Scegliere il layout della barca, la cucina – prima parte –

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Molti cantieri propongono vari tipi di Lay-out sullo stesso modello di barca e questo molte volte comporta delle decisioni che non sempre sono frutto di un giusto ragionamento. In particolare gli armatori cercano un numero di posti letto superiore persino a quello che normalmente è necessario convinti che poi imbarcheranno una numerosa “ciurma” di amici.

Nella realtà la scelta del lay-out dovrebbe essere fatta seguendo dei principi ispiratori diversi e che non includono necessariamente il posti letto di una barca. Infatti oltre ai posti letto è importante anche scegliere il tipo di cucina ed anche i locali bagno che a seconda dell’utilizzo devono necessariamente adeguati.

Nautica, navigazione stimata: il solcometro

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La navigazione stimata, ovvero il metodo fondamentale di navigazione – vedremo più in seguito gli altri sistemi di navigazione che vanno dalla costiera all’astronomica passando attraverso la radionavigazione – con cui si impara a tenere la giusta “via” utilizzando la conoscenza della direzione di rotta e della lunghezza del percorso, mette di fronte al problema fondamentale di dover conoscere in ogni istante la propria posizione. Sapere sempre qual è il punto stimato.

A facilitare tale compito e consentire alll’equipaggio di districarsi al meglio, vi sono strumenti di cui non si può fare a meno. Uno di questi – al pari della bussola, come l’orologio – è il solcometro (o Log). Tale attrezzo, chiamato anche tachimetro o contamiglia, può essere genericamente di tre tipologie: a pressione idraulica, a elica e digitale.

Calafuria, le signore dei mari

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Sempre restando fedele ai canoni classici, più che a seguire le linee futuriste della barche che amano farsi vedere, Calafuria  continua dal 1962 a costruire barche belle, semplici, solide e capaci di navigare in ogni situazione.

Esternamente si presentano sempre con un pulpito poppiero  molto pronunciato, robusti tienti bene Fly imponente ed andamento della tuga sinuoso quasi a voler riprendere le onde del mare.

Le Isole Chagos diventano il più grande parco marino del mondo.

Isole Chagos

Si parla sempre più spesso di salvaguardia dell’ambiente marino, tanto più quando si registrano incidenti, come quello del cargo Cinese che si è incagliato sul Great  reef dell’Australia, che rischiano di devastare l’ecosistema marino.

Dopo le ovvie proteste degli ambientalisti e di chi il mare lo ama davvero, forse sarebbe il caso che a livello mondiale fossero stabilite delle regole severe per proibire la navigazione di certe carrette del mare, che inevitabilmente diventano delle vere e proprie bombe ecologiche in mano a speculatori senza scrupoli.

Il bastone e la ”Regata”

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Sarà per il fatto che non ho mai amato le regate in circuito, sia quelle a bastone che a triangolo, anche quando regatavo sul mio super 470, ma oggi certamente non potrei partecipare più a questo tipo di competizioni.

L’ultima volta che mi sono messo in mente di fare una regata di questo tipo, dopo solo due ore la noia aveva pervaso tutto il mio equipaggio, per non parlare della fatica di far correre un cabinato tra delle inutili boe.

La scelta giusta, Catamarano o Monoscafo?

Catamarano

Dopo le sfide della 33° edizione della Coppa America, c’è da pensare ad una nuova era per i multiscafi da crociera, quasi da sempre relegati al rango di barche espressamente concepite per il charter, rispetto ai mono.

Certamente non è facile mettere a confronto due tipologie così differenti dato l’approccio estetico che per molti fa pendere l’ago verso i classici monoscafi.

Oltre Panamà, e poi? -parte terza-

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Continuiamo la nostra storia sull’attraversamento del canale di Panamà, raccontando le emozioni provate dell’amico Skipper Alex, che si era rivolto a “senor” Pedro per il disbrigo delle pratiche doganali. Alle 08,30  Alex salpò con il suo equipaggio e la barca “Non solo per moda” per la zona di Flat dove dovevano attendere il mitico Pedro.

Pedro arrivò verso le 10,00 e consegnò due cime da 40 metri, ed una mezza dozzina di copertoni di auto ricoperti con sacchi dell’immondizia perché non sporcassero la fiancata della barca ed imbarcò un ragazzo di 20 anni.

Galathea 65, la “casa” con la vela di Pajot

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Molto spesso si considerano i catamarani non come della barche a vela data la loro notevole mole. In realtà alcuni multiscafi hanno delle doti veliche di tutto rispetto ed in condizioni particolari possono offrire anche delle notevoli emozioni velocistiche.

Negli anni questi “colossi” sono stati migliorati sia dal punto di vista stilistico che da quello dei componenti, dato che oggi sono barche che iniziano ad interessare anche il mercato degli armatori e non solo quello dedicato al charter, come accadeva solo pochi anni or sono.

Oltre Panamá, e poi? -parte prima –

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Quando si parla di navigazioni oceaniche ci vengono in mente le imprese dei grandi circumnavigatori del globo che nei secoli e decenni passati hanno compiuto delle vere imprese.

Per chi invece vuole “gironzolare” per oceani e dall’Atlantico vuole passare in Pacifico non ha molta scelta o attraversa il canale di Panamá o  percorre la rotta sud dell’Atlantico, doppiando il Capo di Buona Speranza per poi raggiungere le coste australiane e quindi il Pacifico.

Canzoni sul mare: Carboni ce l’ha dentro al cuore [VIDEO E TESTO]

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Luca Carboni è già in scalata verso l’apice musicale quando realizza la canzone “Mare mare“. Siamo nel 1992, il cantautore emiliano (bolognese doc classe 1962) non vive più nell’anonimato di un “saranno famosi” già da qualche anno prima. A garantirgli il successo nazionale,  l’album omonimo “Luca Carboni” che – pubblicato il 26 settembre 1987 – contiene due singoli capaci di calamitare l’attenzione del pubblico italiano.

Silvia lo sai” (generazionale, contro la droga) e “Farfallina” (classica canzone d’amore capace di confluire in più di un passaggio melodico nella ballata struggente).

Carboni entra a pieno diritto nella grande scuola dei musici bolognesi grazie a un aintuizione: quella di lasciare, ancora ignoto al grande pubblico, testi di canzoni presso l’Osteria “Da Vito“, luogo di ritrovo degli artisti nati all’ombra delle due Torri. Stringe amicizie personali con i conterranei Lucio Dalla e Ron, si avventura in collaborazioni artistiche coi grandi autori sfornati dall’Emilia Romagna.

Su tutti, Gaetano Curreri, anima e voce degli Stadio ma anche riferimento musicale di primo piano (storiche e proficue le sue scritture a quattro mani con Vasco Rossi). Il mare incrocia la strada di Carboni – e viceversa – nel 1992.

Canzoni sul mare: i marinai di De Gregori e Dalla [VIDEO-TESTO]

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Ma come fanno i marinai“: il sodalizio artistico tra Francesco De Gregori e Lucio Dalla ha sfornato più di una canzone che si lega in maniera profonda al mare. I due big della musica italiana, riuniti da poco per il Work in Progress Tour 2010 che giunge a distanza di 30 anni dal progetto congiunto “Banana Republic“, hanno sempre interpretato – con musiche e testi – il contesto marino in maniera sorprendente, al punto da coglierne sfaccettature raffinate e trasmettere emozioni da vendere. Il mare come un rifugio, un nascondiglio, un compagno di viaggio, un mostro, uno spettacolo, un pericolo, un amico. Il mare che dà da vivere ma che può anche portare alla morte. Il mare capace di garantire un lavoro, di determinare una professione. Quella del marinaio, legato a doppio filo all’imbarcazione e al mare, che sono parte integrante della vita stessa di un marinaio, il cui compito è quello di governare, manutentare, provvedere alla cambusa della nave. Il mare che a un tempo affascina e fa paura. Fa ridere e piangere.  Dà da mangiare e toglie appetito. Quel mare che è sacrificio evidente e che – per quanto unico – val pure più di un sacrificio. Fine anni ’70: Dalla e De Gregori sono a pranzo insieme e dopo il caffè cominciano a suonare.

Kitz Marine, pulire senza “Sporcare”

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In mare è sempre importante limitare al massimo l’inquinamento sia quello prodotto dalle emissioni dei propulsori, sia quello causato dalle normali attività della vita di bordo. Per questo motivo vi sono case  di detersivi  specializzate nel  produrre detergenti a base naturale.

La Kitz Marine ha testato il primo detergente nautico a base vegetale e minerale, detentore della certificazione Ecolabel.

Serbatoio Acque Nere, sempre più obbligatorio averlo a bordo

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Quasi tutte le moderne barche  sono dotate di serbatoi per la raccolta delle acque nere, mentre i proprietari di scafi un po’ datati non sanno nemmeno cosa siano. Purtroppo, dati i continui divieti emanati dalle Capitanerie di Porto, l’utilizzo degli impianti sanitari di bordo diventa sempre più difficile se non si è provvisti di tali serbatoi.

Installare un serbatoio non è cosa semplice soprattutto se la barca non è molto grande, dato che diventa molto difficile trovare una giusta ed efficiente collocazione a bordo. Inoltre il serbatoio dovrebbe essere posto in una posizione tale da non richiedere un tubo di conduttura troppo distante dal locale bagno e dalla presa esterna.

Antenne, dove posizionarle a bordo

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Generalmente le antenne radio possono essere un dipolo a mezz’onda, a onda intera, una ground plane 5/8, 3/4 o 1/4 di lunghezza d’onda. Comunque sia le sue dimensioni devono essere proporzionate alla lunghezza d’onda.  I principi di radiotecnica ci insegnano che data una certa frequenza è possibile calcolare la lunghezza d’onda, con la seguente formula: L=FxV dove F è la frequenza e V è la velocità della luce.

Va da sè che per frequenze abbastanza lunghe l’antenna dovrebbe avere una grandezza notevole, che non potrebbe essere certamente compatibile con l’ installazione su una barca da diporto. La soluzione è quindi di installare un’antenna caricata cioè un’antenna con delle spire che sostituiscono in pratica la sua lunghezza mediante quello che in gergo tecnico viene chiamato induttanza.