Accessori nautica: la pompa di sentina

pompa di sentinaLa pompa di sentina è, tra gli accessori di nautica, quello di cui nessuno dovrebbe fare a meno, ed è talmente importante che sulle barche di una certa dimensione ne vengono spesso installate alcune di riserva.

Ne esistono di diverse tipologie: a mano, elettriche e alimentate meccanicamente direttamente dal motore della barca, che differiscono dalle penultime per l’interposizione di una macchina elettrica tra la trasmissione primaria – motore benzina o diesel che sia – e la pompa stessa.

Stabilizzatori per barche, giroscopico è meglio

Stabilizzatori per barcheSi sa, l’acqua è un elemento instabile per natura e per questo ogni corpo che vi è immerso o vi galleggia sopra subisce gli stessi effetti, così anche le barche non fanno eccezione. Infatti qualsiasi forma o genere di scafo è soggetto ai moti oscillatori indotti dalle onde. A incidere sulla loro entità concorrono diversi fattori direttamente connessi con il tipo di progettazione, quali l’altezza metacentrica, il baricentro, la distribuzione delle masse intorno agli assi di rotazione, le forme della carena.

L’azione di smorzamento nei confronti di tali moti, che quasi sempre assumono un andamento oscillatorio di risonanza, è generata dalla massa del mare stesso, che oppone ad essi un energico freno agendo sulle parti della carena appositamente progettate per tale scopo, come: le chiglie rilevate, le alette antirollio e le pinne mobili ecc.

Patente nautica, tutti i limiti di navigazione

Patente nauticaEsistono tre tipologie, in tema di patente nautica, che mettono in risalto la validità della stessa in tema di limiti di navigazione:
– entro 12 miglia dalla costa;
– senza alcun limite dalla costa;
– per navi da diporto.

La patente nautica, con il regolamento introdotto nel D.P.R n. 431 del 9 ottobre 1997, prevede che la tipologia da possedere non è riferita all’abilitazione dell’unità sulla quale ci si trova, ma alla effettiva distanza dalla costa ove la navigazione viene effettivamente svolta. Per cui, nonostante si conduca una barca abilitata per distanze maggiori, ciò non dà diritto di condurla al di fuori del limite di 12 miglia dalla costa se si è in possesso della patente che limita entro 12 miglia la navigazione.

Dennis Conner, il cattivo che distrusse l’incantesimo

Dennis Conner

Non credo che ci sia, nel mondo degli skipper professionistici, un personaggio più scorbutico ed eccentrico del mitico Dennis Conner. Introverso, mai una parole gentile nei confronti degli avversari, è la bestia nera dei giornalisti. Lui è l’uomo delle stranezze, delle differenze, delle tattiche esasperate e bastian contrario per abitudine, tanto d’accompagnare sempre i piatti di pesce con dell’ottimo vino rosso, possibilmente del buon Brunello di Montalcino al quale non sa rinunciare neanche in regata.

Big “Bad” Dennis,  come lo chiamo affettuosamente gli amici, viene ricordato per essere lo skipper pluri vittorioso in ogni classe velica a cui ha partecipato.

Barche usate: Grand Soleil 38, il giusto equilibrio

grand-soleil-38Arriva dal Cantiere del Pardo il Grand Soleil 38, un undici metri e novanta nel 1991, disegnato da Pascal Conq dello Studio Finot. A causa di alcuni avvicendamenti societari, in seguito, il progetto venne abbandonato perché antieconomico e fu ripreso nel 1997 dalla Comar con il nome di Comet 38.

Tra le barche usate, si tratta di un modello ben progettato, con finiture di qualità e spazi comodi, nonostante l’altezza del sottocoperta sia un pò limitato rispetto ad altre barche usate di quegli anni.

S.M.A.R.T. 2009, 13 Paesi a confronto

smart-2009Si è appena chiuso il workshop internazionale S.M.A.R.T. 2009 a cui hanno partecipato 112 imprese – 68 italiane e 44 straniere – provenienti da Canada, Cina, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Norvegia, Olanda, Polonia, Stati Uniti, Svezia e Turchia.

La rassegna S.M.A.R.T. 2009 è stata realizzata nell’ambito dell’accordo di programma Ice-Unioncamere, supportato da un cofinanziamento della Regione Liguria e il sostegno di partner istituzionali, quali la locale Autorità portuale, la Carispe e la Provincia, ed è nata dalla necessità di trovare uno spazio comune in cui siano presenti realtà diverse, tutte con lo stesso scopo ovvero quello di stipulare contratti e avviare trattative tra le aziende che in tutto il mondo si occupano di nautica.

SLY Yachts soffre la “zavorra” della crisi finanziaria

Sly 61

Nonostante la presentazione del nuovo modello da 61 piedi, il cantiere Sly Yachts di Cesena non riesce più a far fronte ai propri impegni a causa della crisi finanziaria. A materializzare la prospettiva dell’insolvenza è una lettera inviata, dal rappresentate della società,  a tutti i creditori dove li si porta a conoscenza della situazione, sottolineando come la società non sia più in grado di far fronte agli  impegni assunti.

Nel caso i creditori non dovessero accettare le proposte della società, per Sly Yachts si aprirà un lungo periodo di incertezza e cupe prospettive, per tutti i dipendenti.

Ferretti Navetta 33 premiata a Fort Lauderdale

ferretti-navetta-33Dopo Genova, quello di Fort Lauderdale è – in ordine cronologico – uno degli appuntamenti del settore nautico più importanti. Giunto alla sua 50esima edizione, si tratta di una manifestazione internazionale che registra dati notevoli: più di trecentomila metri quadri di superficie espositiva, per un valore di 2 miliardi di dollari tra imbarcazioni, motori e accessori, a cui partecipano i più grandi cantieri del mondo, e l’Italia, con il suo comparto cantieristico che fattura il 55% all’esterno, non poteva mancare.

Ferretti Yacht, presentatasi all’evento con 15 modelli, è stata insignita del premio “Best New Motor Yacht Series Under 40 Meters” con la sua Navetta 33, riconoscendone l’eccellenza tra design ed esecuzione, perfetta sinergia quindi tra il lavoro di progettazione e il cantiere. Vediamo di cosa si tratta.

Millenium, la rivoluzione delle vele in carbonio

Vele carbonio

Nell’antichità si usavano materiali naturali e fibre naturali per realizzare le vele delle barche. I Fenici utilizzavano tessuti di lino e canapa, così come i Greci e Persiani. Per  molti secoli i materiali per fabbricare le vele restarono più o meno gli stessi, mentre con l’avvento delle fibre sintetiche, verso gli anni 50 del secolo scorso, s’iniziarono a realizzare vele con fibre quali il nailon o rayon.

Oggi la tecnologia nel settore della vela è arrivata a livelli molto alti ed materiali come il Dracon o il Lankotex, che sino a qualche decennio fa andavano per la maggiore, sembrano ormai obsoleti, sostituiti dalle fibre di nuova generazione come il carbonio e la dyneema. La tecnologia principale per realizzare vele in carbonio prevede l’assemblaggio dei laminati mediante fibre impregnate di resina, racchiusi da due film ( strati ndr), anch’essi spalmati di  epossidica che funge da collante.

Motori a turbina, troppo potenti per il diporto nautico

Turbine a gas

I primi progetti di motori a turbina applicati alla nautica risalgono alla prima metà degli anni Sessanta, quando il mondo tecnologico sviluppò turbine per aerei, elicotteri, automobili e persino per motociclette. Così anche la motonautica fu contagiata dalla moda del “turbo” e vennero costruite le prime barche con motori a compressione di gas.

Il sistema è simile a quello utilizzato nella Formula uno, all’inizio degli anni Ottanta, per sovralimentare i motori a scoppio. In sostanza si tratta di generare energia meccanica mediante la compressione di gas combusti. Nella camera a scoppio vengono immessi il carburante, mediante iniettori disposti a raggiera e aria ad alta pressione che viene compressa dalla stessa turbina. I gas combusti spingono sia il compressore che alimenta l’afflusso dell’aria in ingresso, sia il rotore di potenza che utilizza il calore per generare energia.

Navionics per iPhone, cartografia nautica per tutti

iphone_navionicsCon l’introduzione nel mercato degli smartphone, le possibilità di avere tecnologia di svariato tipo a portata di mano è sempre maggiore. L’iPhone di certo costituisce il rappresentante più famoso tra questi, forte del suo background tecnologico, del design accattivante, e dalla possibilità – per gli appassionati di sotfware così come per le major dei titoli elettronici – di creare applicazioni investendo un centinaio di dollari, e sfruttando poi il canale di commercializzazione di Apple, ovvero iTunes.

Trovare quindi tantissime delle presenza di marchi che offrono servizi su iPhone è la realtà, e dopo i navigatori satellitari, il settore nautico non poteva certo starsene in disparte. Ecco quindi che Navionics, leader mondiale – italiano – nella settore della cartografia nautica, sceglie proprio il melafonino per presentare una versione mobile della propria cartografia, ottenendo così gli stessi risultati di sistemi invece più costosi.

Meteor 51, rinasce la voglia di Goletta Aurica

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Il nome, Meteor 51, richiama immediatamente la mente degli appassionati di vele d’epoca, alla goletta dell’imperatore tedesco Guglielmo II, varato nel 1909 per tentare la sfida della  American’s Cup detenuta all’epoca, dal New York Yacht Club.

La barca  attuale non è una vela storica, ma un progetto  che riprende le linee degli Schooner e delle Golette Auriche della fine del XIX secolo. Costruita dai cantieri olandesi Royal Huisman, sullo stampo dello schooner Borkumriff, Meteor 51 è progettata con le più moderne tecniche della cantieristica navale, utilizzando materiali d’avanguardia come la lega di alluminio Alustar Temper certificata dai Lloyd’s.

Giubbotti di salvataggio: è meglio indossarli, sempre!

Giubbotto Salvataggio vid
Lo ammetto, non sempre quando navigo indosso il jacket di salvataggio auto gonfiabile, soprattutto durante il giorno ed in condizioni di bel tempo, tranne quando faccio stage e corsi di vela, dove l’obbligo di portarlo comincia non appena ci si allontana dal molo. E’ una regola di sicurezza per i Glénàns, la mia associazione velica, e qui le regole si applicano e basta.

I dati ci danno ragione: 14.000 corsisti all’anno, per oltre 60 anni di attività e crociere di tutti i tipi, con due soli eventi tragici, dovuti più alla sfortuna che all’imprudenza.

Barche a vela: Catalina C-250 mkII, versatilità a costi accessibili

catalina-c-250-mkII-3Sfogliando i vari cataloghi di barche a vela, ci si accorge di quanto la varietà di proposte sia ampia, modelli più o meno costosi per le nostre tasche.

Catalina Yacht, marchio storico americano nel settore delle barche a vela, propone una soluzione alla portata di quasi tutti: Catalina C-250 mkII, un 25 piedi cabinato ovviamente che, scimmiottando imbarcazioni più grandi, offre quel comfort a quella sicurezza a bordo che non è facile trovare in modelli concorrenti, per un prezzo di poco superiore ai 40 mila Euro (iva inclusa).