Baia One 43, design e lusso corrono veloci

Baia one 43

Si sà, la Campania è una regione dalle mille risorse e dalle mille sfaccettature, dove spiccano però delle eccellenze di tutto rispetto, quasi a ricordarci che sotto il Vesuvio c’è sempre qualcuno, che grazie alle proprie capacità, riesce ad emergere dall’anonimato omologante.

I cantieri di Baia, che prendono il nome dalla omonima città , rappresentano certamente una testimonianza della capacità e della creatività tipicamente partenopea.

Atlantis 35, la piccola dal grande spazio

Atlantis 35
A vedere il cantiere, immerso nel verde delle colline piacentine, nessuno potrebbe mai pensare che lì si possono produrre scafi e barche di pregio. La zona di Gropparello – comune dove c’è la sede – non ha certo vocazione di cantieristica navale, ma piuttosto di produzione vitivinicola od artigianale.

Nella realtà il marchio storico della Gobbi, divenuto negli anni un brand di Azimut con marchio Atlantis, è da decenni che opera e produce motoscafi nella provincia di Piacenza, con risultati di tutto rispetto e  scafi esportati in tutto il mondo.

Imago 48, per chi vuole correre con un “Mago”

Imago 48

L’Imago 48 è la seconda barca prodotta dal cantiere di Giolmarine dopo il varo del più piccolo della gamma da 32 piedi. La linea rimane la stessa, visto che la firma del progetto è di Gianfranco De Casa, già noto per aver disegnato altri modelli del brand veneto.

Lo scafo, dalla forma classica ed abbastanza squadrata, è caratterizzato da una coperta molto pulita e sgombra da ogni orpello, tanto da eliminare persino le battagliole ed il tientibene, dove spicca un unico passo d’uomo che serve per illuminare la cabina armatoriale.

Minicat, quando il catamarano è da passeggio

minicat-3Avete un’irrefrenabile voglia di vela, di mare, di sport acquatici, ma avete a stento la patente B? Non preoccupatevi, da oggi esiste una soluzione – non proprio economica, ma quasi – per voi.

Si chiama Minicat, ed è un piccolo catamarano da passeggio – nel senso che lo si trasporta in spalla in una borsa simile a quelle da trekking – pronto all’uso in 25 minuti, che vi permetterà di diventare, se il mare ce l’avete nel sangue, il Paul Cayard almeno della vostra famiglia!

Comet 303, i dieci metri per tutti i gusti

Comet 303

Il Comet 303 è certamente una barca che ha fatto epoca sin dal giorno della sua presentazione verso l’inizio degli anni ottanta.

Costruito dalla Comar di Forlì su disegno dello studio Vallicelli veniva dotata di due tipologie di armo a sloop frazionato: uno classico, per il diportista, e l’altro con albero e bulbo maggiorati per chi voleva utilizzare il 303 in regate di categoria.

Aquarama, la storia di un mito

aquarama riva
Per chi è appassionato di nautica l’Aquarama rappresenta sicuramente un mito oltre, che il simbolo del cantiere Riva. La storia narra dell’avventura imprenditoriale che, partita dalle sponde del lago d’Iseo, ha raggiunto tutto il mondo, diventando portavoce dell’immagine e dello stile tutto made in Itally della cantieristica artigianale.

Stile, eleganza ed alto artigianato hanno fatto dell’Aquarama e di tutte le barche Riva delle vere e proprie opere d’arte, che senza dubbio sono ancora oggi indimenticabili e oggetto del desiderio di molti collezionisti.

Gozzo Gecko 730SX: dislocamento e velocità in un solo scafo

gecko-730-sxA volte le alternative limitate in un mercato seppur variegato non lasciano scampo: o accettare il compromesso, oppure inventarsi qualche soluzione fuori dall’ordinario.

E’ quello che è successo a Enrico Curatolo, attualmente di mestiere agricoltore, inventore per passione, nonché un passato da progettista e titolare di 3 aziende che collaboravano con nomi prestigiosi come Philips, Ferrari e BMW. Il gozzo Gecko, di sua invenzione, unisce quanto di più estremo ci possa essere in materia di scafi: velocità e dislocamento, attraverso una tecnologia brevettata che permette, con un fuoribordo di soli 40 cavalli, di raggiungere una velocità di 20 nodi, planando.

Comet 375 st, un classico intramontabile

Comet 375 st 1
Il Comet 375 è sempre stata una della mie barche preferite e pertanto mi è difficile essere completamente obbiettivo nell’esprimere un giudizio sulle qualità e caratteristiche. Questa barca venne realizzata dal cantiere Comar di Forli, all’inizio degli anni 80, per poi restare in produzione sino all’inizio degli anni novanta, dove una profonda crisi mino la solidità societaria decretando il fallimento della Comar, oggi rinata sotto altri proprietari in quel di Fiumicino.

Il progetto del 375 rappresentò il salto di qualità nella produzione di yacht a vela, dopo l’incredibile successo di vendita del Comet 910 che, all’epoca, stravinceva su ogni campo di regata. Con questo scafo la Comar entrava a far parte dell’elite della produzione nautica italiana, lasciando quel lembo e nomea di produttore di: buoni, ma piccoli gusci.

J97, da J Boat un cabinato sportivo sotto i dieci metri

J97Dopo vent’anni, il cantiere statunitense J Boat in collaborazione con la propria filiale francese ha realizzato un cabinato sportivo da 32 piedi, 9,65 metri per la precisione. Dalle linee tecniche, decisamente classiche per la classe in cui si pone, J97 si presenta come una soluzione adatta a chi predilige velocità e maneggevolezza piuttosto che a comodità e comfort di navigazione.

E’ una scelta abbastanza decisa, per chi sa cosa vuole da una barca, e sa soprattutto come ottenerlo, nonostante tutte le manovre siano eseguibili dall’equipaggio sistemato nel pozzetto. Una lunga linea di galleggiamento e una ridotta superficie bagnata sono essenziali per raggiungere velocità elevate, mentre la chiglia bassa VCG fornisce un’eccezionale stabilità di bolina, a detta del costruttore.

e-Bike: hai voluto la barca? E ora pedala!

e-BikeIn effetti il famoso detto è un pò diverso, ma non c’è modo migliore per presentare e-Bike, una bici elettrica da barca – ma anche da campeggio, volendo – che è il naturale complemento di una barca a vela, per sua natura una dei mezzi di trasporto più ecocompatibili esistenti.

Perché una bici da barca? Per spostarsi agevolmente a terra, ovvio, ma anche per approvvigionare la stiva, visto che e-Bike ha tre borse portaoggetti in dotazione. E anche perché è piccola, richiudibile in pochissimo spazio, ha il telaio in alluminio, quindi molto leggero, e funziona a pedalata assistita. Ciò vuol dire che non è uno scooter, ma una bicicletta che aiuta il ciclista a ridurre lo sforzo di ogni pedalata, rendendo lo spostamento molto più semplice. Ma funziona anche senza energia elettrica, nonostante in questo caso sia più pesante di una bici normale.

Rotowind, navigare ad osteriggi spiegati

rotowindIl naturale ricircolo dell’aria sottocoperta è un aspetto importante durante la navigazione. Per quel micromondo che è la barca, vuol dire avere aria fresca e quindi una minore tendenza all’umidità, alla permanenza di aria viziata, e più largamente alla regolazione dei flussi di aria in entrata o in uscita che sono fortemente dipendenti dalla direzione del vento.

Per ovviare a questa dipendenza, ci ha pensato una società francese chiamata Innov’vent: è lei ad aver inventato Rotowind,  osteriggio girevole e quindi regolabile a seconda della direzione del vento. Ciò permette una regolazione del flusso di aria che entra ed esce dalla barca, e se questo potrà sembrarvi a primo acchito solo un accessorio, pensate a quanti sono i casi in cui il ricambio d’aria risulta essere importante. Ad esempio, nel caso di fumi di cottura in cambusa, agevolerebbe tanto se si è impertinenti ad optare per il fritto misto.

Konigin II, la “Fiamma Nera” che fu di Mussolini

konigin-IIUna storia interessante quella della Konigin II, una yawl tipica olandese varata dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1912 che si distinguevano per le loro realizzazioni eleganti e lussuose.

Konigin II deve la sua notorietà non tanto alle sue qualità stilistiche o nautiche, ma a Benito Mussolini che la usava per i suoi incontri con Claretta Petacci, dopo essere stata ribattezzata “Fiamma Nera” dal suo proprietario – il gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile – certamente in tema con le idee monocromatiche del dittatore.

Atlantis 40, sportcruiser da vivere all’aperto

Atlantis-40Atlantis 40 è uno sportcruiser dei cantieri della divisione Atlantis di Azimut Benetti S.p.A. che offre soluzioni per vivere il mare all’aria aperta. Le soluzioni adottate, infatti, spingono in tal senso presentando interni comodi ma soprattutto funzionali, e ampi spazi nel flydeck e nel ponte inferiore per godersi splendide giornate di sole e di puro relax.

Azimut 100 Leonardo, un loft sul mare

azimut-100-leonardoNonostante il termine “loft” sia indicato per una tipologia abitativa derivata direttamente da spazi industriali abbandonati e poi trasformati in abitazione, la radice etimologica è quella di “spazio”, “aria”.

E ci sta tutto per questo Azimut Leonardo 100, uno yacht appartenente al mondo dei flybridge, un “ponte volante” di trenta metri, capolavoro di estetica, razionalità e soluzioni studiate appositamente per rendere al meglio il soggiorno e gli spostamenti di armatore e amici, senza lesinare alcun comfort.