Motore nautico elettrico di Mercedes AMG e Cigarette Racing

Al Boat Show 2013 di Miami Mercedes-AMG e Cigarette Racing hanno presentato il motore nautico elettrico più potente del mondo. Con una potenza di 1.656 kilowatt e una coppia massima di 3.000 Nm, la “sigaretta elettrica” può raggiungere più di 99 mph. La tecnologia, le prestazioni e il design del motoscafo Cigarette è strettamente basato sul sistema di trasmissione utilizzato nella Drive SLS AMG Coupé elettrica made in Affalterbach, in Germania. Lunga poco più di 11 metri, Concept Cigarette AMG Electric Drive è ancora in fase di progettazione ma non si esclude che un giorno possa essere prodotto in serie.

Concept Boat, la barca che depura l’acqua dei fiumi

Vincent Callebaut è un architetto belga noto per i suoi progetti eco-friendly il cui concetto di fondo è produrre energia pulita in maniera autonoma e in misura maggiore rispetto al consumo. In ambito nautico, sono diversi i progetti oggetto dei suoi concept. I più famosi sono la città galleggiante Ecopolis e la barca Physalia, che purifica l’acqua dei fiumi per far crescere la vegetazione sulla coperta.

Jaguar Concept Speedboat

Prima o poi anche Jaguar doveva affacciarsi nel mondo dell’industria nautica sebbene da anni già sponsor di regate e di team. Sull’esempio di Mercedes, Aston Martin e Lamborghini anche la casa automobilistica britannica presenta il suo concept yacht in concomitanza con il lancio della Jaguar XF Sportbrake.

Revolver 42, lo yacht più veloce del west

Revolver 42, sebbene il profilo ricordi il bossolo di un proiettile, non ha nulla a che fare con la classica rivoltella… si tratta, infatti, di un nuovo concept realizzato nei Cantieri di Anselmo Mauri a Sirmione del Garda.

Le linee d’acqua sono opera di Micheal Peters, un nome molto noto nell’ambito della progettazione motonautica made in Usa, mentre il design degli interni e l’ingegnerizzazione del concept sono stati affidati ad H3o.

L’Arcidiavolo e l’acqua santa

Arcidiavolo 42

Quando vidi lo scafo dell’Arcidiavolo 42 per la prima volta nel capannone di un improvvisato cantiere nautico di  Bereguardo (PV), tutto avrei pensato, ma mai di trovarmi di fronte ad una barca che sarebbe divenuta poi, una delle prime concept  boat italiane.

In realtà quello che vidi era soltanto una stampata di vetroresina, tra l’altro mal riuscita, di quella che doveva essere la barca commissionata da un architetto milanese al “cantiere”, ben due anni prima, il quale, stanco dei continui ed ingiustificati ritardi, mi aveva contattato per una consulenza al fine di dirimere la questione e valutare tecnicamente ed economicamente lo stato di fatto.  Sin dal primo momento mi accorsi che si trattava di un progetto innovativo e di pregio che mi ricordava una barca da competizione simile, ideata nel 1972 da Renato Levi, e che ne replicava la tipologia della carena a  triciclo rovesciato e, seppure vagamente, lo stile.