Bellagio 26, il “runabout” del Lario

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Nato dalla collaborazione dei cantieri Colombo e lo studio di design Nuvolari-Lenard, il nuovo Bellagio 26 racchiude in sé uno spirito di fascino retrò con lo sviluppo tecnologico ed innovativo del terzo millennio.

A vederlo in acqua la mente corre agli anni d’oro nei quali i gioielli prodotti nei laghi Lombardi erano apprezzati ed ambiti in tutto il mondo. Allo stesso modo questo nuovo 26 piedi esprime nelle sue linee moderne tutta la tradizione del cantiere lariano grazie anche alla sapiente unione delle essenze di mogano e teak, utilizzate per le rifiniture di ponte e trincarino, con le tonalità crema metalizzato delle murate, il cui contrasto abbellisce notevolmente lo scafo.

Leonard 72, la “Pantera” dei mari

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A vedere la sua livrea completamente black sembra proprio una “Pantera” dei mari, questo nuovo scafo da 72 piedi di lunghezza, del cantiere Leonard di Rovigo che solo dal 2001 ha iniziato la produzione di motor yacht di lusso.

Questo progetto si caratterizza per molteplici soluzioni tecnologiche di ultima generazione creando un connubio molto riuscito tra modernità, eleganza e sportività. La cosa interessante di questo progetto è il coinvolgimento del futuro armatore già nella fase progettuale, così da poterlo coinvolgere nella scelta degli allestimenti interni e degli ambienti di bordo. 

Myba Charter Show 2010: Genova è un di…porto di mare

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Se il vostro sogno è quello di avere una barchetta con cui andare a pescare oppure viaggiare per piccole distanze con la vostra famiglia, allora questa non è la rassegna a cui dovete partecipare. Al Myba (Mediterranean Yacht Brokers Association) Charter Show di Genova, infatti, prenderà parte il meglio del meglio per tutto quello che riguarda navi da diporto dai 25 ai 60 metri, con tutti gli annessi e connessi (lussuosi) del caso.

L’associazione che dà il nome alla kermesse nasce nel 1984 con l’intento di promuovere uno standard di professionalità ed etica del settore nautico in tutto il Mediterraneo. Adesso tutte le attenzioni sono però concentrate sull’upper class della nautica, in una rassegna che vedrà, oltre all’esposizione di numerosi modelli da vedere e provare, anche degli appositi seminari, tornei di golf e, ça va sans dire, party esclusivi riservati agli operatori del settore.

Calafuria, le signore dei mari

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Sempre restando fedele ai canoni classici, più che a seguire le linee futuriste della barche che amano farsi vedere, Calafuria  continua dal 1962 a costruire barche belle, semplici, solide e capaci di navigare in ogni situazione.

Esternamente si presentano sempre con un pulpito poppiero  molto pronunciato, robusti tienti bene Fly imponente ed andamento della tuga sinuoso quasi a voler riprendere le onde del mare.

Ferretti al China International Boat Show con 4 nuovi dealer

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Il made in Italy che sbarca in Asia ha anche le fattezze di motor yachts di lusso e la griffe di Ferretti. Da domani 8 e fino all’11 aprile, infatti, uno dei marchi leader nella costruzione di imbarcazioni di prestigio approda in Cina per la 15esima edizione dell’International Boat Show, ovvero l’evento nautico per eccellenza del continente asiatico.

Uno stand interamente dedicato ai prodotti Ferretti nel corso del quale verranno presentati 4 nuovi dealer con l’esclusivo compito di fare breccia nel cuore degli orientali. A rendere nota la notizia è lo stesso gruppo Ferretti che, per bocca dell’Amministratore Delegato Salvatore Basile, introduce i nuovi operatori:

SLY 42, la forza della semplicità

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Disegnato dallo staff dello studio Lostuzzi riprende le linee innovative già viste nel modello precedente del cantiere, senza considerare i regolamenti di stazza che impongono assurde impostazioni progettuali.

Nasce così una barca molto elegante, molto bilanciata, ben proporzionata ed in grado di offrire prestazioni entusiasmanti in tutte le andature e condizioni di vento. La semplicità del progetto si traduce in linee di carena con opera viva abbastanza stretta con murate leggermente svasate, mentre il baglio massimo è posto appena dopo la mezzaria dello scafo verso poppa. La tuga,  molto bassa e rastremata verso prua, si integra perfettamente con la coperta semplice e sgombra da ogni manovra. Molto elegante la falchetta in legno che si riduce di dimensioni man mano che scende verso poppa.

Franchini 63 Sport, il pesarese “volante”

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La versione sportiva del Franchini 63 offre certamente emozioni superiori, all’altezza delle smanettate di gas che l’idolo della Moto GP Vale Rossi, riesce a trasmettere ai suoi fans in tutti i circuiti del mondo.

A Pesaro certamente in materia di prestazioni e velocità la sanno lunga e pertanto la nuova filosofia costruttiva del cantiere Franchini è quella di affiancare ad ogni barca una versione sport che possa competere con gli altri concorrenti. Questo nuovo fast cruiser di 20 metri si caratterizza per delle linee molto eleganti con una tuga molto bassa che si raccorda in modo armonioso con la coperta, volutamente piatta e priva di orpelli inutili.

Alessandro Vismara, il “sarto” della nautica da diporto.

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Nella sua Viareggio, Alessandro Vismara ha da sempre il suo “atelier”di barche su misura. Sì perché parlare di cantiere nautico è certamente riduttivo dato che qui, il futuro armatore, si sente proprio come dal suo sarto preferito.

Non credo che al mondo esista un’azienda natica così concepita. Un vero è proprio laboratorio dove il neo proprietario si sente parte integrante del progetto della sua barca. Come la tradizione dei vecchi maestri d’ascia tutto viene discusso e concordato con l’armatore, dal progetto, allo stampo, dai materiali, agli accessori, nulla è lasciato allo standard o peggio al caso.  Ogni richiesta viene discussa, valutata e poi realizzata.

Il teak è bello, ma quanto costa?

Coperta in teak o vetroresina

Indubbiamente una coperta rivestita con delle doghe di teak si presenta certamente più elegante di una classica in vetroresina. Questo legno, marino per eccellenza, è capace da solo di trasformare un’insignificante sagoma bianca in una splendida barca, di cui godere la superba bellezza.

Ovviamente, come dice un famoso proverbio: ” non è tutto oro quello che luccica”, sarebbe sufficiente leggere uno dei report sulla deformazione per cambiare idea sull’utilizzo quasi indiscriminato di questo legno, ricavato da un albero che impiega molto tempo per crescere.

Nauticshow 2010, salone internazionale della nautica di Jesolo

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Da Luxury & Yachts a Nauticshow. Il denominatore comune? Lui, Luciano Coin, capace di passare in quattr’e quattr’otto dall’ottavo salone del lusso alla dodicesima edizione del salone internazionale della nautica. Altro fattore di comunanza? Per traslazone, il lusso. Non cambia la regione (sempre lì, l’orientale Veneto) ma differisce la località geografica di riferimento – a Verona il primo, a Jesolo il secondo – ma non viene meno il leif motiv che ruota attorno a entrambe le manifestazioni.

Eccellenza tutta italiana, in un appuntamento che riesce a garantire al Made in Italy il giusto riconoscimento. E, aggiungiamo noi, evento di importanza strategica in un periodo – quale è quello attuale – di profonda crisi anche nel comparto nautico (tanto nella cantieristica quanto nell’indotto). Nella circostanza, due week end nei quali assaporare nautica: 10-11 aprile e 17-18 aprile.

Eryd 30 open, divertimento puro

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Le linee slanciate, una superficie bagnata poco estesa in rapporto a quella velica, un rapporto dislocamento / zavorra tra i più alti della categoria fanno dell’Eryd 30 open un vero purosangue tra i day sailer.

Le sue caratteristiche tecniche gli consentono di sfruttare le doti corsaiole dello scafo raggiungendo velocità di punta di tutto rispetto, con accelerazioni che potrebbero emozionare anche il velista più esperto e quello regatante.

Swan 42, non solo per i soci del NYYC

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Quando i soci dello New York Yacht Club decisero di avere un monotipo per poter regalare nelle competizioni inshore, si rivolsero al cantiere finlandese Nautor già autore di prestigiose barche realizzate sia in serie che per i clienti custom.

Questa barca concepita per regatare come monotipo si è poi rilevata anche molto competitiva nelle regate d’altura a tempi compensati. Se poi si considera che il progetto si è sviluppato anche con riguardo agli interni molto confortevoli, abitabili con tre cabine doppie, ecco allora che ci si ritrova con un fast-cruiser di razza molto bello, divertente e soprattutto veloce.

Clarena 2, Ferretti & Cnr: Top Hundred Mega Yacht Annual List 2010

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Se lo dice Boat International… Una delle testate più prestigiose e autorevoli in tema di luxury yacht ha appena diffuso la Top Hundred Mega Yacht Annual List 2010, ovvero l’elenco dei 100 superyacht che meritano di stare al centro delle attenzioni di appassionati, curiosi, sognatori e navigati.

Considerato uno dei riferimenti imprescindibili del settore, Boat International ha griffato di bianco, rosso e verde la propria graduatoria, inserendo tra i migliori esemplari dell’anno in corso anche “Clarena 2“, yacht griffato Ferretti con varo avvenuto lo scorso settembre  ed effettuato dal Crn di Ancona, ovvero uno dei cantieri (fondato ad Ancona nel 1963, dal 1999 è parte integrante del gruppo Ferretti) più noti tra i principali produttori mondiali di yachts di lusso in acciaio, alluminio e materiale composito.

Canados 76, la “stella polare” di Ostia

Canados 76

A prima vista spiccano immediatamente le grandi finestrature laterali che da poppa si rastremano gradualmente verso prua. Lo stile dell’imbarcazione è decisamente molto moderno ed innovativo con tocchi in stile automobilistico, come le prese d’aria sul profilo del Fly od il roll-bar integrato con la struttura stessa del ponte superiore.

Il Flybridge si prolunga quasi sino a metà barca diventando una vera e propria zona di relax con divani, chaise longue e vari prendisole, oltre ovviamente ad una cucina esterna che funge da supporto con quella sottocoperta. In opzione è possibile ricavare in questa zona un vano dove riporre il tender di servizio.