Crocette aquartierate, pregi e difetti

Crocette albero
Sulle barche a vela di recente costruzione si utilizzano accorgimenti tecnici per diminuire e semplificare le manovre. Non per niente oggi si parla di easy sailing, in considerazione del fatto che la maggior parte delle manovre di una barca sono eseguibili comodamente da una sola persona.

In tal senso l’uso sempre più diffuso di avere armi velici con alberi che montano delle crocette – bracci metallici in cui passano le sartie –  aquartierate, avvantaggia notevolmente le manovre in virata dato che questo sistema evita di dover utilizzare le sartie volanti e lo stralletto di prua.

Fagioli Group, i “super” trasportatori di barche.

Fagioli Gorup

Molti non sanno che le grandi navi od i mega yacht prima di navigare molte volte deve essere trasportati via terra. In alcuni casi si organizzano i cosiddetti trasporti eccezionali su strada dato che i cantieri molte volte sono distanti dal mare anche centinaia di chilometri.

In atri casi se le dimensioni della nave o super yacht, superano i 60/70 metri, più che un trasporto eccezionale si tratta di un vero lavoro di ingegneria meccanica, considerato che questi mezzi si devono spostare su supporti semoventi appositamente studiati.

Barca incagliata, consigli per liberarsi

Barca incagliata 3

Navigando in bassi fondali o entrando in approdi che sono soggetti a variazioni di fondale a causa dell’insabbiamento, può capitare, prima o poi, di finire a “scogli” o rimanere bloccati con la barca. Molto spesso l’urto con il fondo non comporta danni gravi allo scafo e con alcune manovre è possibile liberarsi senza neanche chiedere l’aiuto dei mezzi di soccorso.

In primo luogo occorre distinguere tra l’incaglio e l’arenamento, dato che vi sono tecniche diverse da porre in atto per sottrarsi dalla morsa del fondale. Nel primo caso, decisamente più pericoloso, l’incaglio avviene tra rocce o scogli, nel secondo è molto più progressivo  meno traumatico anche per l’equipaggio dato che la barca rallenta in modo più delicato.

Il Dizionario della Nautica, in edicola con il Giornale della Vela

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Chi va per mare sa bene cosa significa conoscere i termini marinareschi che normalmente vengono usati a bordo. I neofiti o i marinai della domenica, invece molto spesso non conoscono l’uso di questi vocaboli e pertanto molte volte, sulle banchine dei porti, si sentono termini del tutto fuori luogo. La più classica è quella di usare il termine corda al posto di cime, o scotta.

Fortunatamente il noto mensile specializzato in nautica – il Giornale della Vela – pubblica il nuovo Dizionario Enciclopedico della Nautica. Per la prima volta in Italia viene realizzata un’opera che consentirà anche ai profani di conoscere e soprattutto comprendere, il significato di certi termini quali: madiere, capo di banda, landa, paterazzo, agugliotto, ecc. per citarne solo alcuni tra i più comuni e difficili da comprendere.

Come scegliere l’avvolgifiocco

Avvolgiifocco 2

Ormai presente su quasi tutte le imbarcazioni da crociera l’avvolgifiocco è un accessorio quasi irrinunciabile sia per questioni di comodità sia per il fatto che molti velisti navigano con equipaggio ridotto o addirittura in solitario.

La cosa importante quando si decide di comprare un sistema avvolgifiocco è scontato porre l’attenzione sulla capacità di avvolgere agevolmente il genoa dal pozzetto. Ma come capire quali sono le caratteristiche principali per optare sulla scelta di un determinato sistema oppure su un altro? La risposta non è scontata ed in questo post cercherò di chiarire le principali caratteristiche e potenzialità dei sistemi presenti sul mercato.

Eliche di superficie, le barche “volano”

Surface Drive System 2

Avere un barca a motore non significa sempre poter sfruttare tutta la potenza dei motori installati a bordo. Molte barche hanno caratteristiche particolari con scafi plananti, dove la velocità di punta può essere raggiunta solamente con un particolare assetto.

I sistemi di propulsione con eliche di superficie garantiscono maggiori prestazioni con minori consumi dato che la velocità può essere aumentata, con pari motorizzazione, anche del 15%, mentre la manutenzione si riduce notevolmente.

Vento, studiare la direzione per scoprire la rotta giusta

Foto dal Satellite meteo
Ogni modifica dell’intensità, della direzione e della forza del vento preannuncia una mutazione delle condizioni climatiche nei vari strati dell’atmosfera. Per vento si deve intendere una massa d’aria che si sposta, parallelamente alla superficie terrestre, ad una determinata velocità.

Tralasciando il sistema di circolazione dell’aria a livello di isobare, in questo post analizzeremo le origini del vento che si genera a livello del suolo e che notoriamente interessa maggiormente i navigatori.

Tender, come ripararlo

Tender

Il piccolo battellino -tender – di servizio per sua natura è soggetto a molti traumi a causa del continuo alaggio e varo, o per il fatto che molte volte si atterra sulla spiaggia o tra le rocce. Tutte queste azioni sono causa molto spesso di piccole abrasioni, tagli o crepe nei tubolari o nel tessuto del paiolato.

La riparazione di un tender apparentemente sembra un’operazione abbastanza semplice, ma nella realtà comporta alcuni accorgimenti altrimenti si possono fare riparazioni posticce che durano pochi giorni e sono spesso peggiori del danno stesso.

Refitting, il rilancio della nautica passa da qui

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Dopo un anno passato in piena crisi, nel quale le vittime sono state numerose anche nei cantieri di prestigio, la nautica da diporto cerca di rilanciarsi attraverso quello che un tempo era il core buisiness: il refitting.

In questo contesto così difficile si impone un ripensamento generale del comparto ed il sostegno a nuove linee di sviluppo innovative e diverse rispetto a quelle seguite negli ultimi due lustri.

Verniciare la Barca, consigli pratici

Vericiare una barca

Una delle operazioni di rifinitura più comuni per una imbarcazione è la verniciatura dello scafo. La vernice oltre che per un fattore estetico viene utilizzata come barriera protettiva sia dall’azione disgregante del sale marino che da quella più deleteria dei raggi UV del sole.

La colorazione può essere effettuata su tutti gli scafi indipendentemente dal materiale con cui sono costruiti: legno, acciaio, alluminio, vetroresina o carbonio.  Il legno è da sempre considerato il principe dei materiali sia per le sue caratteristiche meccaniche che per le particolarità estetiche.

Navigare con il cattivo tempo, la nebbia – parte terza –

nebbia al mare 2

Una delle situazioni più difficili che un marinaio deve affrontare è la navigazione con la nebbia o foschia molto intensa. In certe aree del Mediterraneo e in alcune zone in prossimità della costa in oceano Atlantico, è molto frequente la formazione di fenomeni meteorologici che diminuiscono la visibilità.

In caso di nebbia intensa è molto pericoloso navigare anche se si possiede un radar che può aiutare ad individuare le altre imbarcazioni, dato che anche lo strumento più preciso non è in grado di determinare con estrema esattezza la distanza da un bersaglio che incrocia la vostra rotta.

Navigare con cativo tempo, temporali e fulmini – parte seconda –

Fumine al Mare 2

Continuiamo la nostra rassegna dei consigli per navigare con il cattivo tempo parlando di cosa bisogna fare nel caso in cui ci si trovi a navigare in una zona interessata da temporali e fulmini.

Se si naviga durante il periodo estivo, soprattutto in prossimità della costa, può capitare di imbattersi, anche se si è usciti  in mare con una bella giornata di sole, nel classico temporale estivo contornato da tuoni e saette.

Segnali Marittimi, le “Bandiere” queste sconosciute

Bandiere
Nell’era della comunicazione satellitare o di trasmissioni col VHF, la conoscenza dei segnali internazionali sta diventano per molto diportisti un mondo quasi del tutto sconosciuto.

Molto spesso per ignoranza, alcune volte per superficialità, sta di fatto che difficilmente a bordo, delle maggior parte delle imbarcazioni da diporto,  si trovano le bandire del Codice Internazionale dei Segnali Marittimi.

Yacht a vela, l’importanza del bilancimento

Kelly Design
Uno yacht a vela ben bilanciato avrà certamente un timone leggero e che non tira sotto qualunque angolo di sbandamento, anche quando ci sono raffiche. Ma come fare per accorgersi se la propria barca è bilanciata?.

Certo non è facile rispondere a questa domanda, dato che vi sono notevoli  variabili e componenti dinamiche in gioco, tuttavia riteniamo giusto chiarire alcuni principi fondamentali, dato che il bilanciamento costituisce un’importante qualità soprattutto per uno yacht da crociera.