Tropea, anche al sud qualcosa si muove.

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Molto spesso nei miei post sono stato critico nei confronti delle amministrazioni comunale o regionali del meridione che non avevano investito nel turismo nautico, inoltre quelle poche marine esistenti offrivano servizi molto scarsi ed a prezzi molto elevati rispetto alle marine concorrenti del bacino del Mediterraneo.

Fortunatamente non tutto l’orizzonte è nero. Sulla costa della Calabria, regione notoriamente con poco sviluppo di porti turistici in rapporto alla lunghezza della coste nei due mari che la bagnano, la cittadina di Tropea ha realizzato un bel marina con oltre 750 posti disponibili.

Clarena 2, Ferretti & Cnr: Top Hundred Mega Yacht Annual List 2010

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Se lo dice Boat International… Una delle testate più prestigiose e autorevoli in tema di luxury yacht ha appena diffuso la Top Hundred Mega Yacht Annual List 2010, ovvero l’elenco dei 100 superyacht che meritano di stare al centro delle attenzioni di appassionati, curiosi, sognatori e navigati.

Considerato uno dei riferimenti imprescindibili del settore, Boat International ha griffato di bianco, rosso e verde la propria graduatoria, inserendo tra i migliori esemplari dell’anno in corso anche “Clarena 2“, yacht griffato Ferretti con varo avvenuto lo scorso settembre  ed effettuato dal Crn di Ancona, ovvero uno dei cantieri (fondato ad Ancona nel 1963, dal 1999 è parte integrante del gruppo Ferretti) più noti tra i principali produttori mondiali di yachts di lusso in acciaio, alluminio e materiale composito.

Canados 76, la “stella polare” di Ostia

Canados 76

A prima vista spiccano immediatamente le grandi finestrature laterali che da poppa si rastremano gradualmente verso prua. Lo stile dell’imbarcazione è decisamente molto moderno ed innovativo con tocchi in stile automobilistico, come le prese d’aria sul profilo del Fly od il roll-bar integrato con la struttura stessa del ponte superiore.

Il Flybridge si prolunga quasi sino a metà barca diventando una vera e propria zona di relax con divani, chaise longue e vari prendisole, oltre ovviamente ad una cucina esterna che funge da supporto con quella sottocoperta. In opzione è possibile ricavare in questa zona un vano dove riporre il tender di servizio.

Eliche di superficie, le barche “volano”

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Avere un barca a motore non significa sempre poter sfruttare tutta la potenza dei motori installati a bordo. Molte barche hanno caratteristiche particolari con scafi plananti, dove la velocità di punta può essere raggiunta solamente con un particolare assetto.

I sistemi di propulsione con eliche di superficie garantiscono maggiori prestazioni con minori consumi dato che la velocità può essere aumentata, con pari motorizzazione, anche del 15%, mentre la manutenzione si riduce notevolmente.

Leasing nautico, come i furbi “drogano” il mercato

Leasing Nautico yacht

Negli ultimi decenni l’acquisto di una imbarcazione sia nuova che usata è stato agevolato dal cosiddetto leasing nautico. Nella realtà si tratta nè più nè meno di un acquisto a rate mediante un intermediario finanziario, che diventa il locatore della barca.

Questa formula è stata agevolata anche da  norme fiscali che prevedono una riduzione sensibile dell’IVA sui canoni del noleggio, riducendo di fatto il costo finale per il compratore/armatore.

Ferretti 740, lusso italiano a spasso in mezzo al mare

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Motoryacht in grado di coniugare eleganza e comfort in un colpo: la nuova creazione di Ferretti Yacht è Ferretti 740 ed è stata presentata nel corso dello scorso Salone di Ginevra. Progetto a quattro meni tra lo studio Zuccon International Project e l’Advanced Yacht Tecnology del gruppo Ferretti, il lusso e l’abitabilità di Ferretti 740 non vanno nè a compromettere nè a danneggiare l’efficacia delle prestazioni: modello evolutivo del Ferretti 731, il motoryacht griffato dal marchio si compone di tutta la dotazione tipica di chi deve e vuole convincere gli amanti del modello. Due motori MAN 1360 oppure – su richiesta – due MAN 1550: entrambe le motorizzazioni spingono l’imbarcazione ad una velocità massima di oltre 30 nodi.

Nello spoiler di poppa, una panca con movimento elettroidraulico; il flying bridge è caratterizzato dal posizionamento della plancia di comando in posizione più arretrata al fine di garantire una visuale di navigazione e manovra più ampia.Imbarcazione dal carattere deciso, per un Armatore che desidera interni spaziosi caratterizzati da un design&decor in cui predominano toni caldi e materiali di pregio, grandi zone dedicate al sole ed innovative soluzioni. Decor contemporaneo, entertainment e domotica per ogni esigenza tecnologica, open view del quartiere armatoriale, nuove finestrature nelle cabine ospiti e lunghe vetrate sul main deck.

Antares 42, il nuovo Fly di Bénéteau

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Il noto cantiere Francese Bénéteau presenta il suo nuovo modello flyingbridge da 42 piedi, con l’intento di rinnovare la linea delle imbarcazioni a motore. La scelta operata dai cugini d’oltralpe è certamente coraggiosa, soprattutto in un momento in cui la crisi della nautica mette a dura prova tutta la cantieristica da diporto.

Le linee della carena presentano un disegno con un redan leggermente invertito ed un diedro di poppa con angolo di circa 15°. La poppa larga favorisce la stabilità di rotta, così come il peso decisamente contenuto in rapporto alla lunghezza al galleggiamento.

Le barche dei Vip: il Como di Crichton (non Michael, Neville)

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Il Crichton di cui parliamo oggi non è Michael ma Neville. Il primo costruisce capolavori artistici utilizzando le parole messe a intessere trame spesso futuristiche, il secondo – meno noto ai più ma parte integrante del “potere” palnetario – è un imprenditore diventato ricco attraverso il settore delle automobili. Ha cominciato importandole dall’Europa in Oceania. Portava le Alfa Romeo in Australia. E’ diventato un armatore e velista eccellente. La passione per il mare si è trasformata in un mestiere: ha tolto le ruote all’Alfa Romeo e gli ha installato una vela. Riesce a dominare tutte le regate a cui partecipa. Di lui dicono che “è capace di imprigionare l’energia del vento per andare veloce“. La professione a stretto contatto con il mare non ha scalfito la passione, anzi. Quando smette i panni dello skipper, Crichton va a spasso tra le onde su Como, un superyacht di 41 metri di lunghezza che nel 2007 ha vinto il Boat International World Superyacht Awards. Nelle intenzioni, l’imbarcazione avrebbe dovuto essere una vera e propria casa galleggiante e la visione degli interni (in foto una sala da pranzo pensata per ospitare fino a 10 persone con tanto di tavolo realizzato in cristallo, pelle e legno) ne certifica a piena riuscita degli intenti. Motori (2) Caterpillar da 1550 cavalli, lo yacht ha un disegno grintoso ed è stato realizzato in alluminio. Fatevelo un giro; con la fantasia, si intende (basta un salto)…

Refitting, il rilancio della nautica passa da qui

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Dopo un anno passato in piena crisi, nel quale le vittime sono state numerose anche nei cantieri di prestigio, la nautica da diporto cerca di rilanciarsi attraverso quello che un tempo era il core buisiness: il refitting.

In questo contesto così difficile si impone un ripensamento generale del comparto ed il sostegno a nuove linee di sviluppo innovative e diverse rispetto a quelle seguite negli ultimi due lustri.

Brenta 42, il day cruiser di “classe”

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Il nuovo Brenta 42, progettato da Luca Brenta si presenta come un elegante day cruiser studiato per far divertire i suoi proprietari durante le uscite giornaliere. La semplicità delle linee d’acqua ed il confort di bordo sono segni distintivi del  piccolo cantiere B-yachts che da sempre è leader nel settore del daysailer.

Dal precedente modello di 38 piedi ha ereditato  la filosofia e l’impostazione di fondo: coperta molto accogliente, anche se con arredamenti minimalisti, piano velico molto generoso e performante di oltre 100 mq quadri.

Dehler 60, lancia la sfida ai Maxi Yacht

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Il nuovo Dehler 60, varato due anni or sono, nasceva da una idea precisa:

“ competere e vincere nelle regate di categoria e rivaleggiare sul mercato con i diretti concorrenti, quali X-yacht, Grand Soleil e Swan”,

come spiegava il presidente del cantiere tedesco Van den Berg, in un’intervista del 2009.

L’ambizione certo non manca al vulcanico presidente che già aveva messo a segno, tra i suoi trofei,  l’acquisizione del cantiere Belga Etap, così da far diventare la Dehler uno tra i primi produttori europei di barche a vela e da diporto.