Grady White 180 Sport, “petit peste”

Di recente ho potuto provare, nelle acque della Liguria, un Grady-White 180 Sport, la tipica imbarcazione da pesca made in USA.  Sin dal primo approccio si capisce subito che questo piccolo 18 piedi nasconde, in realtà,  delle doti sorprendenti sia in termini di tenuta che di affidabilità in ogni situazione di mare.

L’aspetto  innovativo di questo Center Console, unito ad un’ottima abitabilità e comfort,  sono studiati su misura per un “neo fisherman”, che vuole cimentarsi in questa disciplina per la prima volta e senza avere molta dimestichezza con la conduzione di grandi scafi.

Murray Products, la sedia da “battaglia”


Gli amanti della pesca d’altura sanno bene quanto è difficile catturare una preda di grosse dimensioni. La forza di un pesce è sorprendente e ci si può impiegare anche diverse ore prima che un grosso tonno od una bella Lampuga, si lascino issare a bordo.

Il combattimento è certo molto faticoso, anche dal punto di vista fisico, e per questo motivo molte barche si dotano di appositi accessori come le sedie da pesca. Infatti la comodità e la pazienza sono due fattori determinanti per una buona pesca.

Cucina a bordo, ora è anche “intelligente”

L’italiani, è noto, sono dei buon gustai e la cucina nazionale è da sempre ricercatissima in tutto il mondo, basta guardare quanti ristornati italiani ci sono all’estero. La cura e l’amore per la buona tavola fa sì che, anche nelle barche dei cantieri italiani, l’attenzione dedicata alla zona pranzo  occupi sempre più spazio sottocoperta.

Se poi saliamo a bordo dei mega yacht allora, l’area cucina sembra quella di un ristorante di rango dove operano dei veri e propri cuochi professionisti. Per questi motivi, ormai da alcuni decenni,  le aziende specializzate in forniture professionali per ristorazione hanno puntato sul settore delle imbarcazioni da diporto, sviluppando appositi modelli che possono essere installati a bordo anche di barche medio piccole.

Sant’Elena, in viaggio con Napoleone.

Dopo l’invasione della Russia nel 1812 da parte della truppe napoleoniche e la successiva tremenda sconfitta, l’imperatore di tutti i “francesiNapoleone, fu esiliato nella piccola isola d’Elba, oggi meta di molti velisti, ma all’epoca abitata salo da alcuni pescatori e dominata  da una grande fortezza.

Dopo esser fuggito dal suo esilio elbano, con l’aiuto dei Corsi e di alcuni fedeli soldati, Napoleone rientrò in Francia, solo per essere nuovamente sconfitto dal Duca di Wllington nella battaglia di Waterloo nel giugno del 1815.

BTBoats vara Kiwi 40FC

Kiwi 40FC è un’imbarcazione che promette faville. Si tratta, infatti, di un vero fuoriclasse dei mari e porta la firma di grandi nomi come Lapo Ancillotti, creatore, nonché coordinatore del progetto e Francesco Piva di BTBoats, lo studio Farr Yacht Design e il Cantiere Cookson.

Kiwi 40FC è stato appena varato ad a Auckland ed è un class 40 rivoluzionario dalle prestazioni assolutamente eccezionali, nella buona e nella cattiva sorte… Persino in condizioni “oceaniche”.

Bénéteau, il “non” Sense 50

Tra le varie imbarcazioni esposte all’ultimo salone di Genova c’è ne stata una che mi ha colpito in modo particolare, anche se non saprei dire se del tutto positivamente. Infatti il nuovo Sense 50, del cantiere francese Bénéteau, è  decisamente una barca inconsueta se rapportata ai più recenti modelli “sfornati” dallo stesso cantiere o dai suoi diretti concorrenti.

La nuova filosofia ispiratrice , sense o non sense che dir si voglia, racchiude in se un duplice concetto: uno scafo dal disegno moderno e performante ed una tuga alta, squadrata e dal design tipico delle barche degli anni settanta, sormontata da un roll-bar, a parer mio, del tutto superfluo.

Magazzù MX-13, il gommone di lusso

Magazzù MX-13 è un gommone di lusso dal design sportivo varato dai Cantieri Magazzù.

l’azienda palermitana è famosa per i suoi battelli pneumatici, in grado di combinare eleganza e potenza con un alto standard qualitativo. L’MX-13, infatti, è un maxi-rib estremamente confortevole sia sopra che sottocoperta, nonostante il suo look sportivo.

Manitou, il “dio” della vela di JKF

Molti uomini famosi ed importanti amano andare in barca a vela e tra i vari personaggi storici come non ricordare il presidente degli USA John F. Kennedy, morto a Dallas il 22 novembre 1963 dopo essere stato colpito a morte durante un oscuro attentato, perpetrato ai suoi danni, forse da apparati del governo e dei servizi segreti. Da buon marinaio del New England il mare e la vela erano certo nel suo DNA sin dalla nascita, anche se poi crebbe in un elegante sobborgo di Boston.

La l’amore per il pare portò Kennedy, durante la seconda guerra mondiale, a diventare ufficiale di marina combattendo nel pacifico al comando di alcune motovedette siluranti. Negli anni del conflitto si distinse anche per imprese eroiche che gli consentirono di ottenere alte onorificenze militari.

Southernwind 102 DS, lo “scirocco” del Sud Africa

Per chi ama la vela poter navigare su barche importanti come il nuovo Southern Wind 102 Ds è certamente più di un sogno. Allo stesso modo la nascita di questo cantiere è stata  la realizzazione del sogno di un uomo che da sempre ha respirato l’aria di mare.

Guglielmo Persico, conosciuto da tutti come  Willy, passo la sua gioventù a Napoli, una delle più belle città  italiane di mare. Egli visse l’esperienza dei cantieri navali sin da quando era un ragazzo  al seguito del lavoro paterno contornato da un mondo fatto di odori, lavoratori e di oggetti che gradualmente prendevano forma per diventare grandi navi.

Aquamarine 800, 8 metri di unicità

Aquamarine 800 è un gozzo dalla carena planante, capace di raggiungere una velocità massima di 30 nodi, pur mantenendo un’ottima stabilità in mare.

Il gozzo è una barca da pesca che affonda le sue radici nella tradizione marinara italiana, sono, infatti, imbarcazioni tipiche della Liguria, ma anche della Toscana e della Sicilia, terra d’origine del cantiere Aquamarine nato nel 1998.

Velux 5 Oceans Race, è partito il giro del mondo in solitario.


Da sempre il mese di ottobre è il periodo ideale per intraprendere le traversate dell’oceano Atlantico, dato che i venti costanti iniziano a soffiare da est favorendo chi dall’Europa vuole andare verso il continente Americano. Che gli Alisei fossero venti costanti era già noto sin dai tempi di Colombo, il quale affrettò solo di qualche mese la sua partenza senza così sfruttare al meglio il favore di Eolo.

Per questo motivo, verso la metà di ottobre, quasi tutte le regate transoceaniche o quelle che vogliono compiere il giro del mondo, iniziano a “issare le vele” per mettersi sulla linea dello start, che come di rito viene dato da un colpo di cannone.

Vitruvius 50 M Exuma, “l’incrociatore” da diporto.

A vederlo dal vivo forse potrebbe sembrare meno impressionate che guardando le foto pubblicate sul sito del Cantiere, ma l’Exuma 50 M, a mio modesto avviso, sembra proprio un incrociatore da pattugliamento delle coste, come uno di quelli che si vedono in televisione scortare i cargo nel Golfo di Aden.

Con il suo scafo in alluminio  di color grigio e le linee quasi estreme con una prua altissima, squadrata e profonda, mentre il pescaggio è limitato quasi a voler copiare le nuove tendenze degli scafi velici da corsa.  L’impostazione tipica quasi  da sailing yacht la si può anche notare nel pozzetto di poppa dove i due divani a C sono contornati da tavoli estendibili.

Trombetta, suona la “carica” in F-500

Tiziano Trombetta, pilota veneto di motonautica, si è laureato campione del Mondo in classe F-500 in una giornata indimenticabile in quel di Borretto Po in provincia di Reggio Emilia. La motonautica non ha certo l’eco nei media, come l’automobilismo di Formula 1 o la Moto GP del mitico Valentino Rossi, ma per i nostri colori da sempre è stata una fucina di campioni e grandissimi piloti che sono forse più conosciuti all’estero che in patria.

Trombetta ha suonato la carica nell’ultima gara in calendario ottenendo un preziosissimo secondo posto che gli consentiva di laurearsi Campione del Mondo con ben 94 punti di vantaggio sul suo rivale più temuto, l’austriaco dal nome “storico”  Attila Havas.

Azimut Magellano 50′, lo yacht eco-friendly

Magellano 50′ è il nuovo motor yacht eco-compatibile del Cantiere Azimut-Benetti, presentato in anteprima mondiale al Salone di Genova.

Lo yacht, infatti, è la prima imbarcazione a disporre del nuovo sistema easy hybrid, messo a punto dal dipartimento R&D di Azimut-Benetti e che, a buon diritto, si è conquistato l’importante certificazione Rina Green Plus.