Furto della barca, come difendersi.

Barca Rubata 2

Alcune volte capita di leggere o sentire nei vari telegiornali del furto di barche. In un mondo dove la criminalità ormai ha raggiunto livelli di spudoratezza e per certi versi d’impunità, esiste anche una specifica categoria: “ladro di barche”.

Molti armatori sono convinti che rubare una barca sia abbastanza difficile dato che non è poi coì facile passare inosservati se si entra in un porto con un 18 metri. Inoltre apparentemente sembra che sia difficile poter realizzare lucro dalla ricettazione di una barca rubata.

Trasferire la barca al sole, consigli pratici

Trasferimento barche 2

Con l’approssimarsi dell’estate molti armatori decidono di trasferire la propria barca che durante l’inverno è stata ormeggiata nel marina più vicino a casa, in luoghi incantati come la GreciaTunisia o la Turchia.

Lo scopo del trasferimento è quello di poter trascorrere delle piacevoli settimane blu in compagnia di amici o parenti , scorrazzando in tutta tranquillità tra isolette e calette dalle acque turchesi e cristalline.

Le Figaro Banque Populaire, in testa alla Transat AG2R la Mondiale

Figaro 2 2
Dopo l’ultima classifica ,stilata l’altro giorno , il duo del Figaro 2 Bénéteau – Banque Populaire – ha ritrovato il suo posto nel trio di testa degli aspiranti vincitori. Dopo aver superato il limite delle 1000 miglia all’arrivo Jeanne e Gérald, sono convinti che la loro regata possa avere una conclusione molto positiva, dopo alcune giornate passate nell’incertezza di aver fatto la scelta giusta, a causa di una diversa strategia attuata rispetto agli avversari diretti.

L’equipaggio di Banque Populaire si è ritrovato alla fine nel gruppo dei favoriti senza quasi aver forzato l’andatura per raggiungere il gruppo di testa formato dal Brit Air, Saveol e Cercle vert, tutte imbarcazioni molto performanti e velocissime.

Hydroptère ritorna in acqua per un tour d’altura nella Bretagna.

Hydroptere

Lo scafo più veloce al mondo l’Hydroptère di Alain Thébault è ritornato nel suo elemento naturale: l’acqua. Lunedì 3 maggio il varo del multiscafo è avvenuto nella baia di Lorient in Bretagna.

La barca resterà ancorata al pontone della Città della VelaEric Tabarlay” per una settimana, così da permettere al pubblico visitatore della struttura di poter ammirare anche  lo scafo più veloce al mondo, prima della sua partenza per un grande giro promozionale per tutta Europa.

Seatec, tecnologia nel rispetto dell’ambiente

Seatec

La fiera del settore tecnico dedicata alla nautica che si è tenuta a Carrara dal 10 al 12 febbraio è giunta alla sua ottava edizione con grandi novità che soprattutto sono orientate al rispetto dell’ambiente.

Dalla sua parte il Seateac ha il fatto di essere localizzato in una zona che è il fulcro della nautica italiana con molti cantieri che hanno sede nelle vicinanze, così come molte aziende di componenti ed accessori che producono prodotti per uso nautico.

Tavolo da carteggio, questo sconosciuto.

Carteggio
Con l’avvento massiccio dell’elettronica di bordo e dei GPS satellitari, sembra che il tavolo da carteggio sia diventato un pezzo inutile dell’arredamento di una barca da diporto. Praticamente del tutto “estinto” negli arredi delle imbarcazioni a motore, quasi a voler significare che la potenza e la velocità di una barca, con la rotta e la navigazione non c’entrano nulla.

Certo se si è impegnati a sfrecciare a 40 nodi sulle onde, risulterà assai difficile anche tracciare una rotta o fare un punto nautico; se poi di fronte alla timoneria c’è uno schermo multicolore da 15 pollici del GPS, chi ce lo fa fare di stare chinati sulla mappa, con matita, riga e squadretta?

First 35, arriva la “furia” del mare

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Il nuovo First 35 è frutto dell’opera dello studio Farr design che ha già progettato la sorella maggiore della serie il 40 piedi. Le linee d’acqua si distinguono per le sezioni prodiere molto sottili così da garantire un morbido e deciso ingesso sull’onda.

La poppa è larga è svasata per poter compensare i volumi immersi in fase di sbandamento. La tuga è molto bassa e filante sulla quale spiccano le inconfondibili finestrtature rettangolari vero must dello scafo. Certamente un progetto molto adatto alla velocità in ogni condizione di navigazione tanto che la chiglia è dotata di un bulbo a T rovesciata così da abbassare il baricentro sotto la lama di deriva.

Grand Surprise, “mon amour “

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Il cantiere Archambault è noto per aver progettato numerosi scafi soprattutto orientati alla crociera veloce e le regate di cui il Surprise è stato certamente un capostipite, adottato da molte scuole vela sia italiane che oltralpe.

Con la realizzazione del Grand Surprise si viene a completare l’offerta di barche adatte ad un pubblico che desidera possedere scafi velocissimi con una buona abitabilità. In questo modello sia le appendici che l’armo a 7/8 sono dedicati alla ricerca delle prestazioni, grazie anche al bulbo in piombo che consente una notevole stabilità nelle andature di bolina.

Winch, revisione e collaudo – parte seconda –

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Con la seconda parte del post, cercherò di evidenziare come siamo riusciti ad mettere a punto la revisione e collaudo dei winch, attraverso l’uso di tecniche innovative che prevedono l’utilizzo di vasche di lavaggio ad ultrasuoni.

Per la fasi di lavaggio si è utilizzata una lavatrice ad ultrasuoni con una capacità di 15 litri, regolazione della temperatura sino a 90° centigradi, frequenza dei trasduttori da 30 a 80 Khz e dimensioni idonee a contenere anche la campana del winch.

Ancoraggio, meglio l’acciaio o l’alluminio?

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Gettare l’ancora è sicuramente una di quelle fasi molto delicate di una manovra che coinvolge tutte le navi. Un tempo, quando i  porti e le marine non erano così attrezzate come ai giorni nostri, la maggior parte dei grandi yacht davano fondo nella rada, così da poter godere delle meraviglie del mare e dei golfi e della quiete delle cale.

Tuttavia da sempre si discute se è meglio avere a bordo un’ancora pesante od una leggera e su questo argomento vi sono dei pregiudizi ancestrali. I vecchi marinai considerano le ancore come qualcosa di inviolabile e più sono pesanti e meglio tengono, soprattutto quando i marosi ed il vento rinforzano.

Winch, revisione e collaudo – parte prima –

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In qualità di operatore tecnico nel settore della nautica da diporto desidero illustrare ai lettori di questo blog delle nuove metodologie da me sperimentate al fine di predisporre una nuova procedura per la pulizia, manutenzione e revisione dei winch per uso nautico.

Lo scopo di tali studi e prove è quello di fornire, ai potenziali clienti, un metodo nuovo ed innovativo per la revisione dei winch, che possa altresì garantirne ai componenti una maggiore durata ed efficienza nel tempo.

Stresa vuole diventare la Montercarlo della motonautica.

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L’idea sembra di quelle apparentemente stravaganti, ma ha pensarci bene è una di quelle davvero geniali: portare a Stresa, sul lago Maggiore, la motonautica d’altura.   

L’ambizioso traguardo lo vuole tagliare, nel giro di un lustro, l’imprenditore Fulvio Maria Ballabio, già pilota di Formula 1, ed organizzatore di una tappa del campionato del mondo di Classe 1 off-shore proprio nelle acque del Verbano

Vela ridiga, il futuro secondo Bassani

Vela rigida II

Secondo Luca Bassani patron di Wally, cantiere sinonimo di barche super tecnologiche e performanti, il futuro della vela sarà con un’unica “ala” rigida, anziché il tradizionale armo con randa e fiocco.

 Secondo quanto riferito dallo stesso Bassani, in una recente intervista rilasciata alla rivista francese “Voiles et Voiliers”,  l’idea della vela rigida è un progetto che da oltre dieci anni occupa i pensieri del proprietario della Wally, ma solo di recente, prendendo spunto dall’ala di BMW Oracle, gli studi hanno avuto il giusto impulso per il completamento del progetto.

Dufour 44, solidità e confort

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Nato dalla matita del duo Felci e Roseo, già autori di parecchi progetti del cantiere Dufour, questo 44 piedi ha riscosso molto successo sin dalla sua entrata in commercio nel 2002, confermata anche dal notevole numero di esemplari varati in tutto il mondo.

Il disegno delle linee di carena si caratterizza per i bordi liberi bassi ed una tuga abbastanza piatta e squadrata, pur garantendo altezze interne superiori alla media. Il baglio massimo centrale consente la possibilità di usufruire di volumi interni ampi. Il pozzetto è provvisto di sedute comode e molto ben rifinite con legno di teak.