Tuiga, ambasciatore di storia velica.

 


Compiere un secolo di vita è un traguardo invidiabile anche per l’essere più in salute del mondo. Se poi questo traguardo è raggiunto da una barca a vela la cosa fa certamente molto scalpore. Il Tuiga, un 15 metri stazza internazionale, fu varato nel 1909 su progetto di William Fife, e quest’anno compie 101 anni di vita.

La barca venne commissionatoa dal duca di Medinaceli, grande amico del re di Spagna Alfonso XII, il quale a sua volta era armatore di Hispania. Tra le due personalità dell’aristocrazia mondiale, oltre che ad una lunga amicizia, correva anche un sano spirito agonistico e il Tuiga fu commissionato proprio per battere la barca del sovrano spagnolo che al tempo era considerata imbattibile.

Correre sull’acqua, sensazioni forti a “basse” velocità


Si dice che l’adrenalina che si scatena dopo una forte emozione sia benefica per il corpo  e per la mente, ma nella realtà non è poi così facile provare tale sensazioni di natura biochimica. La velocità per molti è una droga per altri solo una prova stupida ed inutile, sta di fatto che nel nostro paese si producono fuori serie da oltre 300 km/h e molti appassionati di motore si recano persino in pista per lanciare il loro mezzo nel rispetto dei limiti di velocità imposti per legge.

La sensazione della velocità però dipende dal mezzo con raggiungiamo il livello ricercato ed anche al mezzo in cui agisce il binomio uomo-macchia. Per un pilota di jet superare i 2000 km orari non è poi così difficile, ma le sensazione della velocità non corrisponde a quella che lo stesso pilota proverebbe se fosse a bordo di una auto-jet che tenta di battere i record di velocità su terra, mentre sfreccia a poco più di 1100 km/h sul classico lago salato.

Radar, la sua invenzione il suo uso

Forse non tutti sanno che il significato dell’acronimo di RADAR, che abbrevia le parole in inglese per : “radio detection and ranging” e cioè un sistema di rilevamento degli ostacoli tramite onde elettromagnetiche.

Tra i primi scopritori delle onde radio e del principio della loro riflessione sugli oggetti fu nel 1886 il fisico tedesco Rudolf Hertz. Tuttavia il primo a concepire l’idea di poterle utilizzare per stabilire posizione e velocità di un oggetto in movimento fu l’ingegnere di origine serba , ma naturalizzato negli USA, Nikola Testa.

Cerri Marine 28 Sport, la linea sport del “Cummenda”

Molti imprenditori italiani in anni passati hanno accettato la sfida di cimentarsi nella costruzione di barche. In molti casi il successo non ha premiato gli sforzi sia economici che intellettuali, in altri casi gli investimenti invece sono stati fruttiferi e ben gestiti.

Carlo Cerri fa parte di questa famiglia, tanto apprezzabile quanto spesso difficile da capire. Quando verso la meta degli anni novanta apparve sulla scena della cantieristica nessuno avrebbe mai scommesso su quel marchio anonimo raffigurante il logo ed uno sfondo marino.

Prese a mare, eliminare i “Serpulidi”

Tutte le prese a mare sono soggette a possibili incrostazioni da microrganismi come gli “odiatiSerpulidi che da sempre colonizzano i  condotti di scarico ed aspirazione. Molto spesso questi animaletti “nidificano” in quei canotti e valvole dove l’acqua è più pulita, preferendo questi luoghi agli scarichi delle acque nere o grigie.

Le valvole delle prese a mare possono avere un diametro che varia dai 30 mm delle mandate di presa acqua ai 40 mm dello scarico. A questi elementi sono collegati i tubi flessibili che portano ai rubinetti ed ai WC. Per evitare il proliferare dei serpulidi vi sono vari sistemi.

Fastnet funesto, la drammatica regata del 1979.

Pere tutti i velisti, regantati o meno, l’edizione del 1979 del Fastnet è certamente la regata più sfortunata e tragica mai registrata nella storia di questo sport, con un bilancio negativo, sia di perdite di vite umane che di affondamento di barche, che ancor oggi a distanza di oltre 30 anni mette i brividi.

Nella notte funesta tra il 13 e il 14 agosto, nel canale di San Giorgio tra l’Inghilterra e l’Irlanda, un’imprevista e disastrosa depressione scatenò la violenza degli elementi della natura sulla flotta di 303 imbarcazioni – divise in cinque classi Ior- ed impegnate sul classico percorso Cowes-Scoglio del Fastnet e ritorno di oltre 600 miglia marine.

Bon Ton, il galateo marinaresco da non dimenticare mai


Essere comandante di barca non significa solo essere bravi marinai capaci di condurre tecnicamente le proprie imbarcazioni, ma anche mettere in pratica consuetudini, spirito marinaresco ed una certa dose di educazione e bon ton.

Le regole sono poche, ma devono essere rispettate soprattutto quando si sosta in una rada o in spazi affollati come quelli di un porto. La prima accortezza è quella di rispettare la vecchia regola che riguarda l’ormeggio e che così recita: “ormeggio silenzioso, ormeggio sicuro”.

Come riconoscere i temporali ed evitare i fulmini

In ogni stagione è possibile, per chi va per mare, incontrare una formazione temporalesca contornata da fulmini e tuoni. Questo fenomeno, che tecnicamente viene definito cellula temporalesca, è generato da formazioni nuvolose dette cumulonembi che normalmente hanno origine da cellule convettive – masse di aria calda umida che rapidamente e verticalmente raggiungono gli strati superiori dell’atmosfera – .

Le cellule connettive si muovono su una fascia orizzontale dell’atmosfera che varia da 10 a 50 km e sono direttamente connesse a fenomeni di pioggia, grandine o le scariche dei fulmini. Di solito in estate i temporali hanno maggiore intensità e pericolosità, ma anche nelle stagioni intermedie si possono produrre fenomeni particolarmente intensi e pericolosi per la navigazione.

Barometro, come tararlo

Tra gli strumenti obbligatori da tenere a bordo il barometro è uno di questi, ma pochi sanno che periodicamente deve essere tarato altrimenti i dati forniti non saranno corretti e la sua funzione principale viene meno.

Infatti quanto il diportista legge il valore del barometro aneroide, posto sulla sua barca legge, un valore espresso a livello della posizione in cui si trova lo strumento stesso e non a livello del mare. Per ottenere il dato reale è quindi necessario effettuare le opportune correzioni.

Nautor Swan 100, lo sitle impareggiabile


Il nuovo Swan 100 mantiene le caratteristiche di stile e comodità dei precedenti modelli del cantiere finlandese. Le linee d’acqua filanti e l’eleganza degli interni si uniscono con le nuove tecnologie e l’uso di materiali di pregio, che rendono questa barca unica e quasi inimitabile .

Disegnato da German Frers lo Swan 100 è realizzato mediante l’impiego delle nuove tecnologie di abbinamento dei materiali compositi tra i quali troviamo , il carbonio unito alla fibra di vetro ed alla resina epossidica. Questa scelta consente di contenere il peso complessivo del 32 metri Scandinavo in soli 34.500 kg, che unita alla notevole superficie velica ed alla limitata immersione dell’opera viva, fanno di questo sloop una delle barche che può ottimamente competere in ogni tipologia di regata d’altura.

Kirribilli, il nuovo sloop tutto “Piano” di Renzo

Nel mondo della nautica da diporto, negli anni, sono state realizzate barche belle, alcune bellissime ed altre uniche, tanto da trasformare dei veri super yacht in pezzi unici che delineano la storia della nautica e del design mondiale.

Se poi chi progetta la barca è anche un noto architetto e designer il risultato non può essere che superlativo. Quando Renzo Piano decise di diventare armatore di una barca a vela, si rivolse allo studio Nauta Yacht ed insieme a loro realizzò il suo sogno: il Kirribilli.

Per pulire il ponte, meglio olio di gomito e frettazza

Sul mercato vi sono un sacco di prodotti per la pulizia della  barca, alcuni sono molto efficienti e pratici, altri invece servono a poco ed alle volte possono anche compromettere la resistenza  strutturale di parti realizzate in materiale sintetico, come il gel coat, o naturale come i rivestimenti di teak.

Personalmente, quando devo eseguire il lavaggio e la lucidatura della barca, preferisco utilizzare prodotti molto semplici a base di tensioattivi ionici e non acidi che puliscono senza intaccare le rifiniture e la vetroresina.  

Acquistare una barca, evitare la truffa – il caso della Rimini Yacht –


In questa seconda parte del post, dedicato ai consigli per evitare brutte sorprese quando si acquista un’imbarcazione, voglio porre l’accento su quello che le magistratura ha definito: una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla truffa nel settore della nautica da diporto: la Rimini Yacht.

La notizie, apparsa su tutti i giornali e televisioni, riguarda le note vicende legate alla Rimini Yacht ed al suo titolare tale Giulio Lolli, resosi irreperibile alle forze dell’ordine, dopo essere stato per alcuni anni uno dei “Big”nel settore della nautica di lusso

Visori notturni, quando la luna non è una “lampadina”


La tecnologia dei visori notturni è stata sviluppata sin dallo scoppio della seconda guerra mondiale, per dare ai soldati degli strumenti per poter vedere anche di notte od in assenza totale di luce. Negli anni la tecnologia ha fatto passi da giganti ed oggi si possono  trovare visori per uso civile anche a prezzi relativamente bassi.

Il fatto di possedere un visore notturno e di utilizzarlo a bordo della vostra barca è certamente un vantaggio, visto che quando si naviga di notte diventa problematico, se non impossibile, individuare ostacoli in mare o distinguere la costa e le altre navi che incrociano la vostra rotta. Il visore notturno, a forma di monoculare o binoculare, è uno strumento che consente di amplificare la poca luce esistente nell’oscurità consentendo una visione nitida degli oggetti che inquadriamo.