche.
La piattaforma della compagnia inglese BP esplosa e successivamente affondata, a causa di un incidente, continua a riversare in mare milioni di litri di petrolio che continuano a fuoriuscire dai condotti di trivellazione a più di 1500 metri di profondità.