Manò Marine 25.09, il Daly Cruiser per tutti i gusti

Mano 25 09
La tendenza dei costruttori moderni è di progettare barche molto confortevoli anche in pochi piedi di lunghezza. Il Mano Marine 25.09 nonostante possa contare su 8 metri scarsi di lunghezza fuori tutto, riesce a contenere tutto ciò che noi desidereremmo avere in una breve crociera lungo costa.

Il fatto di avere una barca piccola per contro avvantaggia i proprietari sia per maneggevolezza sia per capacità di essere ormeggiata in ogni anfratto o caletta che si desidera esplorare. Il cantiere partenopeo, che da anni produce barche in questa categoria, ha certamente svolto un lavoro egregio, sia in termini di progettazione e rifiniture, sia per quanto concerne l’affidabilità del mezzo e la praticità d’uso.

SLAM Humate, l’altra faccia dello sportswear

SLAM HUMATE

La SLAM ditta italiana specializzata nell’abbigliamento tecnico e sportivo per la vela presenta il suo ultimo capo della linea ATS – advanced technology sportswear – brand di punta della casa genovese.

Come sottolinea la stessa SLAM, nelle caratteristiche descrittive di questo nuovo jacket, lo Humate è stato realizzato dopo un attento studio scientifico volto a ricercare nuovi materiali, tessuti e tecnologie per le strutture e le forme.

Da Jabsco un gabinetto comodo comodo

WC-SUPER-LOOParlando di igiene a bordo, sappiamo quanti litri di acqua vengono sprecati a causa di ospiti sprovveduti o poco esperti di mare, che ad ogni minimo “problema” corrono per il bagno.

A parte gli antichi consigli – quello di far pipì fuoribordo e sottovento, per intenderci – quando però il bagno serve, non ci sono molte alternative. Se siete su uno yacht di 20 o più metri magari neanche vi ponete il problema, ma su un piccolo cabinato a dimensioni più umane il risparmio di acqua è fondamentale.

Musto HPX, non solo una semplice cerata

Cerate Musto 1

La Musto, azienda leader nell’abbigliamento tecnico per la vela, ha raggiunto livelli di qualità molto elevati grazie anche ad una tecnologia esclusiva che fa dei suoi capi dei veri e propri sistemi di protezione contro gli eventi atmosferici o per poter avere un ottimo confort termico durante la navigazione invernale.

Il modello HPX Ocean Jacket, per esempio è stato studiato appositamente per equipaggi che devono affrontare navigazioni d’altura o che sono impegnati in regate oceaniche. Lo stile è moderno con una vestibilità ottima anche per persone dalle taglie forti. Molto curata è la parte che riguarda la copertura delle zone più esposte come collo, polsi e capo. Il bavero del collo è foderato di pile per proteggere dal vento e dalle ondate improvvise. Se poi si estrae il cappuccio impermeabile, rinchiuso nella fodera del collo, la protezione della parte superiore è totale dato che rimane scoperta solo la parte degli occhi.

Umidità a bordo? DDH 10-1, una soluzione per piccole imbarcazioni

ddh-10-1Per combattere gli alti livelli di umidità a bordo, dannosi per tutta una serie di fattori legati in primis alla salute, alle colture batteriche che involontariamente si alimentano, all’ossidazione dei metalli e non ultima alla durata dei tessuti di rivestimento delle nostre amate barche, esistono diverse soluzioni.

Le più diffuse forse comprendono le stufette a olio che riscaldando l’aria permettono una evaporazione della quantità di acqua in essa presente, fornendo però un apporto di calore all’ambiente che non è sempre gradito (come, ad esempio, in estate), e mettendo a repentaglio la salute per i residui della combustione nonché per i pericoli di incendio che generano.

Barche moderne, troppo simili e poco affabili

Sly 61

Lo sviluppo tecnologico dei materiali ha portato, in pochi anni, una radicale inversione nel modo di concepire la barca a vela e l’andare per mare in generale, tendendo a facilitare al massimo le manovre e la conduzione di una barca con poco equipaggio o magari anche in solitario.

Di conseguenza i progettisti si sono adeguati alla moda disegnando scafi dove si prova ad unire tutto il meglio possibile e coniugando: il confort di bordo, gli accessori, la facilità di manovrabilità con equipaggio ridotto, le prestazioni veliche e doti di navigabilità per lunghe traversate.

Porto turistico, quanto ci manchi in Italia!

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L’Italia è certamente la nazione europea tra quelle che hanno un notevole sviluppo costiero, grazie alla naturale conformazione geografica di tipo  peninsulare, che ha il minor numero di porti turistici in rapporto all’estensione del proprio litorale. I numeri parlano chiaro: meno di 300 in Italia contro i quasi 250 della sola costa Mediterranea francese, senza contare Grecia e Croazia il cui raffronto sarebbe senza dubbio impietoso. Se poi si confrontano le strutture ed i servizi in rapporto ai prezzi medi di sosta, lo svantaggio rispetto ai concorrenti diretti sale in maniera esponenziale.

Grazie alla mia attività professionale, di perito nautico e skipper, ho navigato parecchio in Mediterraneo, in Atlantico e nelle isole carabiche, effettuando altresì numerosi giri d’Italia, sia su barche a vela che a motore. Credo perciò di avere un’ottima conoscenza di porti e marine italici avendoli visitati, più o meno, quasi  tutti ed elaborando così una mia personale statistica, sui vantaggi e svantaggi che si possono incontrare attraccando sulle banchine del suolo natio.

La vela italiana è sempre più rosa

Donne-in-Barca

Il mitico Cino Ricci, skipper italiano plurivittorioso diventato noto al grande pubblico per aver condotto il 12 metri S.I. “Azzurra” nella sfida di Coppa America a Newport negli anni Ottanta, considera la presenza della donne  a bordo come la favilla che scatena le gelosie tra gli uomini.

Lo stesso, è convinto che lo spirito e la mentalità tipicamente mediterranee di noi italici portino gli skipper più a coccolare il “gentil sesso” che a comandarlo.

Noi Italiani non siamo duri d’animo per cui, a bordo, finisce per venir meno anche la regola fondamentale: una mano per te e una per la barca, alterandola in: una mano per te, una per la barca e una per la donna. Non abbiamo tre mani e quindi, prima o poi qualcosa non funzionerà.

Cambusa e giardinetto: cosa coltivare a bordo

GermogliColtivare piante e germogli a bordo può costituire una piacevole, economica e salutare soluzione navigando per lunghi tratti. I semi germogliati costituiscono un’ottima fonte di enzimi, oligoelementi ed aminoacidi essenziali e soprattutto di vitamine e sali minerali sempre preziosi in barca, particolarmente quando fa caldo e si suda molto.

Nel secolo scorso, gli equipaggi delle navi a vela che percorrevano lunghe rotte oceaniche, erano spesso decimati dallo scorbuto e da altre malattie causate dalla mancanza di cibi freschi e, quindi, di vitamine. Già da allora si coltivavano, ma esclusivamente per gli alti gradi a bordo, piante e germogli nel giardinetto sistemato a poppa, in corrispondenza della cabina del capitano e dal quale deriva il nome «andature al giardinetto» per le andature portanti.

A soli 17 anni in giro per il mondo in solitario

jessica-watsonAlla sua età, c’è chi pensa ad uscire con gli amici, o magari andare a trascorrere le vacanze con loro, lontano dai genitori per gustare un pò di quell’indipendenza di cui una teenager ha bisogno, e che è una componente fondamentale della crescita e della formazione di una persona.

Non è il caso di Jessica Watson, australiana, classe 1993, che ha deciso di attraversare in solitario il mondo con la sua barca tutta rosa Ellás Pink Lady.

Ambrogio Fogar, storia di un grande navigatore

Ambrogio FogarAmbrogio Fogar nasce a Milano il 13 Agosto 1941. Fin da giovanissimo coltiva la passione per l’avventura e gli sport estremi attraversando con gli sci le Alpi,  praticando il paracadutismo ed arrivando persino ad ottenere il brevetto di pilota per  aerei acrobatici.

All’inizio degli anni Settanta nasce poi il grande amore per il mare. Nel 1972 attraversa in solitario l’Atlantico del Nord per buona parte della tratta col timone in avaria. Nel gennaio 1973 partecipa alla regata Città del Capo – Rio de Janeiro.

Metereologia satellitare e navigazione

metereologia

Individuare sulle immagini da satellite le nubi, cui possono essere associati i temporali, è di fondamentale importanza per le previsioni meteorologiche dedicate alla sicurezza della navigazione. Infatti sui mari, ove sono scarse le osservazioni di tipo tradizionale, diventa oltremodo indispensabile poter utilizzare le grandi potenzialità offerte dal satellite.

Nelle immagini da satellite all’infrarosso (IR), le varie tonalità di grigio corrispondono a diverse temperature: le tonalità più scure a temperature più elevate e quelle più chiare a temperature più basse. In particolare, le nubi cui possono essere associati i temporali si individuano con una certa sicurezza, in quanto appaiono molto chiare e brillanti, poiché la loro sommità è piuttosto fredda, spesso formata da aghi di ghiaccio.

Inaugurato il porto turistico di Marina di Ragusa

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Novità per gli amanti delle vacanze in yacht e barca a vela: lo scorso 10 luglio 2009 è stato inaugurato il porto turistico di Marina di Ragusa, durante una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato le autorità cittadine e della Capitaneria di porto ed il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo.

I lavori per la realizzazione della moderna struttura portuale sono stati finanziati con i fondi europei della programmazione comunitaria Por 2000-2006 e si sono conclusi dopo circa 3 anni di lavori. Sebbene la progettazione risalga, infatti, al 2001, inserita nell’ambito del Piano di sviluppo dei porti turistici, i lavori hanno avuto inizio soltanto nel 2006.

Yacht di lusso

Pegaso

Per gli amanti del mare e delle imbarcazioni di lusso, è fondamentale scegliere lo yacht più adeguato alle proprie esigenze, dotato di tutti i comforts e arredato con eleganza. Il mercato della nautica internazionale propone numerose offerte di cabinati di grandi dimensioni, dotati di motori potenti e tecnologie all’avanguardia che permettono di solcare le acque in assoluta comodità e sicurezza.

Tra le imbarcazioni di lusso di nuova generazione, Ona è uno yacht moderno, realizzato a partire dal 2005 presso i cantieri olandesi di Oceanco.