Canzoni sul mare: Vasco Rossi vuole andarci (anche per le donne…)

Vasco Rossi Siamo solo noi

Vasco Rossi è il cantante italiano più amato, capace di unificare diverse generazioni e metterle in confronto diretto in occasione dei   concerti, sempre sold out. Inutile provare a riassumerne biografia e discografia, sarebbe un lavoro enorme e improponibile in un post solo. Poeta? Cantante? Paroliere? Rocker?

Ognuno la pensi come vuole (direbbe il Blasco stesso) ma vi sono punti di partenza, elemento dati per certi sui quali non si può che confluire in maniera univoca. Quel che preme dire in quest’occasione è che l’idolo di Zocca è stato capace, nel corso di una carriera pluridecennale fatta di oltre 200 canzoni composte, di affrontare in maniera trasversale più di una tematica.

Allergico alla parola “amore”, ma non per questo incapace di cantare l’amore sotto ogni sfaccettatura, Vasco ha riassunto in un brano in particolare il suo sentimento e la sua voglia di mare.

Canzoni sul mare: Carboni ce l’ha dentro al cuore [VIDEO E TESTO]

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Luca Carboni è già in scalata verso l’apice musicale quando realizza la canzone “Mare mare“. Siamo nel 1992, il cantautore emiliano (bolognese doc classe 1962) non vive più nell’anonimato di un “saranno famosi” già da qualche anno prima. A garantirgli il successo nazionale,  l’album omonimo “Luca Carboni” che – pubblicato il 26 settembre 1987 – contiene due singoli capaci di calamitare l’attenzione del pubblico italiano.

Silvia lo sai” (generazionale, contro la droga) e “Farfallina” (classica canzone d’amore capace di confluire in più di un passaggio melodico nella ballata struggente).

Carboni entra a pieno diritto nella grande scuola dei musici bolognesi grazie a un aintuizione: quella di lasciare, ancora ignoto al grande pubblico, testi di canzoni presso l’Osteria “Da Vito“, luogo di ritrovo degli artisti nati all’ombra delle due Torri. Stringe amicizie personali con i conterranei Lucio Dalla e Ron, si avventura in collaborazioni artistiche coi grandi autori sfornati dall’Emilia Romagna.

Su tutti, Gaetano Curreri, anima e voce degli Stadio ma anche riferimento musicale di primo piano (storiche e proficue le sue scritture a quattro mani con Vasco Rossi). Il mare incrocia la strada di Carboni – e viceversa – nel 1992.

Canzoni sul mare: i marinai di De Gregori e Dalla [VIDEO-TESTO]

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Ma come fanno i marinai“: il sodalizio artistico tra Francesco De Gregori e Lucio Dalla ha sfornato più di una canzone che si lega in maniera profonda al mare. I due big della musica italiana, riuniti da poco per il Work in Progress Tour 2010 che giunge a distanza di 30 anni dal progetto congiunto “Banana Republic“, hanno sempre interpretato – con musiche e testi – il contesto marino in maniera sorprendente, al punto da coglierne sfaccettature raffinate e trasmettere emozioni da vendere. Il mare come un rifugio, un nascondiglio, un compagno di viaggio, un mostro, uno spettacolo, un pericolo, un amico. Il mare che dà da vivere ma che può anche portare alla morte. Il mare capace di garantire un lavoro, di determinare una professione. Quella del marinaio, legato a doppio filo all’imbarcazione e al mare, che sono parte integrante della vita stessa di un marinaio, il cui compito è quello di governare, manutentare, provvedere alla cambusa della nave. Il mare che a un tempo affascina e fa paura. Fa ridere e piangere.  Dà da mangiare e toglie appetito. Quel mare che è sacrificio evidente e che – per quanto unico – val pure più di un sacrificio. Fine anni ’70: Dalla e De Gregori sono a pranzo insieme e dopo il caffè cominciano a suonare.