Furto della barca, come difendersi.

Barca Rubata 2

Alcune volte capita di leggere o sentire nei vari telegiornali del furto di barche. In un mondo dove la criminalità ormai ha raggiunto livelli di spudoratezza e per certi versi d’impunità, esiste anche una specifica categoria: “ladro di barche”.

Molti armatori sono convinti che rubare una barca sia abbastanza difficile dato che non è poi coì facile passare inosservati se si entra in un porto con un 18 metri. Inoltre apparentemente sembra che sia difficile poter realizzare lucro dalla ricettazione di una barca rubata.

Scafi di un tempo, il Comet 111

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Il mitico Comet 111 fu realizzato su progetto di Jean Marie Finot , grande progettista di barche da crociera è stretto collaboratore del cantiere Comar tra la metà degli anni settanta ed ottanta.

Le linee dello scafo riprendono i canoni e le impostazioni costruttive dell’epoca , avvicinandosi a quelle del suo predecessore il Comet 11, dal quale si differenziano però per la forma del pozzetto e della tuga con sviluppo profondo e molto bassa.

Il Bénéteau Figaro 2 Banque Populaire, secondo alla Transat AG2R la Mondiale.

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La notizia, di questa mattina alle 7, 49 minuti, ora di Parigi,  conferma l’arrivo del Bénéteau Figaro 2 di Banque Populaire sul traguardo della decima edizione della Transat AG2R la Mondiale, aggiudicandosi la seconda posizione, dopo 22 giorni passati attraversando l’Atlantico.

Il duo formato da Jeanne Grègoire e Gèrald Véniard è arrivato giusto dietro ai vincitori Armel Le Clèac’h e Fabien Delahaye sull’imbarcazione Brit Air. Quattro anni dopo il loro terzo posto  a Gustavia, i due marinai del Figaro hanno scritto una delle più belle pagine della loro storia comune.

Scegliere il layout della barca, la cucina – prima parte –

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Molti cantieri propongono vari tipi di Lay-out sullo stesso modello di barca e questo molte volte comporta delle decisioni che non sempre sono frutto di un giusto ragionamento. In particolare gli armatori cercano un numero di posti letto superiore persino a quello che normalmente è necessario convinti che poi imbarcheranno una numerosa “ciurma” di amici.

Nella realtà la scelta del lay-out dovrebbe essere fatta seguendo dei principi ispiratori diversi e che non includono necessariamente il posti letto di una barca. Infatti oltre ai posti letto è importante anche scegliere il tipo di cucina ed anche i locali bagno che a seconda dell’utilizzo devono necessariamente adeguati.

Trasferire la barca al sole, consigli pratici

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Con l’approssimarsi dell’estate molti armatori decidono di trasferire la propria barca che durante l’inverno è stata ormeggiata nel marina più vicino a casa, in luoghi incantati come la GreciaTunisia o la Turchia.

Lo scopo del trasferimento è quello di poter trascorrere delle piacevoli settimane blu in compagnia di amici o parenti , scorrazzando in tutta tranquillità tra isolette e calette dalle acque turchesi e cristalline.

Le Figaro Banque Populaire, in testa alla Transat AG2R la Mondiale

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Dopo l’ultima classifica ,stilata l’altro giorno , il duo del Figaro 2 Bénéteau – Banque Populaire – ha ritrovato il suo posto nel trio di testa degli aspiranti vincitori. Dopo aver superato il limite delle 1000 miglia all’arrivo Jeanne e Gérald, sono convinti che la loro regata possa avere una conclusione molto positiva, dopo alcune giornate passate nell’incertezza di aver fatto la scelta giusta, a causa di una diversa strategia attuata rispetto agli avversari diretti.

L’equipaggio di Banque Populaire si è ritrovato alla fine nel gruppo dei favoriti senza quasi aver forzato l’andatura per raggiungere il gruppo di testa formato dal Brit Air, Saveol e Cercle vert, tutte imbarcazioni molto performanti e velocissime.

“Route du Rhum”, dopo Soldini ora tocca a Consorte.

Consorte Adriatech

La notizia è fresca di stampa ed è confermata dallo stesso organizzatore dell’ evento la Pen Duik che ha scritto allo skipper italiano Davide Consorte confermandogli la sua inclusione nella lista dei 75 partecipanti ammessi all’edizione 2010 della transatlantica in solitario.

Dopo la partecipazione insieme allo skipper francese Arnaud Aubry alla Solidaire du Chocolat del 2009, percorrendo le 5.000 miglia da St.Nazaire (FRA) al Messico in 32 giorni 20 ore e 9 minuti alla media di 6,35 nodi, ottenendo la 13° posizione, ora Davide dovrà prepararsi per affrontare le oltre 4000 miglia del percorso, non meno impegnativo, che separano Saint Malò, in Francia, da Point-à-Pitre nella magnifica isola di Guadalupe.

Rifiuti in barca, come smaltirli.

Inquinamento in barca
Durante le lunghe crociere estive la barca inevitabilmente si trasforma nella nostra piccola dimora con tutte le conseguenze e le problematiche comuni alla vita quotidiana. L’uso parsimonioso dell’acqua, il lavaggio dei panni e delle stoviglie, la pulizia e l’igiene personale, sono tutte potenziali fonti d’inquinamento del mare.

La gestione degli scarti e dei rifiuti poi diventa un vero problema dato che a differenza di casa non vi sono raccolte organizzate e pertanto lo smaltimento degli RSU diventa un nostro problema. Personalmente, sia quando sono in navigazione che durante le soste in rada, pretendo la massima attenzione alla gestione dei rifiuti chiedendo a tutti i membri dell’equipaggio di evitare assolutamente di gettare in mare alcunché.

Marco Nannini, dal sogno della OSTAR alla sfida in Classe 40

Classe 40 Marco Nannini

La vita di molti navigatori in certi momenti può cambiare rotta senza neanche saperlo. Per Marco Nannini è successo tutto quasi per caso, anche se la passione per la vela era nel suo DNA sin da quanto portava i pantaloni corti.

Da semplice bancario, prigioniero della vita dietro una scrivania, è riuscito nella sua più grande impresa vincere una regata in solitario e diventare un professionista o quasi della vela d’altura. Certamente non è da tutti saper rischiare i risparmi di una vita per cercare di realizzare un sogno, ma è così chi non ci prova, mai avrà la certezza delle proprie azioni.

TRANSAT AG2R la Mondiale, il Figaro di Banque Populaire nella “testa” della regata

Banque Populaire Figaro 2
Jeanne Grégoire et Gérald Véniard  a bordo del Figaro Banque Populaire affrontano oggi il loro undicesimo giorno di gara. Sull’acqua il morale dell’equipaggio transalpino è ritornato alto, dopo qualche incertezza legata alla rotta da seguire.

Attualmente il duo si trova nelle prime posizioni della regata cercando di effettuare la rotta più diretta verso l’arrivo situato sull’isola di St. Barthélemy nelle piccole Antille.

Energia in barca, l’idrogeno non è più un sogno.

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Fra qualche anno lo vedremo installato su molte imbarcazioni soprattutto su quelle di grandi dimensioni, che già oggi utilizzano dei generatori di corrente. Stiamo parlando del primo generatore ad idrogeno per uso nautico, inventato dall’italianissima Acta Energy .

Questa fiorente azienda toscana specializzata nelle ricerca e produzione di sistemi di energia alternativa ha immesso in commercio questo apparecchio che andrà a sostituire i vecchi generatori elettrici a gasolio.

Speed Dream, il sogno della velocità secondo Murnikov

Speed dream

 

Sembra che la vela negli ultimi anni abbia raggiunto un livello di competitività che mai prima si sarebbe pensato. I francesi con i loro multiscafi hanno certamente conquistato un primato tecnologico tale da sovrastare ogni altro paese.

Lo dimostra il fatto che il record di percorrenza sulle 24 ore appartiene allo skipper Franck Cammas così come il record sul giro del mondo o quello di traversata Atlantica, che è stato raggiunto dall’amico rivale Pascal Bidégorry, che con suo Banque Populaire V ha impiegato poco più di tre giorni per compiere l’impresa velica.

Tavolo da carteggio, questo sconosciuto.

Carteggio
Con l’avvento massiccio dell’elettronica di bordo e dei GPS satellitari, sembra che il tavolo da carteggio sia diventato un pezzo inutile dell’arredamento di una barca da diporto. Praticamente del tutto “estinto” negli arredi delle imbarcazioni a motore, quasi a voler significare che la potenza e la velocità di una barca, con la rotta e la navigazione non c’entrano nulla.

Certo se si è impegnati a sfrecciare a 40 nodi sulle onde, risulterà assai difficile anche tracciare una rotta o fare un punto nautico; se poi di fronte alla timoneria c’è uno schermo multicolore da 15 pollici del GPS, chi ce lo fa fare di stare chinati sulla mappa, con matita, riga e squadretta?

Vela, emergenze: scuffia – sopravento/2

scuffia

Della scuffia sottovento, e di quanto rappresenti un pericolo solo virtuale, abbiamo già detto. Esiste, tuttavia, anche il caso di scuffia – cioè il capovolgimento della barca che fa seguito nella maggior parte dei casi all’azione di una raffica di vento – sopravento, dove per sopravento si intende il lato dell’imbarcazione direttamente colpito dalla folata.

Nellla fattispecie, il metodo migliore per raddrizzare la barca è quello di portare lentamente la prua in direzione del vento stesso. Se si è almeno in due, il movimento ideale è quello secondo cui, mentre il primo spinge la prua nella direzione giusta, il secondo agisce sulla poppa. Il procedimento appena indicato consente di evitare una nuova scuffia nel momento in cui, con lo scafo che si raddrizza e il boma spostato conseguentemente al lato sottovento, avviene il passaggio dellla randa.