Campionato invernale di Marina di Ravenna

Ecco un’occasione imperdibile per chi ama il mare e la vela, il Campionato d’inverno di Marina di Ravenna, la più grande manifestazione di vela dell’Adriatico.

Giunto alla sua 29° edizione, il campionato d’inverno è un evento molto atteso, tant’è vero che arrivano equipaggi da tutta Italia.  Come ogni anno, è stato organizzato dal Ravenna Yacht Club, uno dei circoli storici di Marina di Ravenna e prevede 7 domeniche di gara a partire dal 14 novembre.

Abbisciare

Adagiare una cima in ampie spire come fosse una biscia, in modo da evitare che

Barca a vela

1 – randa: è una vela armata sull’albero principale (o sull’unico albero) di un’imbarcazione a vela. Nell’armatura velica

Abbattere

Imprimere alla barca un movimento di rotazione orizzontale per prendere il vento sul bordo stabilito

Abaca

L’abaca è una pianta simile al banano, che si coltiva abbondantemente nell’Asia meridionale, soprattutto nell’arcipelago

Pale delle eliche, verificare lo spessore.

Con questo post cercherò di spiegare, esemplificando al massimo, alcuni metodi per calcolare lo spessore minimo di una pala, ma  che comunque possa fornire una adeguata resistenza alle varie forse in gioco.

Le eliche sono soggette a varie forze dovute in primo luogo ai momenti flettenti generati dai carichi idrodinamici, dalla forza centrifuga e dall’erosione causata dall’acqua di mare.

Frauscher 606 Riviera, ibrido con grinta

Il piccolo Riviera 606 è una barca aperta dalle dimensioni contenute, ma dallo stile inimitabile ed unico. La linea s’ispira agli scafi degli anni 60 con murate altre e prua piatta, mentre la carena presenta una V profonda con diedro variabile evidenzia quattro pattini di sostentamento. Il parabrezza avvolgente è realizzato in cristallo temprato fumè sostenuto da un montante centrale per sostenere lo sforzo.

La coperta ed il pavimento del pozzetto sono rivestiti con legni ti teak così come la spiaggetta di poppa ricavata nelle parte inferiore della poppa dove i montanti delle murate scendono formando una bombatura sagomata.

Najad 460, stile classico in “balsa” moderna

Gli amanti del cantiere Najad mi scuseranno per il gioco di parole che ho utilizzato nel titolo per sintetizzare le caratteristiche di questa barca made in Svezia. Lo stile e la tradizione classica sono coniugate con la moderna tecnologia che il cantiere ha messo in atto.

Lo scafo è stato realizzato con la tecnica dell’infusione mediante controllo elettronico della iniezione della resina in sacco a vuoto. Lo stratificato è in sandwich di vetroresina ed anima di schiuma sintetica di Divinycell.

Acqua, energia “pura”

 

Da molti anni si stanno studiando e mettendo a punto sistemi per la produzione di energia elettrica sulle imbarcazioni a vela. Dopo lo sviluppo dei pannelli solari e quello dei generatori eolici, ora è il momento degli idrogeneratori.

Gli idrogeneratori non sono altro che degli apparati di produzione di energia elettrica, che sfruttano il movimento rotatorio di un’elica immersa nell’acqua, azionano una dinamo che produce elettricità. Il principio sul quale si basano tali sistemi non certamente rivoluzionario, ma la novità è che oggi possono essere integrati sia nell’asse del motore, in modo da ricaricare le batterie di bordo quando questo è spendo, o  installati su dei supporti appositamente concepiti.

Venezia, la Laguna dove veleggiavano i Dogi

 
La Laguna di Venezia è un luogo splendido e poco conosciuto dalla massa delle persone che prevalentemente si “accontentano” di visitare la città dai mille canali e campielli. Nella realtà la città dei Dogi vive anche perché esiste una laguna che come molte altre zone del pianeta è minacciata al pari dell’agglomerato urbano.

Non può esistere l’una senza che l’altra non viva. La cosa più semplice è veramente unica, sarebbe quelle di arrivare a Venezia via mare, magari con la propria barca a vela il cui impatto ambientale è assai inferiore di una barca a motore.

Route du Rhum, la vittoria di Franck Cammas

Franck Cammas vince la Route du Rhum. Si chiude così la 9° edizione della regata transatlantica per il vincitore della categoria multiscafi. lo skipper, a bordo del suo splendido trimarano gigante Groupama 3, ha tagliato il traguardo alle ore 16:16, dopo 3539 miglia percorse in 9 giorni, 3 ore e 14 minuti.

Franck Cammas, sospinto da una brezza leggera, ha raggiunto finalmente la Guadalupa, tagliando la linea d’arrivo nella baia di Pointe à Pitre.

Maestro d’ascia, l’anima del legno.


La vita del maestro d’ascia non è quella di un semplice lavoratore che costruisce barche, ma molto più simile a quella di un artista che realizza vere e proprie opere d’arte. Maestri d’ascia non si diventa si nasce per tradizione di famiglia tramandata di padre in figlio.

Nel mondo della nautica sono rimasti in pochi quelli che sanno lavorare il legno e trasformarlo in madieri, fasciame, coperta, tuga e longheroni. Un’arte antica che nasconde le sue regole nelle mente e nelle mani di chi manipola la resina che odora ancora di pece.

Route du Rhum, Cammas in testa a meno di 400 miglia dall’arrivo.

Dopo otto giorni dalla partenza il gruppo di testa della flotta della Route du Rhum, si sta avvicinando rapidamente al traguardo di GuadalupaFranck Cammas  sul suo multiscafo Groupama 3 è in testa alla regata da giorni, con un solido vantaggio diretti sui rivali

Tuttavia in queste ore è iniziata la parte più difficile della competizione dato che le ultime miglia potrebbero riservare delle sorprese a causa di un fronte di alta pressione che si sta avvicinando alle Antille e che potrebbe rivoluzionare la classifica.