Mascalzoni, i Latini: Azzurra beffata all’ultima bolina

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Louis Vuitton Trophy 2010, stavolta ci siamo appassionati. Con trasporto inevitabile, dopo aver chiuso gli occhi e sperato che il vento si stipasse in un altro angolo del globo. Per fortuna il mare, diversamente da neve e ghiaccio, non si consuma mai. Altrimenti avrebbe avuto il suo bel daffare a conservarsi in condizioni dignitose dopo una giornata così intensa come è stata quella che si è sviluppata nei meandri delle acque del neozelandese Waitemata Harbour di Auckland. In effetti sono stati ben 7 i match disputati per concludere il Round Robin e passare alla fase successiva del Louis Vuitton Trophy.

Louis Vuitton Cup 2010: Azzurra-Mascalzone, sfida a Emirates Team New Zealand

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Battuta d’arresto alla Louis Vuitton Cup, competizione in programma ad Auckland che in occasione della quarta giornata di regate è slittata sulla buccia del maltempo. Come già accaduto un mese fa a Oracle e Alinghi in America’s Cup, anche gli otto equipaggi in lotta per l’affermazione australiana hanno dovuto fare i conti con un vento che – una volta in più – ha preteso la scena solo per sè. Forti raffiche da sudovest già previste da Roger Badham, meteorologo di Emirates Team New Zealand, la sera precedente. Ora, se ne riparla domani: gli esperti prevedono tempo mite fino a sera, poi i soliti venti nodi di soffio.

Refitting, il rilancio della nautica passa da qui

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Dopo un anno passato in piena crisi, nel quale le vittime sono state numerose anche nei cantieri di prestigio, la nautica da diporto cerca di rilanciarsi attraverso quello che un tempo era il core buisiness: il refitting.

In questo contesto così difficile si impone un ripensamento generale del comparto ed il sostegno a nuove linee di sviluppo innovative e diverse rispetto a quelle seguite negli ultimi due lustri.

Louis Vuitton Trophy 2010: Azzurra stupisce, Mascalzone Latino delude

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Passare attraverso la Louis Vuitton Trophy per ambire al sogno di una America’s Cup vissuta da protagonisti. Lo spirito con cui le otto squadre impegnate nella seconda tappa della competizione velistica “Louis Vuitton Trophy” si sono presentate a Auckland, New Zeland, è grintoso: obiettivo dichiarato, sfruttare al meglio l’occasione. Tra i team in competizione, anche due italiani: Azzurra e Mascalzone Latino. Per entrambi, la gara è già cominciata e l’andamento dei due equipaggi è finora diametralmente opposto: alla grande i primi, che hanno già messo in cantiere due vittorie (ultima in ordine di tempo, quella contro i russi di Synergy ottenuta in seguito a una regata perfetta); maluccio Mascalzone Latino, con due sconfitte su altrettante prove.

Hanse 545, l’ammiraglia che non teme rivali

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Da molti anni molti cantieri hanno concentrato le proprie potenzialità progettuali e gli sforzi  economici nella fascia delle imbarcazioni da diporto a vela oltre i 15 metri, sia per ragioni di prestigio che per una razionalizzazione dei costi industriali e di produzione.

In questa fascia la sfida si è fatta veramente ardua e molti cantieri, che prima godevano di un primato assoluto ed incontrastato, hanno dovuto confrontarsi con piccoli produttori che si sono lanciati in questa agguerrita “competizione” a colpi di nuovi ed innovativi progetti.

Contest 50CS 2010, da Medemblik a Dusseldorf. Comfort da motor-yacht

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Il nuovo Contest 50CS (realizzato nel cantiere Contest di Medemblik, Paesi Bassi olandesi, e presentato nel corso dell’ultimo Boat Show di Dusseldorf) è un’esperienza che non si esaurisce: in continuità con la migliore tradizione nautica cui ci ha abituati il contesto Contest, 50CS deve i propri natali all’incessante lavoro e fermento di Georg Nissen che ne ha determinato le linee pulite, linearità e semplicità della struttura, bellezza colta al primo colpo d’occhio. Elegante oltre modo, struttura a un tempo robusta e leggera: Contest 50CS riprende il successo di Contest 57 CS e 62 CS, proponendo anch’esso un ampio “flush deck“, integrato da una sovrastruttura con finestrature evidenti.Yacht da prestazione, il Contest 50CS è stato concepito per la cosiddetta navigazione “all season“: motivo per cui le prime caratteristiche cui si è cercati di adattare l’imbarcazione sono quelle di solidità e affidabilità.

Navigare con il cattivo tempo, la nebbia – parte terza –

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Una delle situazioni più difficili che un marinaio deve affrontare è la navigazione con la nebbia o foschia molto intensa. In certe aree del Mediterraneo e in alcune zone in prossimità della costa in oceano Atlantico, è molto frequente la formazione di fenomeni meteorologici che diminuiscono la visibilità.

In caso di nebbia intensa è molto pericoloso navigare anche se si possiede un radar che può aiutare ad individuare le altre imbarcazioni, dato che anche lo strumento più preciso non è in grado di determinare con estrema esattezza la distanza da un bersaglio che incrocia la vostra rotta.

Southerly 42, la media classe oceanica

Southerly 42

Creato e pensato per affrontare anche le navigazioni più impegnative questo 42 piedi del cantiere inglese Northshore , mantiene le caratteristiche di marinità e robustezza delle sorelle maggiori, grazie anche ad un disegno di carena e linee d’acqua che permettono di stringere il vento con maggiore agilità rispetto ad altre concorrenti.

Tutte le imbarcazioni del cantiere inglese sono realizzate per navigare nel mare del nord e nell’oceano Atlantico dove il vento supera quasi sempre i 20 nodi, anche nelle giornate di sole. Per questo motivo nel cantiere Chichester Harbour escono degli yacht con una solidità costruttiva di elevata qualità e dotate di una “swing keel” che permette di ridurre il pescaggio così da poter entrare e stazionare nei porti con la bassa marea.

Classe 9.50, nuova sfida per la Transat

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Il progetto del nuovo Classe 9.50 è stato affidato all’Architetto navale Sam Manuard e  la collaborazione  creatasi tra un gruppo di operatori del settore, che volevano formare una nuova categoria di barche per regate oceaniche. Il progetto si sviluppa anche seguendo il regolamento di stazza della classe velica  9.50, ispirato alle più note classe mini 6.5 e classe 40.

La classe 950, ideata e fondata in Francia dall’ impegno di Jan Marie Vidal, si è costituita ufficialmente attraverso la sua affiliazione alla Federazione Francese della vela il 23/02/2008 in seguito alla redazione e alla pubblicazione del suo regolamento di stazza, ha già ottenuto in Francia grande consenso, così che sono già molti i progetti varati da diversi costruttori, sia francesi che italiani.

Navigare con cativo tempo, temporali e fulmini – parte seconda –

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Continuiamo la nostra rassegna dei consigli per navigare con il cattivo tempo parlando di cosa bisogna fare nel caso in cui ci si trovi a navigare in una zona interessata da temporali e fulmini.

Se si naviga durante il periodo estivo, soprattutto in prossimità della costa, può capitare di imbattersi, anche se si è usciti  in mare con una bella giornata di sole, nel classico temporale estivo contornato da tuoni e saette.

Dehler 60, lancia la sfida ai Maxi Yacht

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Il nuovo Dehler 60, varato due anni or sono, nasceva da una idea precisa:

“ competere e vincere nelle regate di categoria e rivaleggiare sul mercato con i diretti concorrenti, quali X-yacht, Grand Soleil e Swan”,

come spiegava il presidente del cantiere tedesco Van den Berg, in un’intervista del 2009.

L’ambizione certo non manca al vulcanico presidente che già aveva messo a segno, tra i suoi trofei,  l’acquisizione del cantiere Belga Etap, così da far diventare la Dehler uno tra i primi produttori europei di barche a vela e da diporto.