I cantieri navali Austin Parker, dopo il varo del 64 Flybrige previsto per luglio, sono pronti a lanciare sul mercato un piccolo gioiello della nautica, lo yacht l’Austin Parker 36. Fedele allo stile classico del cantiere, sfoggia un design accattivante, e soprattutto, non supera la fatidica soglia dei 10 metri, un particolare non di poco conto, visto che permette di non immatricolare l’imbarcazione, mantenendola nella categoria natanti.
Austin PArker
Austin Parker 72 Fly, un lobster di classe
Austin Parker 72 Fly, è un lobster di classe, un mix sapiente di classicismo ed innovazione, che porta la firma di Fulvio De Simoni.
Il 72 dell’Austin Parker, come gli altri esemplari della flotta, è stato realizzato in infusione: la carena laminata in single skin di fibra di vetro, mentre le murate, la tuga e la coperta sono in sandwich con anima di Pvc termostatato. Inoltre, per equilibrare l’assetto durante la planata, il cantiere ha previsto anche un pattino strutturale a tutta larghezza nella zona di poppa.
Austin Parker 42, nome straniero barca italianissima
A vederla sembra proprio un modello made in USA, ma nella realtà di straniero ha solo il nome, per il resto tutto è frutto della capacità produttiva ed innovativa di una realtà tutta italiana. Il design è stato curato dal cantiere con l’aiuto di Flavio de Simoni e si presenta con uno stile classico che riprende le linee dei vecchi Lobster americani.
L’intervento dello stilista ha certamente corretto gli aspetti meno estetici di questo tipo di barche. La tuga è stata contenute in altezza e dimensioni risultando molto slanciata, mentre la carena rimane potente e con una linea di carena adatta ad affrontare anche le condizioni di mare più impegnative.