Azuree 33, mamma li “Turchi”…per fortuna!

Nonostante il nome ricordi vagamente la lingua francofona, il cantiere che produce l’Azurre 33 è ubicato nella terra di Costantinopoli. Questa “piccola grande barca”, coma la definiscono gli stessi progettisti in realtà è l’unico scafo che mi ha veramente sorpreso al Salone nautico di Genova, caratterizzato per lo più poche novità e da barche tutte uguali e senza molte diversità.

Come la splendida Moschea Blu di Instabul, il colore azzurro di questo dieci metri si distingue anche cromaticamente dagli altri scafi di pari categoria e forse con maggiore blasone. Il progetto è frutto della matita di Giovanni Ceccarelli, già autore del fratello maggiore da 40 piedi.

Kaidoz, esercizio di stile ?

Recentemente, scorrazzando per vari siti web di alcuni cantieri, mi sono imbattuto in quello della Kaidoz Yacht. Un cantiere francese che ha fatto dell’innovazione tout court, la sua filosofia principale. 

A vedere alcune foto delle barca i puristi delle linee rimarranno a bocca aperta, vista l’inconsuta forma della “tuga” , sostituita da una struttura mobile.  Sicuramente bisogna essere veramente coraggiosi per poter disegnare e realizzare una barca del genere, soprattutto in un momento come questo, dove il mercato della nautica mondiale è certamente in ribasso.

Marco, la pompa per l’autoclave elettronica

In quasi tutte le barche sulle quali mi sono imbarcato, in questi lunghi anni di vita a bordo, ho sempre trovato problemi con le pompe di sentina e con quelle delle autoclave. A parte qualche cantiere di lignaggio superiore, che usa materiali all’altezza del proprio blasone, la maggior parte dei cantieri si limita ad installare delle pompe di scarsa qualità ed efficienza.

Molti armatori si lasciano influenzare dall’aspetto estetico della propria barca e non controllano mai quello che c’è sotto il pagliolato od il gavone, lasciando che siano i broker a decidere la funzionalità o meno degli impianti installati.

Multi Function Dispaly, la rivoluzione è già qui!


Sino a qualche decennio fa il GPS era una rarità sulle barche da diporto, mentre oggi la sua diffusione ha raggiunto anche i diportisti che navigano su piccole imbarcazioni. I costi dei Chart –plotter o meglio GPS cartografici sono talmente alla portata di tutti che è quasi impossibile navigare senza l’ausilio di tali strumenti.

L’evoluzione dei GPS cartografici è arrivata con l’introduzione dei nuovi sistemi MDF – Multi Function Display –  che unisco le caratteriste dei GPS alla nuova tecnologia in 3D.

V Yacht 37, passione imprenditoriale


Molto spesso le nuove avventure imprenditoriali nel settore della nautica da diporto nascono quasi per caso, grazie soprattutto all’entusiasmo ed alla passione di armatori che a loro volta diventano costruttori.

Nel caso però del cantiere V Yacht la passione non coincide assolutamente con l’improvvisazione dato che questa realtà della cantieristica nostrana nasce da un pool di esperti sia del Big Game che della vela da regata, che hanno messo a frutto la loro esperienza ed hanno creato dei nuovi progetti capaci di confortarsi senza timore con i vari concorrenti.

Tissot Sailing Touch, per chi naviga d’avvero

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Ci sono molti accessori utili in barca ed altri che servono a poco soprattutto se si tratta di navigazione stimata o per sapere una rotta giusta senza continuamente vedere il GPS. Avendo io la passione per gli orologi da polso di recente mi sono comprato un Tissot della serie Touch.

Ovviamente essendo un velista professionista la mia scelta non poteva che cadere sul Sailing Touch, modello creato appositamente dalla maison elvetica per gli appassionati di vela. Basta un semplice tocco e con questo modello ottieni utili informazioni sulla navigazione, sulla rotta e per chi fa regata un utile countdown per non superare prima dello sparo la linea di partenza.

Aqualink View 406 GPS, ed il Beacom non lo perdi più.

Aqualink 406 GPS

Molti sistemi di rilevamento satellitare di emergenza detti anche EPIRB hanno delle caratteristiche tali da essere utilizzati solo in caso di necessita e consentono, ai loro possessori, solo di poter conoscere se lo stato del sistema è ancora efficiente o se invece le batterie devono essere sostituite.

La Acr Electronics ha presentato sul mercato un nuovo sistema di radio Beacom che consente all’utente, tramite un display multi funzione, di poter conoscere le attività operative del beacom, le coordinate nautiche del momento GPS – latitudine e longitudine -, consigli sull’utilizzo, istruzioni sul funzionamento ed informazioni sull’interruzione del segnale e lo stato delle batterie.

Jeanneau Leader 8, il “piccolo” dal grande cuore.

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E’ lo scafo più piccolo della serie creata da Jeanneau per gli amanti degli scafi a motore, ma racchiude in se doti e dotazioni di grande levatura tanto da far concorrenza anche ai modelli concorrenti di classe superiore.

A prima vista le linee paiono filanti e morbide nonostante la soluzione estetica un po’ superata del roll-bar che funge da sostegno al tendalino copri parasole del pozzetto.  Le murate sono all’altezza giusta e sono aggraziate dalla presenza di due finestre basse che portano luce agli interni sottocoperta.

Winch, revisione e collaudo – parte terza –

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In questa terza parte del post dedicato a questa nuova tecnica di revisione e collaudo dei winch, parleremo della possibilità di valutare le condizioni dei vari componenti attraverso un’attente analisi mediante il microscopio stereoscopico.

Dopo avere terminato la fase dei cicli di lavaggio ogni componente è stato sottoposto al controllo analitico mediante un microscopio stereoscopico per metallografie – modello Leica –  ad 80 ingrandimenti, con un potere di risoluzione pari a circa 100/150 micron.

Solemar Oceanic 37, il “falso” gommone.

Solermar Oceanic 37

Sembra che la moda nel mondo della nautica voglia contagiare anche quei settori che da sempre sono un punto di riferimento sia per il mercato del piccolo cabotaggio, che di quello professionale. Per antonomasia il settore dei battelli pneumatici – meglio conosciuti come gommoni – è la spina dorsale del mercato dei natanti.

Dai tempi dei primi Zodiac o Pirelli degli anni settanta, che raggiungevano misure di 4/5 metri, oggi troviamo mostri che possono arrivare sino a 10/11 metri con carena rigida e sovrastrutture in vetro resina che sempre meno assomigliano a dei battelli pneumatici.  In alcuni casi vengono definiti come battelli cabinati che sono tutto fuorchè gommoni.

Absolute 50 Fly, dall’ express cruiser open al flying bridge

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50 Fly, quasi a richiamare un volo lungo 50 metri. Flying bridge griffati Absolute, il cantiere navale che ha fatto il suo esordio nel contesto nautico nel recente passato: era il  settembre 2002 quando la neonata realtà imprenditoriale fece la sua comparsa nel piacentino. Anni di sperimentazioni e specializzazioni, investimenti e scommesse. Con l’idea di concentrarsi in primo luogo sulla costruzione di express cruiser open.

Per la prima volta dagli albori, tuttavia, il cantiere di Podenzano ha deciso di virare di netto e tentare una rotta completamente nuova. Quella, appunto, dei Flying bridge, la cui linea definitiva verrà presentata il prossimo autunno. Alla base del lavoro del gruppo emiliano, una filosofia che tiene conto in maniera imprescindibile dell’impatto ambientale e che volge a soddisfare e appagare il diportista. Il 50 Fly è il primo esemplare attorno al quale poter immaginare quelli in via di definizione: flying bridge che richiama le creazioni Absolute fin dal primo dettaglio tecnico. Anche sull’imbarcazione, infatti, il cantiere ha optato – come accade per tutta la gamma Absolute – sull’installazione dei Volvo Penta IPS per la caratteristica di consumare poco e ridurre al minimo l’impatto nei confronti dell’ambiente. Potente ed economico. Assenza di fumi e scarsa rumorosità.

Antifurto Satellitare Nautico, e la barca non “vola” più

ASN Antifurto

 

Un tempo rubare una barca magari anche di notevoli dimensioni sembrava una cosa incredibile se non addirittura impossibile. Al massimo i vagabondi dei mari potevano  incontrare bande di “pirati” disperati, che tentavano di avvicinarsi alla barca per depredare quelle poche cose che poi potevano essere rivendute per pochi dollari.

Oggi invece non è raro, anche da noi in Italia, sentire di barche che sono sparite nel nulla senza mai più essere state ritrovate dai legittimi proprietari. La cosa poco gradevole, per non dire di peggio, oltre a lasciare un senso di sconforto, provoca certamente un danno.

Barca dell’anno 2010: 717 GT Frauscher (categoria: motore, <30 piedi)

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717 GT Frauscher, a questo punto occorre parlarne. Eccome. Dopo essere stato presentato durante l’ultimo Salone Nautico di Genova, in programma lo scorso ottobre, in concomitanza con la prima apparizione ufficiale del cantiere Frauscher alla manifestazione indetta nel capoluogo ligure, il 717 GT del cantiere austriaco ha infatti ricevuto a Dussuldorf – il contesto, anche qui, quello del Salone Nautico – lo speciale premio di barca Europea dell’anno 2010 riservato alla categoria di imbarcazioni a motore al di sotto dei 30 piedi.   Il 717 GT è figlio di un lavoro congiunto e a più mani che ha visto la partecipazione dello studio di design Arge.atelier; la consulenza determinante, specie nella definizione di particolari e dettagli, dell’italianissimo Cantiere Nautico Feltrinelli; l’inventiva e l’analisi in fase progettuale di Georg Niessen, che ne è il papà. Evidente il rimando ai mitici Twenties: 717 GT Frausche, infatti, richiama alla memoria i Gentlemen Race che hanno scritto pagine indelebili della storia della nautica e che riportano indietro nel tempo fino agli anni ‘20.

Gant Sea, per lo splendore della tua barca

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Arriva dalla Francia una novità che certamente farà felici quegli armatori che amano curare personalmente la propria imbarcazione. Oggi quei proprietari che passano tantissimo tempo impegnati nei lavori di bordo, pulizia, lucidatura e ritocchi vari, potranno utilizzare il Gant Sea.

In sostanza si tratta di uno speciale guanto, molto robusto e adatto sia ai mancini che ai destri, sul quale si possono applicare una serie di accessori quali: pelle di daino, spugna, panno assorbente, panno lucidante, sino alla carta abrasiva per i lavori più impegnativi.