Batterie al litio, l’innovazione accende la tua barca

Batteria a ioni di litio 2

Già da qualche tempo sul mercato degli accessori per la nautica da diporto, si possono trovare delle batterie agli ioni di litio in sostituzione delle vecchie al piombo ed acido o nei modelli senza manutenzione al “Gel” o “Amg” stagne.

Per concetto di funzionamento e sviluppo le batterie al litio sono del tutto simili a quelle di un comunissimo cellulare che ognuno di noi possiede, ovviamente le dimensioni e l’amperaggio sono differenti dato che quelle per barca devono avere una notevole potenza visto che sono l’anima del sistema elettrico di ogni imbarcazione.

Elios e storie tese dei pannelli solari

BARCA CON APNNELLO SOLARE

Produrre energia elettrica dal sole non è certo una scoperta recente ma sino ad ora installare dei pannelli fotovoltaici sulle barche non è stato semplice, né tanto meno conveniente. Paradossalmente anche sui mega yacht, da decine di milioni di euro, dove si può trovare ogni tipo di accessorio o gadget per il confort di bordo, di pannelli solari non se ne vedono molti e non certo per questione di costi.

I designer di barche non li amano perché sono “antiestetici” e di difficile collocazione a bordo, i cantieri non li offrono quasi mai tra gli optionals perché costosi e gli armatori non sanno che farsene di “energia pulita” e preferiscono risparmiare.

Spinnaker, consigli per l’uso

spinnakerLo Spinnaker era in origine una vela studiata per le regate ed il suo modo d’impiego rimane legato alla sua primordiale vocazione. Vela aristocratica, essa non si affida a manovre accessorie e non sopporta d’aspettare, tanto che deve essere issata subito pena la ribellione della “caramella”.

I detrattori la definiscono capricciosa ed ostica, ma in realtà ha solo manie di “grandezza” e non ammette mezze misure. Molto sensibile, sviene facilmente alle grandi emozioni dei suoi spasimanti. Le sue regolazioni durante la navigazione sono molto difficili e soprattutto nelle virate di poppa vengono costantemente analizzate.

Il vostro motore “beve” troppo?

motore entrobordo

In Italia, con il prezzo dei carburanti alla pompa tra i più alti del mondo, quando si compra una barca a motore una delle prime domande che si pone al venditore è: ma quanto consumano questi motori?

Nella stragrande maggioranza dei casi l’abile e scaltro broker o concessionario vi risponderà in maniera convincente od evasiva a seconda dell’esperienza nautica che avete dimostrato, nelle vostre esternazioni in fase di trattativa, e con frasi del tipo: Questi motori vanno a gasolio” (come se al distributore lo regalassero) o peggio: “ Certo è un motore a benzina ma è  4 tempi, quindi consuma meno di una Panda”

Osmosi, meglio prevenire che curare

Osmosi

Da quando il mondo della cantieristica navale scoprì, verso la fine della metà dello scorso secolo, l’uso della vetroresina come materia prima per la realizzazione di imbarcazioni , dato il basso costo e la facilità d’impiego dei polimeri di nuova generazione, sia termoplastici che termoindurenti,  iniziò la diffusione di massa della nautica da diporto,  prima relegata quasi esclusivamente ad una ristretta cerchia di gentleman del mare, per lo più appartenenti all’alta borghesia o addirittura alla nobiltà.

Dopo circa venti anni dalla prima barca costruita in “plastica”, si cominciò a scoprire che la vetroresina presentava, dopo molti anni di permanenza in acqua, un difetto mai osservato prima: l’osmosi.

Bow Thruster, un accessorio inutile?

elica di prua modello btp 140

Molti navigatori e velisti mi chiedono spesso consigli sulla utilità di possedere o meno un “Bow Thruster”, (meglio conosciuta come elica di prua) sulla propria imbarcazione. Ormeggiare barche di stazza e dimensioni notevoli in porti o marine che hanno magari spazi angusti non è certo un’operazione facile anche per i “manici” del timone, soprattutto quando ci sono condizioni meteo difficili se non proibitive.

Per facilitare le delicate operazioni d’ingresso e d’attracco in banchina, oggi sono disponibili sul mercato questi tipi di dispositivi, costituiti da un piccolo motore elettrico abbinato ad una o due eliche controrotanti, manovrabili per mezzo di comandi remoti, generalmente posizionati nei pressi della timoneria,  che vengono installati in appositi tunnel dello scafo, permettendo la traslazione della barca rispettivamente sia a babordo che a tribordo (sinistra e destra ndr).

La licenza nautica

patentenautica

Per condurre le imbarcazioni a vela o a motore in piena autonomia, senza avere la necessità di affidarsi ad uno skipper professionista, è necessario conseguire la patente nautica. In base alla normativa vigente, esistono diverse tipologie di patente nautica, a seconda della tipologia di imbarcazione che si intende pilotare: barche a vela, barche a motore (in base alla potenza espressa in KW) e barche a vela con motore ausiliario.

La patente nautica abilita alla conduzione delle imbarcazioni in mare per la navigazione ad una distanza di oltre 6 miglia dalla costa. Viene rilasciata, dopo avere sostenuto un apposito esame teorico-pratico, a coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età per le barche dotate sia di vela che di motore; a coloro che abbiano almeno sedici anni per le imbarcazioni a vela di piccole dimensioni.