Route du Rhum è la leggendaria regata transatlantica organizzata per la prima volta dalla Pen Duick nel lontano 1978.
Giunta alla sua 9° edizione, ha preso il via il 31 ottobre scorso dal porto bretone di Saint Malò e vedrà impegnati ben 85 partenti, tra cui anche tre barche italiane: l’open 50 Vento di Sardegna del cagliaritano Andrea Mura nella classe Rhum, il class 40 Unicredit del torinese Marco Nannini e il Class 40 Adriatech dell’abruzzese Davide Consorte, entrambe iscritte nella classe 40.
La Route du Rhum segue la famosa rotta dei commercianti di rhum di un tempo ed è una regata in solitario tra le più impegnative, le imbarcazioni, infatti, sono partite dalla Francia per approdare a Pointe-à-Pitre, in Guadalupa nei Caraibi, dopo una traversata di quasi 4.000 miglia nell’oceano.
Le imbarcazioni sono state divise in 5 classi: IMOCA (60 piedi) e Class 40 nei monoscafi, “Ultime” (60 piedi) e Multi 50 nei multiscafi e “Categorie Rhum” dai 39 a 59 piedi, anche se la vera forza di questa edizione sono proprio i class 4o, con ben 44 barche sulla partenza. L’altra novità di questa edizione, è la possibilità di seguire le fasi della regata in diretta tramite iPhone e BlackBerry, con tutti gli aggiornamenti del sito sulle posizioni dei regatanti ogni 3 minuti con la cartografia completa.
La partenza è stata seguita con grande interesse e curiosità calamitando oltre un milione di visitatori. Nonostante fossero previsti forti venti irregolari, oltre i 30 nodi, le condizioni meteo hanno retto, il mare, infatti, era calmo e il vento soffiava da Sud Est sui 12 nodi.
Dei nostri, Andrea Mura si è subito fatto notare, infatti, intorno alle ore 16.00 capeggiava già la flotta della sua categoria (Rhum) e si piazzava subito dopo i grandi multiscafi, mentre gli altri due italiani in gara, Davide Consorte e Marco Nannini, che regatano nella classe Class 40, erano rispettivamente al 24esimo e al 36esimo posto.
La Route du Ruhm non è stata organizzata dalla Pen Duick di Eric Tabarly Eric Tabarly e Gérard Petipas nel 1978, visto che all’epoca questa società si occupava di altro. La Pen Duick solo dal 1985 si è dedicata all’organizzazione di regate. L’invetore della regata ed organizzatore è stato Michel Etevenon.
Inoltre la foto del post non centra nulla con questa regata infatti si tratta del trimanano Banque Populaire V il cui Skipper Pascal Bidégorry non partecipa a questa regata, ma si sta preparando per tentare di battere il record del trofeo Jules Verne. Va bene copiare ma almeno con un po’ di criterio…..
Caro Franck,
So benissimo che Pascal Bidégorry non partecipa alla regata transatlantica, ha altri progetti per la testa, come appunto quello di partecipare al Trofeo Jules Verne nel tentativo di stabilire un nuovo record (ancora detenuto da Groupama3). Probabilmente non saprai che Bidégorry si è concesso un weekend di libertà per essere presente in occasione di questa edizione della Route du Rhum, di cui ha commentato in diretta la partenza del 31 ottobre in compagnia della navigatrice inglese Samantha Davies. Senza contare che Bidégorry nel 2006 partecipò alla regata Route du Rhum per la prima volta aggiudicandosi il secondo posto a bordo del favoloso trimarano Banque Populaire IV.
Mi sembra un po’ sciocco attaccarsi ad una foto, che, come vedi, è pertinente all’argomento.
Secondo un documento ufficiale di un ente nazionale, la regata Route du Rhum è stata ideata dalla Pen Duick per la prima volta nel 1978. Inoltre, Pen Duick è il nome delle varie barche possedute da Eric Tabarly che citi, una vera leggenda dei mari, nonché creatore della scuola francese di vela d’altura.
Se vuoi dare un contributo utile ti invito ancora una volta a candidarti come “penna”, e di condividere la tua grande esperienza che vanti di possedere, a meno che tu non scriva già… E ti invito anche ad evitare certi commenti a sproposito, puoi stare tranquillo che copiare non è una gran cosa, nemmeno con criterio e nessuno su questa rivista lo fa.