Le barche dei Vip: Renzo Piano su Kirribilli, il “luogo pescoso”

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NOI, CHE SIAMO NATI A GENOVA. A un genovese il mare cresce dentro e Piano, il razionalista, adora il mare. L’architetto italiano più famoso al mondo – leggasi pure uno dei più ammirati su scala planetaria – ha messo radici “professionali” in ogni angolo dell’universo senza per questo mancare all’appuntamento che – basta guardarlo in primo piano su Kirribilli – consente a Renzo Piano di riporre in un cassetto matita e gomma da cancellare.

KIRRIBILLI. Genovese doc, classe 1937, il vincitore del Premio Pritzker (per un architetto, come l’Oscar per l’attore. L’ha vinto nel 1998) costruisce le proprie geometrie tra le onde al timone di Kiribilli, barca a vela di poco più di 18 metri di lunghezza (18.60 m) dal nome tanto misterioso quanto esotico. In realtà, a svelare il significato di Kirribilli ci ha pensato lo stesso architetto: “È un omaggio all’oceano Pacifico nonchè il ricordo di un mio lavoro. In lingua aborigena kirribilli vuol dire luogo pescoso ma è anche il nome del quartiere di Sydney dove ho costruito una torre a forma di vela“. Sessanta piedi di bestione varato alla presenza degli amici più intimi di Piano: Gino Paoli, Antonio Ricci, Beppe Grillo, Oliviero Toscani, Umberto Veronesi. Il progetto congiunto – Renzo Piano & studio Vismara – ha portato alla realizzazione di una barca innovativa: tra gli altri dettagli, la costruzione in sandwich di fibre di vetro e carbonio, la coperta flush-deck e una superficie velica di 197.00 mq. Un marinaio pronto a “portarmi la barca dove voglio“, il piacere immenso di navigare di notte, la voglia matta di competere con le altre imbarcazioni ogni volta che capita di incrociarne una.

Leasing nautico, come i furbi “drogano” il mercato

Leasing Nautico yacht

Negli ultimi decenni l’acquisto di una imbarcazione sia nuova che usata è stato agevolato dal cosiddetto leasing nautico. Nella realtà si tratta nè più nè meno di un acquisto a rate mediante un intermediario finanziario, che diventa il locatore della barca.

Questa formula è stata agevolata anche da  norme fiscali che prevedono una riduzione sensibile dell’IVA sui canoni del noleggio, riducendo di fatto il costo finale per il compratore/armatore.

Mega Yacht, il mercato è in crescita.

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Lo si sa da sempre: quando la crisi finanziaria ed economica si fa più sentire c’è sempre chi guadagna e chi diventa sempre più ricco. E’ una sorta di sistema di “vasi” comunicanti della finanza: quando milioni di persone perdono i loro risparmi altri, pochi ed “avveduti” finanzieri, riescono a mettere a frutto le loro speculazioni incrementando i guadagni già milionari.

Tutta questa nuova ricchezza fa sì che il mercato del lusso non sia quasi mai in crisi e pertanto anche il settore dei mega-yacht – navi da oltre 30 metri – lusso per eccellenza, è sempre più in fermento e ricco di soddisfazioni soprattutto per i cantieri italiani.

Ferretti 881, la dimensione della classe superiore

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In Ferretti 881 presenta la novità del ponte dedicato esclusivamente alla cabina di pilotaggio senza mai dover attraversare le zone predisposte per gli ospiti e quelle dell’equipaggio. Questa soluzione è stata creata appositamente per chi deve destinare questa imbarcazione ai servizi charter.

Il progetto è frutto della ormai consolidata collaborazione dello studio Zucconi International Project e la divisione Engineering del gruppo Ferretti. Salendo a bordo di questo gioiello della casa Piemontese, si nota subito la poppa aperta che ospita un tavolo per otto persone ed un mobile bar.  

X-Yacht 50, il “danese” di razza

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Come tutte le barche costruite nel mare del nord anche gli X-Yacht sono barche concepite per chi vuole navigare molto e nel massimo del confort. Questo 15 metri dalle linee eleganti ha una carena molto bilanciata che lo rende molto facile e piacevole da condurre.

La zona prodiera presenta delle sezioni molto filanti con un dritto di prua verticale mentre il baglio massimo è situato a circa ¾ dell’imbarcazione per poi terminare con una poppa aperta dove spicca la doppia timoneria con ruote in carbonio.

Baia One Hundred, il Fly con l’anima

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La bellezza del corpo certe volte nasconde la vera anima di un’imbarcazione, così come lo stile innovativo e moderno del Baia One Hundred cela una barca dai contenuti e dalle prestazioni entusiasmanti, soprattutto se si considera di trovarsi di fronte ad una barca di oltre 30 metri.

Le ampie vetrate a vista rendono la zona pranzo un corpo unico con lo spazio esterno quasi a riprendere lo stile delle verande inglesi che si affacciano sui giardini delle ville vittoriane.

Mastiff, quando un rimorchiatore diventa un “gioiello del mare”

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Ho sempre considerato le navi in disarmo o abbandonate come un vero e proprio insulto alla memoria di chi su qui ponti o coperte ha trascorso parecchi momenti della propria vita.

Se poi si tratta di navi che hanno una storia propria  o che rappresentano un momento od un periodo importante della nostra vita passata, allora oltre all’insulto vi è anche lo scempio di perdere un cimelio unico e raro.

Abacus 86, dalla Sicilia non solo agrumi

Abacus 86

La Sicilia è una terra nobile patria di artisti, letterati e scienziati che nei secoli hanno reso celebre in tutto il mondo la terra di Trinacria. Nonostante tutti i problemi inerenti allo sviluppo dell’isola di Pirandello, nei decenni molte realtà imprenditoriali si sono sviluppate.

Nel settore della nautica da diporto molti cantieri siciliani  si sono imposti per capacità produttive, innovazione e ricerca del design. Tra questi certamente l’Abacus Marine di Giammoro – ME- può vantare barche di gran prestigio e notorietà internazionale.

Ferretti 740, lusso italiano a spasso in mezzo al mare

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Motoryacht in grado di coniugare eleganza e comfort in un colpo: la nuova creazione di Ferretti Yacht è Ferretti 740 ed è stata presentata nel corso dello scorso Salone di Ginevra. Progetto a quattro meni tra lo studio Zuccon International Project e l’Advanced Yacht Tecnology del gruppo Ferretti, il lusso e l’abitabilità di Ferretti 740 non vanno nè a compromettere nè a danneggiare l’efficacia delle prestazioni: modello evolutivo del Ferretti 731, il motoryacht griffato dal marchio si compone di tutta la dotazione tipica di chi deve e vuole convincere gli amanti del modello. Due motori MAN 1360 oppure – su richiesta – due MAN 1550: entrambe le motorizzazioni spingono l’imbarcazione ad una velocità massima di oltre 30 nodi.

Nello spoiler di poppa, una panca con movimento elettroidraulico; il flying bridge è caratterizzato dal posizionamento della plancia di comando in posizione più arretrata al fine di garantire una visuale di navigazione e manovra più ampia.Imbarcazione dal carattere deciso, per un Armatore che desidera interni spaziosi caratterizzati da un design&decor in cui predominano toni caldi e materiali di pregio, grandi zone dedicate al sole ed innovative soluzioni. Decor contemporaneo, entertainment e domotica per ogni esigenza tecnologica, open view del quartiere armatoriale, nuove finestrature nelle cabine ospiti e lunghe vetrate sul main deck.

Brenta 42, il day cruiser di “classe”

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Il nuovo Brenta 42, progettato da Luca Brenta si presenta come un elegante day cruiser studiato per far divertire i suoi proprietari durante le uscite giornaliere. La semplicità delle linee d’acqua ed il confort di bordo sono segni distintivi del  piccolo cantiere B-yachts che da sempre è leader nel settore del daysailer.

Dal precedente modello di 38 piedi ha ereditato  la filosofia e l’impostazione di fondo: coperta molto accogliente, anche se con arredamenti minimalisti, piano velico molto generoso e performante di oltre 100 mq quadri.

Le barche dei Vip: Berlusconi, il Suegno di Pier Silvio

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Berlusconi, nome proprio ma anche – concedendoci un vezzo – sostantivo comune che potrebbe di per sè indicare ricchezza, potere, lusso. Stavolta prendiamo in dote il cognome più cliccato d’Italia per farvi mostra di una delle chiccherie che fanno capo alla famiglia di Arcore ma non al Presidente del Consiglio in prima persona. La vita marina non poteva non attrarre il nucleo che gravita intorno a papà Silvio, anche per i trascorsi dello stesso quale intrattenitore e cantante su navi da crociera (una vita fa, indubbio…): indi per cui, Pier Silvio ha provveduto con prontezza a conservare integro il legame indissolubile che lega i Berlusconi al mare. Eccola: è Suegno, imbarcazione di 30 metri con 5 cabine (o diciamo suite???) a disposizione. Lo yacht, un due motori MTU da 2400 cavalli, è costato al vicepresidente del gruppo Mediaset nonchè Presidente e amministratore delegato di RTI la bellezza di 10 milioni di euro. Un nido d’amore, non c’è che dire, per l’oramai quarantenne figlio di cotanto padre e Silvia Toffanin, storica compagna del rampollo e attualmente in dolce attesa. Ve ne mostriamo alcune immagini con la consapevolezza che molti di noi (mi ci metto anch’io, altrochè) una roba del genere – dal vivo – non la calcheranno purtroppo mai.

Le barche dei Vip: Roberto Cavalli naviga su Baglietto RC

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Per i vip, terraferma e mare sono “casa” nella stessa identica maniera. Prova ne è il fatto che la maggior parte dei personaggi famosi possiede una o più imbarcazioni da vivere tale e quale al domicilio di riferimento. Il lusso non manca di certo, come non c’è da dubitare del fatto che metrature e sfarzo si faranno notare eccome! Barche e yacht da capogiro che cercheremo di scoprire insieme. Onda su onda. Lustratevi gli occhi perchè è il caso di dire che ne vedremo delle belle! Si parte con Roberto Cavalli, stilista toscano classe 190 e fondatore dell’omonima maison. Il fiorentino naviga su Baglietto RC, un bestione di 41 metri di lunghezza con tanto di interni animalier e colorazione blu che varia tonalità al variare della luce. Realizzato in alluminio, lo yacht – spinto da 2 motori MTU da 3.775 Hp ciascuno – raggiunge i 37 nodi di velocità. Qualche immagine? Come no, basta un salto!

Dehler 60, lancia la sfida ai Maxi Yacht

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Il nuovo Dehler 60, varato due anni or sono, nasceva da una idea precisa:

“ competere e vincere nelle regate di categoria e rivaleggiare sul mercato con i diretti concorrenti, quali X-yacht, Grand Soleil e Swan”,

come spiegava il presidente del cantiere tedesco Van den Berg, in un’intervista del 2009.

L’ambizione certo non manca al vulcanico presidente che già aveva messo a segno, tra i suoi trofei,  l’acquisizione del cantiere Belga Etap, così da far diventare la Dehler uno tra i primi produttori europei di barche a vela e da diporto.

Sciallino Gemy, l’eredità dei maestri d’ascia

Sciallino Gemy

Il fondatore Mario Sciallino aveva imparato la difficile arte di costruire le barche in legno dai maestri d’ascia del cantiere Patrone, dove si costruivano gozzi, dinghy e, durante la guerra, i MAS per il cantiere Baglietto.

Ai tempi si lavorava il legno massello perché il compensato marino non si era ancora imposto nella Liguria pre-bellica. Oggi le tecniche sono cambiate ed il legno ormai ha lasciato il posto alla più economica vetroresina, cosìda poter competere con il mercato sempre più aggressivo ed industrializzato.