Energia in barca, l’idrogeno non è più un sogno.

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Fra qualche anno lo vedremo installato su molte imbarcazioni soprattutto su quelle di grandi dimensioni, che già oggi utilizzano dei generatori di corrente. Stiamo parlando del primo generatore ad idrogeno per uso nautico, inventato dall’italianissima Acta Energy .

Questa fiorente azienda toscana specializzata nelle ricerca e produzione di sistemi di energia alternativa ha immesso in commercio questo apparecchio che andrà a sostituire i vecchi generatori elettrici a gasolio.

Bavaria 28 sport, grinta da vendere

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Quando si lavora nel settore della nautica da diporto si crede di aver provato di tutto e quindi è assai difficile farsi entusiasmare per una barca, ma quando ciò accade le sorprese sono sempre molto ben accette.

Il nuovo Bavaria Sport 28 certamente è una barca che può vantare caratteristiche uniche per la sua categoria e mi ha impressionato positivamente.

Airon Marine 235, la barca dei “giovani”

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Airon 235 è certamente una barca giovane, sportiva capace di emozionare e far provare senzazioni forti anche a chi proprio giovane non è più. Le sue line e riprendono lo stile tipico degli sport open con murate basse ed un grande parabrezza in policarbonato che dalla consolle di guida si protrae siano alla zona poppiera.

Molto sotto tutti i punti di vista è la posizione di guida che consente un’ottima visibilità e la possibilità anche di pilotare stando in piedi. Per il relax delle gite giornaliere c’è una zona prendisole molto grande che può ospitare anche 3 persone.

Pimatist 53, la barca di “Pininfarina”

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Molto spesso mi capita di vedere barche nei porti che sono prive di anima. E’ il semplice risultato dello sforzo dei progettisti di seguire nuove linee progettuali, dimenticandosi molte volte dei canoni classici e delle regole di progettazione nautica.

Se poi chi disegna le barche  è un designer che viene dal mondo delle auto beh allora è comprensibile che non sempre il risultato sia all’altezza delle aspettative.

Leonard 72, la “Pantera” dei mari

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A vedere la sua livrea completamente black sembra proprio una “Pantera” dei mari, questo nuovo scafo da 72 piedi di lunghezza, del cantiere Leonard di Rovigo che solo dal 2001 ha iniziato la produzione di motor yacht di lusso.

Questo progetto si caratterizza per molteplici soluzioni tecnologiche di ultima generazione creando un connubio molto riuscito tra modernità, eleganza e sportività. La cosa interessante di questo progetto è il coinvolgimento del futuro armatore già nella fase progettuale, così da poterlo coinvolgere nella scelta degli allestimenti interni e degli ambienti di bordo. 

Carene plananti, con l’aria è meglio!

Carene Plananti

 

In questo blog spesso abbiamo parlato di carene plananti e di dislocanti cercando di chiarire le principali differenze tra le une e le altre. Inoltre abbiamo introdotto il concetto di deadrise e delle sue funzioni sulla portanza di uno scafo.

Oggi paleremo di un nuovo brevetto frutto degli studi di Riccardo Membretti, noto progettista in ambito nautico, specializzato nella realizzazione di carene per off-shore, di cui è stato per alcuni anni anche pilota e collaudatore.

Calafuria, le signore dei mari

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Sempre restando fedele ai canoni classici, più che a seguire le linee futuriste della barche che amano farsi vedere, Calafuria  continua dal 1962 a costruire barche belle, semplici, solide e capaci di navigare in ogni situazione.

Esternamente si presentano sempre con un pulpito poppiero  molto pronunciato, robusti tienti bene Fly imponente ed andamento della tuga sinuoso quasi a voler riprendere le onde del mare.

Noleggiare o comprare la barca, questione senza fine.

Noleggio Barche

Moltissimi appassionati di barche e nautica si sono sempre posti questo dilemma: comprare o noleggiare la barca? La risposta di per sé non è mai univoca anche perché vi sono motivazioni diverse che portano per scegliere l’una o l’altra opzione. Inoltre molti paragonano la barca alla stregua di una seconda casa, commettendo così un grave errore.

La barca non è certamente un investimento dato che si svaluta mediamente di un 10% all’anno per le prime 4/5 stagioni. Inoltre la barca ha dei costi di gestione – posto barca, manutenzioni, accessori, assicurazione ecc.- molto alti che da soli potrebbero coprire le spese di un mutuo per l’acquisto della casa al mare.

Genoa, meglio quello piccolo?

Genova Grande

Sono in molti a pensare che avere un armo velico con un genoa a ridotta sovrapposizione dia maggiori vantaggi che averne uno grande. Da quando è stato installato, quasi di serie, sulle barche da crociera il sistema di avvolgimento sullo strallo del genoa, l’uso delle differenti vele è stato quasi del tutto eliminato.

In nome dell’easy sailing si è sacrificato un principio fondamentale dell’andare a vela: la possibilità di variare le vele in funzione del vento e dell’andatura. Questo ha comportato una scelta a favore delle vele di prua con ampia sovrapposizione, che in certi casi raggiunge il 150%. Per ampia sovrapposizione s’intende una vela di prua che copre la randa oltrepassando la linea dell’albero maestro, così da estendere la sua superficie oltre questo limite.

Perito Nautico cercasi, possibilmente serio….

Perizie Nautiche

La primavera è arrivata e molti velisti hanno già assaporato il gusto di una bella veleggiata primaverile. Altri meno fortunati, in questo periodo sono alla ricerca della loro barca ideale. Essendo questo un periodo di vacche magre, molti futuri neo armatori si rivolgono al mercato dell’usato.

Visti i prezzi in continuo calo questo è certamente il momento per comprare la barca dei vostri sogni, anche se con qualche anno di navigazione. Ovviamente la ricerca non è una cosa semplice, né tanto meno lo è orientarsi in decine di modelli e prezzi, dei più svariati. Molti venditori cercano di rifilarvi una barca usata spacciandola per nuova, altri cercano sempre di sminuire i difetti ed evidenziare i pregi delle cose più evidenti che ad un occhio “profano” possono sfuggire.

Il teak è bello, ma quanto costa?

Coperta in teak o vetroresina

Indubbiamente una coperta rivestita con delle doghe di teak si presenta certamente più elegante di una classica in vetroresina. Questo legno, marino per eccellenza, è capace da solo di trasformare un’insignificante sagoma bianca in una splendida barca, di cui godere la superba bellezza.

Ovviamente, come dice un famoso proverbio: ” non è tutto oro quello che luccica”, sarebbe sufficiente leggere uno dei report sulla deformazione per cambiare idea sull’utilizzo quasi indiscriminato di questo legno, ricavato da un albero che impiega molto tempo per crescere.

Fagioli Group, i “super” trasportatori di barche.

Fagioli Gorup

Molti non sanno che le grandi navi od i mega yacht prima di navigare molte volte deve essere trasportati via terra. In alcuni casi si organizzano i cosiddetti trasporti eccezionali su strada dato che i cantieri molte volte sono distanti dal mare anche centinaia di chilometri.

In atri casi se le dimensioni della nave o super yacht, superano i 60/70 metri, più che un trasporto eccezionale si tratta di un vero lavoro di ingegneria meccanica, considerato che questi mezzi si devono spostare su supporti semoventi appositamente studiati.

Azimut 72 S, linea pura.

Azimut 72 s
Vedendolo al salone di Genova rimasi subito colpito dalla linea molto differente dagli altri Fly tanto che viene anche definito dal cantiere stesso un sunbridge. Le dotazione del Fly, la possibilità di avere un tetto aperto anche nel salone della dinette, rendono questa barca veramente unica rispetto alle concorrenti dirette.

Dunque, un open con Fly e ponte principale chiuso a poppa da una vetrata, che emana una sensazione di luminosità e senso di spazio, dato anche dalle finestre apribili e dal tetto scorrevole. Le rifiniture interne sono quelle tipiche delle barche di lusso: legno di zerbano, pelle, divani in sky, moquette di lana beige. I colori si integrano molto bene con le linee squadrate dell’arredamento conferendo un tipico lusso minimalista.