Il teak è bello, ma quanto costa?

Coperta in teak o vetroresina

Indubbiamente una coperta rivestita con delle doghe di teak si presenta certamente più elegante di una classica in vetroresina. Questo legno, marino per eccellenza, è capace da solo di trasformare un’insignificante sagoma bianca in una splendida barca, di cui godere la superba bellezza.

Ovviamente, come dice un famoso proverbio: ” non è tutto oro quello che luccica”, sarebbe sufficiente leggere uno dei report sulla deformazione per cambiare idea sull’utilizzo quasi indiscriminato di questo legno, ricavato da un albero che impiega molto tempo per crescere.

Eryd 30 open, divertimento puro

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Le linee slanciate, una superficie bagnata poco estesa in rapporto a quella velica, un rapporto dislocamento / zavorra tra i più alti della categoria fanno dell’Eryd 30 open un vero purosangue tra i day sailer.

Le sue caratteristiche tecniche gli consentono di sfruttare le doti corsaiole dello scafo raggiungendo velocità di punta di tutto rispetto, con accelerazioni che potrebbero emozionare anche il velista più esperto e quello regatante.

Elan 380, l’undici metri da regata

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Linee esaltanti ed aggressive, prestazioni super performanti per questo fast cruiser del cantiere Sloveno. Un’imbarcazione nata e progettata per competere nelle regate,ma che volendo può offrire spazi molto confortevoli e adatti agli amanti delle crociere veloci.

Il progettista Rob Humphreys è riuscito nella difficile coniugazione di realizzare una barca veloce, facile da condurre, ma allo stesso tempo con un’abitabilità degli interni di livello superiore.

Fagioli Group, i “super” trasportatori di barche.

Fagioli Gorup

Molti non sanno che le grandi navi od i mega yacht prima di navigare molte volte deve essere trasportati via terra. In alcuni casi si organizzano i cosiddetti trasporti eccezionali su strada dato che i cantieri molte volte sono distanti dal mare anche centinaia di chilometri.

In atri casi se le dimensioni della nave o super yacht, superano i 60/70 metri, più che un trasporto eccezionale si tratta di un vero lavoro di ingegneria meccanica, considerato che questi mezzi si devono spostare su supporti semoventi appositamente studiati.

Oltre Panamà, e poi? -parte terza-

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Continuiamo la nostra storia sull’attraversamento del canale di Panamà, raccontando le emozioni provate dell’amico Skipper Alex, che si era rivolto a “senor” Pedro per il disbrigo delle pratiche doganali. Alle 08,30  Alex salpò con il suo equipaggio e la barca “Non solo per moda” per la zona di Flat dove dovevano attendere il mitico Pedro.

Pedro arrivò verso le 10,00 e consegnò due cime da 40 metri, ed una mezza dozzina di copertoni di auto ricoperti con sacchi dell’immondizia perché non sporcassero la fiancata della barca ed imbarcò un ragazzo di 20 anni.

Azimut 72 S, linea pura.

Azimut 72 s
Vedendolo al salone di Genova rimasi subito colpito dalla linea molto differente dagli altri Fly tanto che viene anche definito dal cantiere stesso un sunbridge. Le dotazione del Fly, la possibilità di avere un tetto aperto anche nel salone della dinette, rendono questa barca veramente unica rispetto alle concorrenti dirette.

Dunque, un open con Fly e ponte principale chiuso a poppa da una vetrata, che emana una sensazione di luminosità e senso di spazio, dato anche dalle finestre apribili e dal tetto scorrevole. Le rifiniture interne sono quelle tipiche delle barche di lusso: legno di zerbano, pelle, divani in sky, moquette di lana beige. I colori si integrano molto bene con le linee squadrate dell’arredamento conferendo un tipico lusso minimalista.

LikeNew, e la barca torna nuova

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Molti proprietari di barche sanno bene cosa significhi l’invecchiamento precoce del proprio scafo: deterioramento del colore, ingiallimento, formazione di muffe sulla coperta in teak ecc. Anche se a livello strutturale questo ha poco rilievo, a livello estetico ha un grosso impatto, soprattutto su quelle barche che hanno la carena colorata di blu.

Infatti il pigmento colorante che viene aggiunto al gel coat col passare del tempo, a causa dell’azione dei raggi UV e dell’aggressione della salsedine, tende inevitabilmente a sbiadirsi causando un effetto ottico molto sgradevole, anche in considerazione del fatto che questo processo si manifesta, molte volte, dopo solo tre o quattro anni dall’acquisto.

Una società italiana, specializzata nel trattamento delle carene, sta mettendo a punto una serie di prodotti che dovrebbero risolvere i problemi di cura e manutenzione degli scafi. I titolari hanno presentato le loro novità all’ultimo Sea Tec di Massa Carrara.

Salona 44, la nuova ammiraglia dalla Croazia

SALONA 44
La nuova ammiraglia del cantiere Croato fa parte di quella categoria di nuove barche che non hanno seguito la moda del momento rimanendo legata ai canoni tradizionali del design nautico senza eccedere nel perseguire linee di carena troppo spinte verso le competizioni oceaniche.

Un bordo libero contenuto con il baglio massimo centrale e cavallino ben accentuato, mentre la tuga bassa e leggermente squadrata dona quel tocco di modernità rispetto al precedente modello.

IPhone, anche la nautica non può farne a meno

Iphone
L’IPhone è stato certamente l’innovazione più rivoluzionaria nel mondo della telefonia mobile, tanto che anche i dipendenti della rivale Microsoft non ne possono fare a meno. Imitato, copiato e taroccato il telefonino della Apple è di sicuro il più ambito da tutti. Per molti è diventato un vero e proprio compagno di lavoro, svago e divertimento oltre che di comunicazione.

La cosa sorprendente dell’IPhone sono gli sviluppi e le potenzialità che sono state studiate per questo tipo di apparecchio. Sino a pochi anni  fa non era nemmeno immaginabile che tramite il proprio telefono portatile si sarebbero potute compiere operazioni sulla propria barca che prima richiedevano complessi sistemi di domotica.

Canados 76, la “stella polare” di Ostia

Canados 76

A prima vista spiccano immediatamente le grandi finestrature laterali che da poppa si rastremano gradualmente verso prua. Lo stile dell’imbarcazione è decisamente molto moderno ed innovativo con tocchi in stile automobilistico, come le prese d’aria sul profilo del Fly od il roll-bar integrato con la struttura stessa del ponte superiore.

Il Flybridge si prolunga quasi sino a metà barca diventando una vera e propria zona di relax con divani, chaise longue e vari prendisole, oltre ovviamente ad una cucina esterna che funge da supporto con quella sottocoperta. In opzione è possibile ricavare in questa zona un vano dove riporre il tender di servizio.

Come scegliere l’avvolgifiocco

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Ormai presente su quasi tutte le imbarcazioni da crociera l’avvolgifiocco è un accessorio quasi irrinunciabile sia per questioni di comodità sia per il fatto che molti velisti navigano con equipaggio ridotto o addirittura in solitario.

La cosa importante quando si decide di comprare un sistema avvolgifiocco è scontato porre l’attenzione sulla capacità di avvolgere agevolmente il genoa dal pozzetto. Ma come capire quali sono le caratteristiche principali per optare sulla scelta di un determinato sistema oppure su un altro? La risposta non è scontata ed in questo post cercherò di chiarire le principali caratteristiche e potenzialità dei sistemi presenti sul mercato.

Eliche di superficie, le barche “volano”

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Avere un barca a motore non significa sempre poter sfruttare tutta la potenza dei motori installati a bordo. Molte barche hanno caratteristiche particolari con scafi plananti, dove la velocità di punta può essere raggiunta solamente con un particolare assetto.

I sistemi di propulsione con eliche di superficie garantiscono maggiori prestazioni con minori consumi dato che la velocità può essere aumentata, con pari motorizzazione, anche del 15%, mentre la manutenzione si riduce notevolmente.

X-Yacht 50, il “danese” di razza

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Come tutte le barche costruite nel mare del nord anche gli X-Yacht sono barche concepite per chi vuole navigare molto e nel massimo del confort. Questo 15 metri dalle linee eleganti ha una carena molto bilanciata che lo rende molto facile e piacevole da condurre.

La zona prodiera presenta delle sezioni molto filanti con un dritto di prua verticale mentre il baglio massimo è situato a circa ¾ dell’imbarcazione per poi terminare con una poppa aperta dove spicca la doppia timoneria con ruote in carbonio.

Assetto dinamico e statico di una barca, conoscerli serve

Barca Planante
Molti cosiddetti marinai pensano alle barche come a qualsiasi altro mezzo di trasporto e molte volte si comportano proprio come se stessero al “volante” di una super car, piuttosto che al timone di un grosso motoscafo od alla ruota di uno splendido 15 metri a vela.

Soprattutto i grandi motoryacht plananti o semi dislocanti, spinti da potenti motori, risentono maggiormente  delle variazioni dell’assetto durante la navigazione, pertanto è sempre consigliabile comprendere i principi basilari che determinano un assetto ottimale da uno scorretto, onde evitare spiacevoli sorprese.