Carena sporca, velocità penalizzata.

Carena Pulita
Una carena sporca e piena di incrostazioni può risultare molto penalizzante non solo per coloro i quali devono affrontare delle regate veliche, ma anche per chi vuole farsi una crociera con tutta la famiglia.

Se consideriamo poi che i denti di cane e le altre forme di microrganismi, che intaccano l’opera viva, possono far perdere di efficienza lo scafo sino al 20/ 25 % capite bene che il problema non è solo di natura estetica.

Genoa, meglio quello piccolo?

Genova Grande

Sono in molti a pensare che avere un armo velico con un genoa a ridotta sovrapposizione dia maggiori vantaggi che averne uno grande. Da quando è stato installato, quasi di serie, sulle barche da crociera il sistema di avvolgimento sullo strallo del genoa, l’uso delle differenti vele è stato quasi del tutto eliminato.

In nome dell’easy sailing si è sacrificato un principio fondamentale dell’andare a vela: la possibilità di variare le vele in funzione del vento e dell’andatura. Questo ha comportato una scelta a favore delle vele di prua con ampia sovrapposizione, che in certi casi raggiunge il 150%. Per ampia sovrapposizione s’intende una vela di prua che copre la randa oltrepassando la linea dell’albero maestro, così da estendere la sua superficie oltre questo limite.

I posti barca aumentano, ma i prezzi non scendono.

Posti barca

Dopo che l’agenzia delle entrate ha ribadito l’imponibilità ai fini dell’IVA del posto barca, nonostante la pronuncia delle Corte di Cassazione che affermava il contrario, rimane invariato il problema di ogni neo armatore: trovare un posto barca a prezzi competitivi.

Certamente negli ultimi anni sono state realizzate numerose marine sia in mare Adriatico che nel Tirreno così da aumentare l’offerta di ormeggi, ma senza che questo abbia comportato una diminuzione dei canoni di affitto del posto parca. Se poi guardiamo i posti disponibili nell’Italia del sud, beh la situazione resta ancora molto difficile, soprattutto se rapportata ad altre realtà concorrenti come la Grecia, Tunisia e Turchia, dove la ricettività è molto superire ed i prezzi sono assai inferiori.

Cime, scotte, drizze, quali scegliere?

Cime e drizze
In ambito nautico vi sono centinaia di tipologie di cime, scotte e drizze, realizzate ognuna con fibre differenti e ricoperte con varie calze di materiali diversi. La produzione è quasi sempre concentrata per usi diversi dove la capacità di sopportare carichi differenti è fondamentale.

A seconda della tipologia di barca che si possiede sarà necessario predisporre le manovre correnti con cime, scotte e drizze adatte all’uso dato che scegliere cime non adatte comporta quanto meno una spesa inutile se non peggio, come pericoli di rotture se queste risultano sottodimensionate.

Crocette aquartierate, pregi e difetti

Crocette albero
Sulle barche a vela di recente costruzione si utilizzano accorgimenti tecnici per diminuire e semplificare le manovre. Non per niente oggi si parla di easy sailing, in considerazione del fatto che la maggior parte delle manovre di una barca sono eseguibili comodamente da una sola persona.

In tal senso l’uso sempre più diffuso di avere armi velici con alberi che montano delle crocette – bracci metallici in cui passano le sartie –  aquartierate, avvantaggia notevolmente le manovre in virata dato che questo sistema evita di dover utilizzare le sartie volanti e lo stralletto di prua.

Eryd 30 open, divertimento puro

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Le linee slanciate, una superficie bagnata poco estesa in rapporto a quella velica, un rapporto dislocamento / zavorra tra i più alti della categoria fanno dell’Eryd 30 open un vero purosangue tra i day sailer.

Le sue caratteristiche tecniche gli consentono di sfruttare le doti corsaiole dello scafo raggiungendo velocità di punta di tutto rispetto, con accelerazioni che potrebbero emozionare anche il velista più esperto e quello regatante.

Oltre Panamà, e poi? -parte terza-

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Continuiamo la nostra storia sull’attraversamento del canale di Panamà, raccontando le emozioni provate dell’amico Skipper Alex, che si era rivolto a “senor” Pedro per il disbrigo delle pratiche doganali. Alle 08,30  Alex salpò con il suo equipaggio e la barca “Non solo per moda” per la zona di Flat dove dovevano attendere il mitico Pedro.

Pedro arrivò verso le 10,00 e consegnò due cime da 40 metri, ed una mezza dozzina di copertoni di auto ricoperti con sacchi dell’immondizia perché non sporcassero la fiancata della barca ed imbarcò un ragazzo di 20 anni.

Barca incagliata, consigli per liberarsi

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Navigando in bassi fondali o entrando in approdi che sono soggetti a variazioni di fondale a causa dell’insabbiamento, può capitare, prima o poi, di finire a “scogli” o rimanere bloccati con la barca. Molto spesso l’urto con il fondo non comporta danni gravi allo scafo e con alcune manovre è possibile liberarsi senza neanche chiedere l’aiuto dei mezzi di soccorso.

In primo luogo occorre distinguere tra l’incaglio e l’arenamento, dato che vi sono tecniche diverse da porre in atto per sottrarsi dalla morsa del fondale. Nel primo caso, decisamente più pericoloso, l’incaglio avviene tra rocce o scogli, nel secondo è molto più progressivo  meno traumatico anche per l’equipaggio dato che la barca rallenta in modo più delicato.

LikeNew, e la barca torna nuova

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Molti proprietari di barche sanno bene cosa significhi l’invecchiamento precoce del proprio scafo: deterioramento del colore, ingiallimento, formazione di muffe sulla coperta in teak ecc. Anche se a livello strutturale questo ha poco rilievo, a livello estetico ha un grosso impatto, soprattutto su quelle barche che hanno la carena colorata di blu.

Infatti il pigmento colorante che viene aggiunto al gel coat col passare del tempo, a causa dell’azione dei raggi UV e dell’aggressione della salsedine, tende inevitabilmente a sbiadirsi causando un effetto ottico molto sgradevole, anche in considerazione del fatto che questo processo si manifesta, molte volte, dopo solo tre o quattro anni dall’acquisto.

Una società italiana, specializzata nel trattamento delle carene, sta mettendo a punto una serie di prodotti che dovrebbero risolvere i problemi di cura e manutenzione degli scafi. I titolari hanno presentato le loro novità all’ultimo Sea Tec di Massa Carrara.

Il Dizionario della Nautica, in edicola con il Giornale della Vela

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Chi va per mare sa bene cosa significa conoscere i termini marinareschi che normalmente vengono usati a bordo. I neofiti o i marinai della domenica, invece molto spesso non conoscono l’uso di questi vocaboli e pertanto molte volte, sulle banchine dei porti, si sentono termini del tutto fuori luogo. La più classica è quella di usare il termine corda al posto di cime, o scotta.

Fortunatamente il noto mensile specializzato in nautica – il Giornale della Vela – pubblica il nuovo Dizionario Enciclopedico della Nautica. Per la prima volta in Italia viene realizzata un’opera che consentirà anche ai profani di conoscere e soprattutto comprendere, il significato di certi termini quali: madiere, capo di banda, landa, paterazzo, agugliotto, ecc. per citarne solo alcuni tra i più comuni e difficili da comprendere.

IPhone, anche la nautica non può farne a meno

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L’IPhone è stato certamente l’innovazione più rivoluzionaria nel mondo della telefonia mobile, tanto che anche i dipendenti della rivale Microsoft non ne possono fare a meno. Imitato, copiato e taroccato il telefonino della Apple è di sicuro il più ambito da tutti. Per molti è diventato un vero e proprio compagno di lavoro, svago e divertimento oltre che di comunicazione.

La cosa sorprendente dell’IPhone sono gli sviluppi e le potenzialità che sono state studiate per questo tipo di apparecchio. Sino a pochi anni  fa non era nemmeno immaginabile che tramite il proprio telefono portatile si sarebbero potute compiere operazioni sulla propria barca che prima richiedevano complessi sistemi di domotica.

Come scegliere l’avvolgifiocco

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Ormai presente su quasi tutte le imbarcazioni da crociera l’avvolgifiocco è un accessorio quasi irrinunciabile sia per questioni di comodità sia per il fatto che molti velisti navigano con equipaggio ridotto o addirittura in solitario.

La cosa importante quando si decide di comprare un sistema avvolgifiocco è scontato porre l’attenzione sulla capacità di avvolgere agevolmente il genoa dal pozzetto. Ma come capire quali sono le caratteristiche principali per optare sulla scelta di un determinato sistema oppure su un altro? La risposta non è scontata ed in questo post cercherò di chiarire le principali caratteristiche e potenzialità dei sistemi presenti sul mercato.

Eliche di superficie, le barche “volano”

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Avere un barca a motore non significa sempre poter sfruttare tutta la potenza dei motori installati a bordo. Molte barche hanno caratteristiche particolari con scafi plananti, dove la velocità di punta può essere raggiunta solamente con un particolare assetto.

I sistemi di propulsione con eliche di superficie garantiscono maggiori prestazioni con minori consumi dato che la velocità può essere aumentata, con pari motorizzazione, anche del 15%, mentre la manutenzione si riduce notevolmente.

Oltre Panama’, e poi ? -parte seconda-

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In questa seconda parte del mio post parlerò delle avventure o meglio disavventure, capitate ad alcuni amici skipper durante le fasi di passaggio del canale di Panamà.

Quando si entra in un paese straniero con un’imbarcazione si devono effettuare tutte le pratiche doganali di ingresso sia per l’equipaggio, che per l’imbarcazione.