Corsair 37, la rivoluzione dei trimarani


Da quando si è conclusa l’ultima edizione della Coppa America, vinta dal maxi trimarano del team di BMW Oracle, sembra che questo tipo di scafi abbia riscosso e suscitato l’interesse del grande pubblico.

Molti armatori, nonostante le difficoltà oggettive di possedere questo tipo di barca, hanno optato per questa scelta rivolgendosi a quei pochi cantieri che mettono in produzione i multi scafi. Se fino ad oggi al massimo era possibile acquistare un catamarano da crociera, adesso invece si possono trovare anche trimarani dalla dimensioni generose e dalla prestazioni superlative.

Naufragio di Marianello, ecco la risposta dell’armatore di Wops.

 

Dopo le polemiche sorte a causa del mancato soccorso a Marianello, da parte di alcuni regatanti, vi proponiamo la risposta, rilasciata alla stampa specializzata, da parte dell’armatore di WOPS una delle barche coinvolte ed accusate di mancato soccorso.

Roberto Lantier e Bruno Spangaro, armatori dell’ imbarcazione Wops ITA 14444, intendono chiarire l’episodio accaduto sabato 18 settembre 2010, che li vede, loro malgrado, coinvolti in prima persona.

Dehler 35, inizia la nuova era “Teutonica”


Dopo l’acquisizione da parte del gruppo Hanse, il cantiere tedesco Dehler si rinnova e rilancia la sua gamma partendo proprio dal restyling della più piccola nella categoria dei fast cruiser. Questo nuovo progetto non è altro che l’aggiornamento del vecchio 34 piedi varato sono nel 2007.

Le differenze rispetto alla versione precedente sono di poco conto ma riprendono correggono alcuni  piccoli difetti, come l’attacco della lande, che prima erano interne ai passa avanti, mentre a desso sono a filo delle murate, cosi da facilitare il passaggio da prua a poppa.

Multi Function Dispaly, la rivoluzione è già qui!


Sino a qualche decennio fa il GPS era una rarità sulle barche da diporto, mentre oggi la sua diffusione ha raggiunto anche i diportisti che navigano su piccole imbarcazioni. I costi dei Chart –plotter o meglio GPS cartografici sono talmente alla portata di tutti che è quasi impossibile navigare senza l’ausilio di tali strumenti.

L’evoluzione dei GPS cartografici è arrivata con l’introduzione dei nuovi sistemi MDF – Multi Function Display –  che unisco le caratteriste dei GPS alla nuova tecnologia in 3D.

V Yacht 37, passione imprenditoriale


Molto spesso le nuove avventure imprenditoriali nel settore della nautica da diporto nascono quasi per caso, grazie soprattutto all’entusiasmo ed alla passione di armatori che a loro volta diventano costruttori.

Nel caso però del cantiere V Yacht la passione non coincide assolutamente con l’improvvisazione dato che questa realtà della cantieristica nostrana nasce da un pool di esperti sia del Big Game che della vela da regata, che hanno messo a frutto la loro esperienza ed hanno creato dei nuovi progetti capaci di confortarsi senza timore con i vari concorrenti.

Cecina, il porto con l’energia rinnovabile

Il  nuovo porto di Cecina sorgerà proprio alla foce del fiume che da il nome alla cittadina toscana. Il progetto sarà gestito e realizzato in collaborazione con le autorità locali, ma verrà  dalla società Interporti che ha già previsto di rispettare tutti gli standard per una sostenibilità ambientale, così da limitare l’impatto sul territori del nuovo porto.

L’investimento di oltre 140 milioni di euro porterà alla realizzazione di un moderno marina con oltre 970 posti, per barche con dimensioni dagli 8 metri ai 40, così da soddisfare le richiesta di un’ampia fascia di clientela, anche a livello internazionale, vista la vicinanza del marina all’arcipelago toscano ed ai principali aeroporti di Roma e Pisa.

Progetta la “tua” barca con Bénéteau


    Ci sono molti appassionati ed anche professionisti della nautica da diporto che sempre più spesso suggeriscono ai cantieri produttivi come rifinire la barche e quali sono le esigenze principali di chi in barca ci va spesso.Oggi il cantiere francese Bénéteau offre, a tutti gli appassionati di mare e di vela, la possibilità di interagire direttamente, al fine di dare consigli, suggerimenti od semplici osservazioni, per poter definire insieme la barca del prossimo futuro. 

Come scegliere il “tender” ideale


Quando si decide di affrontare una lunga crociera, magari intorno al mondo, è sempre necessario portarsi dietro un piccolo gommone – per gli anglofoni sfegatati: tender o dinghy che dir si voglia-, che ci consenta di por sbarcare anche quando non è possibile trovare un attracco in un porto sicuro.

In molti casi avere un tender di buona qualità serve anche per poter scendere a terre quando si da fondo all’ancora in rada, perché  si è deciso di non voler sostare nei porti e nelle marine, giusto per poter godere appieno dei vantaggi della vita in mare e provare i vantaggi della privacy  delle baie poco affollate.

Manovre di bordo, come non farsi male.


La barca a vela per sua natura è piena di insidie e potenziali pericoli e per questo motivo quando si sale a bordo si deve essere consci di quali possono essere i rischi che si corrono  per evitare di farsi male.

Carrelli, bitte, winch, scotte osteriggi sono tutti potenziali fonti di rischio e pertanto e bene sapere sempre come comportarsi in ogni fase della navigazione. Personalmente sconsiglio sempre di camminare sul ponte a pieni nudi, anche se molti armatori pretendono ciò dall’equipaggio e degli ospiti, solo per non rovinare il teak od il paiolato interno.

SW 110 Thalima, la classe per la navigazione d’altura

E’ il primo esemplare di fast cruiser realizzato in sud africa grazie alla collaborazione dello studio Farr e della nauta design. Questo nuovo Southern Wind da 110 piedi nella versione Rasied Saloon si caratterizza per una linea moderna e molto performante con un armo frazionato ed albero e boma in carbonio ad alto modulo di resistenza, mentre il sartiame ed in Pbo.

Le rifiniture sono all’altezza della fama del cantiere con un ponte rivestito interamente in teak ed una tuga molto bassa anche se abbastanza squadrata con i paramare che si estendo sino a superare la doppia timoneria.

Austin Parker 42, nome straniero barca italianissima

 

A vederla sembra proprio un modello made in USA, ma nella realtà di straniero ha solo il nome, per il resto tutto è frutto della capacità produttiva ed innovativa di una realtà tutta italiana. Il design è stato curato dal cantiere con l’aiuto di Flavio de Simoni e si presenta con uno stile classico che riprende le linee dei vecchi Lobster americani.

L’intervento dello stilista ha certamente corretto gli aspetti meno estetici di questo tipo di barche. La tuga è stata contenute in altezza e dimensioni risultando molto slanciata, mentre la carena rimane potente e con una linea di carena adatta ad affrontare anche le condizioni di mare più impegnative.

Salone nautico internazionale di Genova, issa per la 50° volta le “vele”


Oromai è solo questione di qualche giorno poi inizierà la 50° rassegna nautica internazionale di Genova, manifestazione ed appuntamento più importante, del nostro paese, nel settore delle imbarcazioni da diporto e degli accessori.

Da sempre Genova è una delle rassegne di settore più seguite al mondo sia per il grande numero di visitatori, espositori nazionali ed internazionali, sia per il fatto che è possibile visitare e scoprire le novità dei vari cantieri direttamente in acqua, secondo per estensione solo alla fiera di Fortlauderdale in Florida.

Sporadi, belle ma “Mamma Mia “ che disorganizzazione

Quest’anno ho avuto la fortuna di navigare, per circa un mese, nelle splendide  Sporadi occidentali, isole greche note per essere state qualche hanno fa anche il set del musical  “Mamma Mia”, interpretato dalla splendida e quanto mai sorprendente Maryl Streep, già vincitrice dell’Oscar per il movie USA “Kramer contro Kramer”.

La fama ottenuta proprio dal “filmone” americano ha fatto si che moltissimi turisti negli ultimi due anni si siano recati proprio nelle Sporadi giusto per il solo fatto di soddisfare la propria curiosità e verificare se veramente le immaginai delle splendide spiagge oggetto del set cinematografico corrispondevano alla realtà.

Skipper, non basta la “patente”

Nelle letteratura marinaresca è piena zeppa di storie di comandanti di navi che per scarsa attitudine al comando sono stati rimossi dal loro ruolo o peggio hanno subito un vero e proprio ammutinamento.

L’esempio tipico è quello di William Bligh che pur essendo un ottimo marinaio fu un pessimo comandante e subì l’ammutinamento di quasi tutti i suoi ufficiali e di parte della ciurma. Al contrario ci sono stati comandanti o navigatori, come Nelson o Colombo, che pur non essendo dei grandi uomini di mare, il primo addirittura soffriva spesso di chinetosi, sapevano comunque sfruttare il loro carisma per motivare l’equipaggio e condurlo sempre con grande sicurezza verso mete lontane o battaglie importanti.