Noleggio yacht, istruzioni per l’uso

noleggio-yachtIl settore del noleggio yacht, nonostante la crisi, non ha registrato segni di cedimento. A differenza del mercato della locazione però, che prevede l’affidamento al cliente del natante responsabile della conduzione dello stesso tramite sè stesso oppure tramite uno skipper di sua fiducia, ha sempre avuto un giro d’affari minore.

Nonostante questo, il noleggio yacht rimane una buona soluzione per crociere o viaggi più o meno brevi, senza incorrere nei rischi tipici di chi non conosce il mare così bene come magari vorrebbe far credere.

L’Abeille Flandre, cacciatrice di tempeste

bourbon

Molti si chiederanno che senso ha parlare di una nave da lavoro in un blog che si occupa di barche a vela e yacht di lusso. In realtà l’affinità esiste, eccome, visto che questo rimorchiatore  d’alto mare, l’Abeille Flandre, è il mezzo di soccorso più famoso ed ammirato di tutta Europa. Nella sua carriera è stato protagonista di centinaia d’azioni di salvataggio e non solo di grandi navi mercantili, ma anche di moltissime imbarcazioni da diporto, i cui comandanti avevano lanciato un myday.

Essendo una delle barche più potenti del pianeta, in grado di navigare con qualunque tempo, il suo compito è quello di sorvegliare il canale della Manica, certamente uno dei mari più difficili e molto spesso soggetto a repentini salti meteorologici.

Solidaire du Chocolat: Delamotte allunga, Soldini pensa al ritiro?

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Mentre lo skipper francese  Delamotte su Initiatives-Novedia rafforza il proprio primato, una pericolosa falla a bordo di Telecom Italia fa preoccupare lo skipper milanese, ancora indeciso se fermarsi a St. Barth o, addirittura, ritirarsi.

Ieri mercoledì 4 novembre è arrivato l’ultimo aggiornamento dall’oceano Atlantico sulla posizione dei partecipanti alla Solidaire du Chocolat. L’avventura di Giovanni Soldini e Pietro D’Alì, che a bordo del Class 40 Telecom stanno affrontando la regata transoceanica di 5.000 miglia dalla Francia al Messico, è ad una svolta cruciale.

Olin Stephens, un secolo di barche a vela

Olin Stephens

Tutti i velisti, esperti o meno , sanno chi sia Olin Stephens James II (New York 13 aprile 1908 – 13 settembre 2008) anche solo per sentito dire o per aver letto, nelle caratteristiche di qualche barca, che quel progetto era stato disegnato dallo studio Sparkam & Stephens. Io non ho mai avuto la fortuna di incontrarlo, ma ho letto tante interviste e articoli sul suo conto e sulla sua storia che mi sembra di conoscerlo da sempre.

Olin è stato sicuramente un ispiratore ed innovatore nel mondo della vela ed ancora oggi un esempio per  tutti i progettisti navali. Amava disegnare barche belle e veloci che potessero piacere a tutti, e non si accontentava di innovare solo per un puro gusto personale od estetico, come invece accade oggi.

33° America’s Cup, BOR 90 si “perde” l’albero

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La 33° America’s Cup non ha pace e non dà pace ai team “partecipanti”. Infatti, dopo le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto i due team di Alinghi e BMW Oracle, è arrivata la notizia dell’incidente occorso al trimarano sfidante di Larry Ellison.

Il BOR 90, pare abbia disalberato nella mattinata di ieri nelle acque antistanti San Diego (ieri sera in Italia) durante uno dei primi test di collaudo del nuovo albero. Lo riferisce il portavoce del team nel sito ufficiale di BMW Oracle. Dal comunicato, laconico e sintetico, non si capisce se l’incidente sia stato causato da un cedimento strutturale dell’albero stesso o, come più probabile,  da un componente di supporto. 

Zuanelli Z 40, provare per credere la qualità italiana

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Il piccolo cantiere Zuanelli situato a Padenghe, sulla riva Bresciana del lago di Garda, da sempre produce scafi di alta qualità e pregio che sono oggetto di culto tra gli appassionati del mondo velico.

Nel gardesano sanno bene cosa significhi costruire barche che possono navigare anche per molte miglia e con venti non proprio da brezza, visto che il vento lacustre, con le sue raffiche di caduta, molto spesso mette a dura prova l’armo delle barche, che solcano le sue gelide acque, soprattutto se non di buona qualità e foggia.

Wally Power 47′, dal motoscafo al War-Ship

Wally Power 47

C’è chi afferma che ha creato  una vera e propria tendenza nel mondo delle barche a motore, con un design inconfondibile, chi denigra convinto che siano più simili a “pattugliatori militari” che a barche da diporto, sta di fatto che la Wally, con la sua  gamma power, ha certamente rivoluzionato lo stile delle barche a motore.

Forme squadrate con una prua tagliata e  coperta piatta, ricorda il design dei moderni scafi a vela dai quali i progettisti si sono ispirati per realizzare questo nuovo scafo motorizzato, il Wally Power è una  barca molto leggera costruite con materiali compositi per la razionalizzazione delle masse.

Marcel Bich, il “Barone” della vela

Marcel BichMarcel Bich è stato certamente un personaggio unico nelle storia del XX secolo e non solo per aver rivoluzionato il  mondo della scrittura creando la prima penna a sfera nel 1953,  dopo aver acquistato il brevetto dall’ungherese Làzalò Birò, ma soprattutto per aver avuto la capacità di creare una nuova visione del mondo del lavoro e degli affari con genio e poesia, con l’ ostinazione e la scaramanzia,  con il segreto e l’ astuzia, ma soprattutto con la fantasia ed il gusto della ricerca sempre di una nuova frontiera.

Di origine savoiarda, Marcel Bich nacque infatti a Torino del 1914 alla vigilia della I° guerra mondiale, e figlio di un ingegnere dalle nobili origini, Marcel Bich, nel dopoguerra, lavorò come semplice rappresentante di inchiostri. Quando l’inventore ungherese, nel 1953, gli offrì il brevetto della penna a sfera si buttò nell’ avventura per polverizzare l’ impero delle penne stilografiche.

Beneteau Oceanis 58, un salto nel buio?

Oceanis 58

A vederlo ormeggiato in banchina di poppa sembra più un First da regata che un classico Beneteau della linea Oceanis. Il baglio massimo arretrato con poppa aperta e doppia timoneria le danno decisamente una impostazione “corsaiola” , più che una da macina miglia oceanica, come dovrebbe trasparire dal nome.

Purtroppo, come già anticipato nei miei precedenti post, la moda contagia tutti e la ricerca continua di innovazione e design porta i progettisti a disegnare barche sempre più simili e senza anima od impronta stilistica differenziata.

Vietato ancorare, Posidonia a rischio estinzione!

Poseidonia

Nei prossimi mesi regioni, province e comuni che si specchiano nelle acque delle aree marine protette, di maggior pregio o nelle isole dovranno dotarsi di campi boe, pena l’impossibilità per tutti i diportisti di gettare l’ancora in questi fondali.

Il decreto approvato dal Senato il 23 settembre scorso e votato all’unanimità, da tutti i gruppi parlamentari,  attua una direttiva europea che tende a salvaguardare le praterie di Posidonia, una pianta elemento base della catena alimentare ittica del “mare nostrum”.

Bénéteau Antarés 7.50… amo o non amo?

beneteau-antares-750A proposito di peche promenade, ecco un modello interessante proposto dal cantiere francese Bénéteau, famoso per le imbarcazioni a vela, ma che non disdegna quelle  a motore.

Bénéteau Antarés 7.50 è un piccolo cabinato fish-oriented, senza dubbio, concetto che è rafforzato dall’alta opera morta, la tuga per starci comodamente in piedi, e spazio nel pozzetto a sufficienza per piazzarci un set di canne, o per muoversi comodamente.

Peche promenade, a metà tra la pesca e la gita fuori porta

peche-promenadeNon solo pesca, ma anche la classica gita fuori porta. Sono le fisherman, di ispirazione americana, rivisitate all’europea per permetterne un utilizzo polivalente, al di là dello scopo per cui sono nate.

Fisherman vuol dire pescatore, il termine indica una ben definita categoria di imbarcazioni, che sono state pensate, appunto, per la pesca. Al di là del fatto che si possa pescare anche su una zattera con un amo e un metro di filo, queste imbarcazioni adottano accorgimenti dediti a migliorare le condizioni di pesca.

Velocità a vela, record inutile?

Hydroptère capovolto
Da sempre l’uomo ha cercato di competere con se stesso cercando di superare gli elementi naturali che ci circondano o i limiti delle forze naturali e della fisica. Nel mondo dello sport dell’era moderna è iniziata la sfida degli atleti ai “cosiddetti record” e non più solo contro i rivali o avversari del momento.

Oggi non si assiste ad una competizione sportiva col solo intento di vedere chi vince, ma anche di chi batte il record in quella categoria, che sia indifferentemente di: velocità, lunghezza, peso, tempo, profondità, altezza, non importa, l’importante che si possa dire: “il primato del mondo è stato battuto”, nel superamento di un limite sempre più in là del precedente e nella ricerca di una continua sfida alla dimensione spazio temporale dove abbattere ogni limite o legge della fisica nota è l’unico scopo.

Barche moderne, troppo simili e poco affabili

Sly 61

Lo sviluppo tecnologico dei materiali ha portato, in pochi anni, una radicale inversione nel modo di concepire la barca a vela e l’andare per mare in generale, tendendo a facilitare al massimo le manovre e la conduzione di una barca con poco equipaggio o magari anche in solitario.

Di conseguenza i progettisti si sono adeguati alla moda disegnando scafi dove si prova ad unire tutto il meglio possibile e coniugando: il confort di bordo, gli accessori, la facilità di manovrabilità con equipaggio ridotto, le prestazioni veliche e doti di navigabilità per lunghe traversate.