RIO AIR 54, il mare a cielo “aperto”

C’è molta attesa per vedere in acqua la nuova ammiraglia del cantiere orobico, impegnato da qualche lustro al rinnovamento la sua gamma con degli scafi dal Look sportivo e molto innovativo con linee d’ispirazione tipica agli sport coupé.

La novità più importante del nuovo Rio Air 54 è sicuramente il disegno del Hard top che ora si allunga sul pozzetto sin quasi alla poppa, come a voler coniugare l’abitabilità e la comodità del Fly, pur  rimanendo privo dell’ingombrante  e, per certi versi, antiestetico ponte superiore.

Alpine, il “Suono” del mare

Chi ama andare in barca con amici o parenti spesso desidera ascoltare della buona musica, se poi vi capita di imbarcare ragazzi o giovani marinai, beh allora la musica sarà la colonna sonora delle vostre vacanze.

Personalmente non disdegno la musica, sia quella pop- rock sia quella classica, soprattutto quando navigo a motore, mentre se sono sotto vela, allora cerco di spegnere ogni radio o stereo, per godermi il concerto più bello del mondo: il “Suono” del mare.

FIV, tocca quota 100.000

La cifra potrebbe sembra poca cosa, se paragonata ad altri sport molto più diffusi in Italia, ma aver raggiunto i 100.000 tesserati per la  FIV – Federazione Italiana Vela – rappresenta un vero record assoluto e merita certamente un applauso per i dirigenti che cercano in tutti i modi di promuovere questo nostro fantastico sport.

Se poi consideriamo che solo una parte dei velisti –armatori  sono tesserati e non praticano attività agonistica, credo sia giusto sottolineare che questo traguardo potrebbe essere tranquillamente superato, se  circoli velici e yacht club organizzassero più manifestazioni semi-competitive per coinvolgere non solo i veri agonisti, ma soprattutto i diportisti meno competitivi.

Dolphin 74 Cruiser, la nuova ammiraglia di Mochi Craft

Mochi Craft presenta la nuova ammiraglia della gamma planante, Dolphin 74 Cruiser, un’imbarcazione funzionale e dalle prestazioni nautiche eccezionali.

Il cantiere forlivese Mochi Craft si è sempre ispirato allo stile lobster, che ci porta indietro nel tempo alle classiche imbarcazioni del Maine usate per la pesca delle aragoste, ma rivisitando il genere all’italiana con interni tipicamente marini.

La nuova patente nautica

La legge sulla nautica ha soppresso la distinzione delle unità da diporto in relazione al mezzo di propulsione (vela e motore), ma le patenti nautiche continuano ad essere rilasciate per il comando delle imbarcazioni a vela e a motore.

A tale scopo, il regolamento di attuazione al codice ha reintrodotto la categoria delle unità a motore definendole come: “quelle unità in cui il rapporto tra la superficie velica in mq. di tutte le vele che possono essere bordate contemporaneamente in navigazione, compreso il fiocco genoa e le vele di strallo, escluso lo spinnaker, e la potenza del motore in cavalli o kilowatt è inferiore, rispettivamente a 1 o 1,36.

Don Giovanni, “amante” di tutti i motoryacht.

Ci sono barche  che io amo particolarmente, soprattutto quanto sono “gusci” che hanno un glorioso passato o possono vantare una storia particolare che mi riporta alla mente avventure di mare o di tradizione marinaresca. Sarà forse una questione affettiva o sentimentale, ma certo è che queste barche possono essere considerate dei veri gioielli naviganti.

In particolare negli ultimi tempi mi sono interessato di restauri di scafi commerciali i quali, con ottimi lavori di refittig, sono stati ricondizionati e ricreati per stupire i nuovi e futuri armatori che si potranno vantare di possedere uno yacht di lusso con l’anima.

Maine 640, non solo “Lobster”

Nel progetto del nuovo Maine 640, è stata riposta tutta l’esperienza di chi ha la capacità di costruire navette di vetroresina da molti lustri. Con la nuova ammiraglia della serie Maine vengono ripercorse e ridisegnate tutte le linee guida dell’intera gamma, che da sempre caratterizzano questa tipologia di barche.

Le caratteristiche proprie delle navette come: la solidità costruttiva, la capacità intrinseca di affrontare ogni tipo di mare, i bassi consumi e la grande autonomia in rapporto al dislocamento, fanno di questi scafi  dei veri e propri oggetti di culto,  per chi desidera navigare a lungo ed in tutto il mondo.

Gib’Sea 234, il “piccolo” della famiglia

Non sempre una grande barca deve essere necessariamente uno scafo dalle dimensioni superiori ai 10 metri, perché contenuti tecnici e prestazioni veliche dipendono, soprattutto dalla bontà del progetto e dalla capacità del cantiere di coniugare scelta di materiali e capacità costruttive.

Oggi, che la maggior parte dei grandi cantieri, penalizzati dalla crisi mondiale, stanno riscoprendo i piccoli natanti da crociera, i quali se ben realizzati possono anche soddisfare l’esigenze di molti armatori senza per questo doversi svenare economicamente, sembra strano che la Gibert Marine abbia smesso di produrre proprio una delle barche più ricercate: il Gib’Sea 234.

Airmail 2000, l’email col VHF di bordo

Tra le novità più interessanti nel settore delle trasmissioni digitali in onde corte, vi è certamente quella di poter spedire e ricevere email, nonché bollettini meteo on demand. Con il nuovo programma Airmail 2000 queste tipologie di servizi vengono fornite in abbonamento ed il software può essere scaricato gratuitamente dal sito stesso.

L’applicazione è veramente intuitiva e facile da usare, con indicazioni semplici, per l’installazione  che anche un profano del PC, come il sottoscritto, è riuscito ad impostare. Il software, per giunta, non richiede uno spazio enorme sull’hard disc e gira regolarmente anche con programmi lenti come Windows 98, Win 2000 ed XP

Azimut 58 Fly, “scafo” d’autore.


Il nuovo Fly da 58 piedi di casa Azimut si è fatto certamente notare, all’ultimo Salone di Genova, soprattutto per un insolito colore verde brillante dello scafo, quasi a voler ribadire la sua diversità rispetto ai modelli precedenti.

Lo scafo presenta delle linee di carena molto aggressive contornate da ampie finestrature, che ora si spostano sempre più verso prua, quasi a voler creare un contatto particolare con l’esterno, mettendo in risalto il lavoro dei progettisti per ottenere una vista suggestiva sul mare da ogni ambiente della barca.

Nauticat 525, per attraversare tutti gli oceani

Ci sono barche dal fascino e dal sapore “antico”, fatte di linee morbide e tondeggianti, realizzate con materiali di prima qualità, con scafi solidi ed interni con legni pregiati che col trascorrere rivelano il loro valore intrinseco. In un mercato delle nautica mondiale, dove la crisi si è fatta sentire ed i cantieri realizzano solo barche tutte uguali, vedere il nuovo Nauticat 525 mi riporta ad un recente passato.  

A vedere i disegni del nuovo scafo del cantiere finlandese, si può notare l’enfasi dei progettisti nel realizzare uno scafo adatto per la crociera intorno al mondo, con  caratteristiche uniche per una barca la cui clientela resta legata al cantiere, principalmente attraverso un sistema di interscambio attivo, di opinioni, esigenze e pareri, che diventano la base dei nuovi progetti.

Franck Cammas, il “numero uno” alla sfida in solitario

L’edizione 2010 della regata in solitario della Route du Rhum, che partiràil prossimo 31 0tt0bre da Saint-Malo avra un novità in fatto di multiscafi. Infatti il comitato organizzatore ha rinunciato ad ogni limitazione regolamentare per quanto riguarda il limite dei trenta metri per i pluri scafi, aprendo così le porte a molti navigatori e skipper.

In questa edizione saranno ben nove gli skipper che si lanceranno ad oltre 30 nodi sui trimarani di oltre trenta metri. Questo certamente è un ritorno al passato secondo quando auspicato e voluto dal suo ideatore Michel Etevenon, che vedeva questa regata transatlantica come puro spirito di libertà e competizione. La nuova categoria, anche nel nome, No-Limits la dice lunga sul fatto che queste imbarcazioni possono essere molto diverse le une dalle altre,  conservando solo la regola che a condurle deve essere una sola persona.

RIVA RAM, la “clinica” degli Aquarama.


Molti appassionati di barche d’epoca conosceranno certamente la storia ed il prestigio dei mitici scafi Aquarama prodotti dal cantiere Riva di Sarnico e diventati, negli anni, un vero e proprio simbolo di appartenenza ed un cult per gli amanti di queste tipologie di motoscafi.

Per decenni gli Aquarama sono stati protagonisti delle giornate di mare di molte personaggi illustri rappresentanti del jet-set internazionale, come principi, sceicchi, magnati dell’industria, attori ed attrici Hollywoodiane, tra i quali volgiamo ricordare: Brigitte Bardot, Richard Burton, Sean Connery, Peter Sellers, ma solo per citarne alcuni dato che l’elenco sarebbe troppo lungo.

Jeanneau Prestige 30, “anima” silenziosa.


Jeanneau, con il Prestige 30, completa la gamma degli scafi a motore che comprende ben cinque modelli sino a 52 piedi. Questo motor yacht è disponibile nelle due versioni: una completamente Open e l’altra, cosidetta, Sport Top, per via del tetto apribile, ormai di moda su questo tipo di scafi.

Il progetto è frutto della collaborazione tra il designer italiano Vittorio Garroni, che ha realizzato il layout interno, e lo studio tecnico del cantiere che si è occupato del disegno della carena e della tuga. Nelle sue linee essenziali l’hard top non appesantisce molto la sovrastruttura della barca integrandosi con armonia nel roll-bar, grazie anche alle ampie finestre laterali che consento una buona vivibilità del pozzetto in completa “plein air”.