Le Isole Chagos diventano il più grande parco marino del mondo.

Isole Chagos

Si parla sempre più spesso di salvaguardia dell’ambiente marino, tanto più quando si registrano incidenti, come quello del cargo Cinese che si è incagliato sul Great  reef dell’Australia, che rischiano di devastare l’ecosistema marino.

Dopo le ovvie proteste degli ambientalisti e di chi il mare lo ama davvero, forse sarebbe il caso che a livello mondiale fossero stabilite delle regole severe per proibire la navigazione di certe carrette del mare, che inevitabilmente diventano delle vere e proprie bombe ecologiche in mano a speculatori senza scrupoli.

Roma, per due o per tutti.

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Sta per essere issata la bandiera dell’Intelligenza per la regata più lunga del Tirreno, la classicissima  Roma per due – per tutti. La regata d’altura per antonomasia che anche quest’ anno vedrà impegnate numerose  barche sulla rotta che da Riva di Traiano porta a Lipari, con cancello obbligatorio a Ventottene,  e ritorno. Lo start è fissato per il giorno 18 aprile ed il limite massimo per terminare la competizione è previsto per il giorno 25 aprile.

Le iscrizioni, per questa edizione, hanno già superato il numero di cinquanta suddivise come sempre in due gruppi: gli equipaggi multipli e quelli che gareggiano in doppio. Questa ventisettesima edizione della Roma x Tutti e X Due,  da quest’anno costituirà la prima prova del trofeo d’altura della Lombardini Cup 2010.

Lake Meeting e Regata Eurolymp, Garda è regno della Vela

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E’ scattato ieri il Garda Lake Meeting, una delle tante iniziative organizzate dal Circolo Fraglia Riva Vela di Riva del Garda, prova che fa parte del corposo calendario stilato per tutto il 2010, il quale si compone di ben 80 giornate veliche. Per questa regata, più di novecento gli iscritti, suddivisi tra 201 cadetti e 741 juniores.

A fare da apertura alla manifestazione, due giorni fa, una coloratissima sfilata di bandiere per le vie del centro della cittadina, con tanti bambini protagonisti in un pomeriggio all’insegna di allegria e giochi. Da ieri invece, tutti in acqua. Un bel sole e la giusta dose di vento hanno fatto da cornice alle prime prove con gli italiani subito in evidenza.

Livorno, Premio Italia Vela 2010: tutte le nominations

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Livorno certifica la propria sensibilità in tema di nautica anche attraverso il Trofeo Accademia Navale & Città, giunto alla ventisettesima edizione. Una dieci giorni non-stop dal 24 aprile al 4 maggio nel corso della quale una delle località portuali per antonomasia si propone di sviluppare in maniera trasversale l’universo che ruota intorno al mare.

Competizioni, spettacoli, momenti di solidarietà: l’amministrazione locale e quella provinciale, la Marina Militare e la società civile livornese hanno unito gli sforzi per garantire all’evento una dimensione articolata e variegata. Hanno dato adesione i principali sodalizi nautici livornesi: dallo Yacht Club Livorno al Circolo Nautico di Livorno, dal Circolo Velico di Antignano al Circolo Nautico di Quercianella.

Immancabile, nella circostanza, lo svolgimento del Premio Italia per la Vela 2010 che determina riconoscimenti a personaggi in grado di mettersi in luce nel corso della stagione velistica precedente. I risultati conseguiti lo scorso anno consentono di premiare il Miglior Regatante Uomo, la Miglior Regatante Donna, il Miglior Velaio, il Miglior Progetto per la Vela e il Miglior Restauro per la Vela.

Trofeo Princesa Sofia 2010, Alessandra Sensini guida la RS:X

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Alessandra Sensini spinge lontano l’Italia del surf nel corso del Trofeo Princesa Sofia in svolgimento a Palma di Maiorca. Solito vento da sballo (un massimo di 25 nodi che ha consentito la competizione ai soli wind-surfisti). Classifica di specialità RS:X ancora guidata dalla 40enne italiana che – come i vini d’etichetta – più invecchia e più s’impreziosisce: dopo la fenomenale prova della seconda giornata, nella terza le basta gestire il vantaggio accumulato in precedenza per confermarsi leader di graduatoria.

Un quinto e un terzo posto sono sufficienti a confermare la vetta tricolore: 24 punti per la Sensini, 25 per la Shaw. Manca una sola giornata (quella di sabato) alla medal race: 42 iscritte, 3 equipaggi italiani, la maremmana Sensini (Circolo Canottieri Aniene) non può che gioire per l’ennesima dimostrazione di forza. “Era il momento di confrontarmi con le altre atlete. Al di là del risultato finale, i traguardi degli ultimi giorni sono importanti. E’ andata bene sia con vento leggero, dove sono rimasta comunque al passo, che con vento forte. Mi sono divertita, ho ripreso solo da 2 mesi e ci sono ancora: sono lì“.

Il bastone e la ”Regata”

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Sarà per il fatto che non ho mai amato le regate in circuito, sia quelle a bastone che a triangolo, anche quando regatavo sul mio super 470, ma oggi certamente non potrei partecipare più a questo tipo di competizioni.

L’ultima volta che mi sono messo in mente di fare una regata di questo tipo, dopo solo due ore la noia aveva pervaso tutto il mio equipaggio, per non parlare della fatica di far correre un cabinato tra delle inutili boe.

Swan 42, non solo per i soci del NYYC

Swan 42

Quando i soci dello New York Yacht Club decisero di avere un monotipo per poter regalare nelle competizioni inshore, si rivolsero al cantiere finlandese Nautor già autore di prestigiose barche realizzate sia in serie che per i clienti custom.

Questa barca concepita per regatare come monotipo si è poi rilevata anche molto competitiva nelle regate d’altura a tempi compensati. Se poi si considera che il progetto si è sviluppato anche con riguardo agli interni molto confortevoli, abitabili con tre cabine doppie, ecco allora che ci si ritrova con un fast-cruiser di razza molto bello, divertente e soprattutto veloce.

Programma Louis Vuitton Trophy 2010: tra Oceania, Europa e Asia

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Dalla Nuova Zelanda a La Maddalena, la vela “che conta” continua il programma stabilito da calendario. Il 2010/11 del Louis Vuitton Trophy 2010 ha messo in cascina uno dei suoi appuntamenti. Ma la guerra – direbbe qualcuno – è tutt’altro che chiusa. Il mare di Auckland è meno affollato dopo l’archiviazione dell’edizione attuale. Vittoria a New Zealand, che ha bissato il successo dello scorso anno quando si impose in finale su Alinghi e ha rispettato ampiamente il pronostico della vigilia.

Giudizi ampiamente positivi anche per i due equipaggi italiani, Azzurra e Mascalzone Latino, capaci di un inizio fenomenale i primi e di una rimonta finale da applausi i secondi. I due gradini più bassi del podio sono griffati di tricolore. E adesso? Presto detto: Auckland non era che il primo di una serie di appuntamenti (quattro in totale) già definiti e presentati in maniera ufficiale nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 17 gennaio a Dubai.

Auckland, Vuitton Trophy 2010 a New Zealand Emirates

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Finisce così: vittoria ai padroni di casa, Mascalzone Latino già proiettato al prossimo appuntamento, dal prossimo 22 maggio a La Maddalena. L’ennesimo cambio di programma ad Auckland aveva accorciato ulteriormente il prospetto della finale: Louis Vuitton Trophy 2010 assegnato al meglio delle tre regate (inizialmente sette, poi decurtate di un paio di prove, infine “due su tre” per vincere).

Sotto di uno nello stesso giorno in cui Azzurra si era vista privare della finale proprio dai neo zelandesi, sotto di uno già quando gli uomini di Francesco Bruni avevano strappato il terzo posto finale: Mascalzone Latino ci ha provato ma si è dovuto arrendere alla superiorità di un equipaggio che non ha rubato nulla. La Vuitton Cup 2010 va ha chi l’ha meritata più di tutti. I kiwi. L’ultima prova è stata piacevole e combattuta, con i due equipaggi orientati a scegliere due bordi di partenza diametralmente opposti: gli italiani verso sinistra, i locali a destra.

New Zeland “griffa” la Vuitton Trophy: Azzurra terza, Mascalzone già sotto in finale

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Azzurra esce di scena, Mascalzone Latino ha conosciuto il nome degli sfidanti alla finale e Emirates Team New Zealand non ha vanificato la supremazia fatta registrare nel corso delle gare di qualificazione andando, in un colpo, a sbarazzarsi di Azzurra in semifinale (finisce 2-1, chapeau per i padroni di casa) e a intascare il primo punto della finale (New Zeland conduce 1-0 su Mascalzone). Accidenti la notte (italiana), verrebbe da dire. Che succede di tutto e riesci a malapena a degustartelo. Beati i nottambuli perchè in Nuova Zelanda è  stato svelato il penultimo tassello con cui ricomporre il puzzle. Ora, ne manca solo uno.

Louis Vuitton Trophy 2010 giunta al momento più atteso: quello della finalissima tra i migliori. Da un lato gli italiani di Mascalzone Latino, dall’altro l’equipaggio che a Auckland è di casa. Ma che fatica, per New Zeland: nel corso della “bella” contro Azzurra, i connazionali ci hanno provato per davvero riuscendo a tenere testa ai locali. Nel primo lato contro vento stava per materializzarsi un sorpasso tutto tricolore, ma superato l’attimo di embasse, New Zeland è andata a vincere.

FINALINA. La consolazione per gli uomini guidati da Francesco Bruni è quella di essere riusciti a strappare il terzo posto sconfiggendo gli altri reduci delle semifinali. Gli svedesi di Artemis con lo skipper Paul Cayard. Non equivale al primo posto di Nizza 2009 ma conferma la brillantezza dell’equipaggio di Azzurra.

Groupama 3, manca poco al traguardo di Ouessant, il trofeo Jules Verne è suo!

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E’ l’ultima linea di rotta che il grande trimarano deve tracciare sulla propria carta, poi il traguardo del trofeo Jules Verne sarà suo. Con ben due giorni di vantaggio sul precedente record di Bruno Peyron e “solo” 628 miglia al passaggio della linea d’arrivo dell’isola di Ouessant, lo skippper Franck Cammas è ormai sicuro di poter arrivare al traguardo senza problemi a meno di gravi rotture sul multiscafo.

Anche se il vento varia da sud-ovest a N-Nord Ovest con tendenza ad affievolirsi questo venerdi mattina le previsioni danno che il vento calerà a soli 12 nodi, ma solo temporaneamente per poi ritornare a soffiare forte così da sospingere l’equipaggio francese al meritato trionfo.

Auckland, Azzurra: “Felici di incontrare New Zeland”

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Gli equipaggi italiani protagonisti delle semifinali della Louis Vuitton Trophy 2010 in svolgimento ad Auckland diventano due: dopo il passaggio diretto di Mascalzone Latino (che in semifinale se la vedrà con Artemis di Paul Cayard), infatti, non fallisce l’appuntamento neppure Azzurra, capace di avere la meglio, nel corso dello spareggio su All4One. Il gruppo tricolore con Francesco Bruni nella figura di skipper ha – dunque – la possibilità di difendere la vittoria conseguita sei mesi or sono nelle acque di Nizza anche se la sfida che l’attende in ottica “finale” pare proibitiva.

Semifinale al meglio delle tre regate contro i padroni di casa, e autentici mattatori della competizione, Team New Zeland. Il recupero contro i franco-tedeschi di All4One – inizialmente strutturato al meglio delle tre regate, poi l’organizzazione ha deciso di tramutarlo in “regata secca” – si è chiuso con il successo di Azzurra, capace di staccare gli avversari di 20”: vento di 22 nodi con condizioni limite per le barche, una partenza da incorniciare per Azzurra che è riuscita a mettersi davanti a All4One e che ha avuto la capacità di non perdere terreno in un testa a testa durato fino al cancello di poppa.

Vuitton Trophy 2010: Mascalzone in semifinale; Azzurra, spareggio contro All4One

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Il girone eliminatorio è agrodolce per i colori italiani: nel corso della Louis Vuitton Trophy 2010, giunta nelle fasi finali di testa a testa, alla grande Mascalzone Latino che – dopo aver fatto suo il derby tricolore contro Azzurra – è riuscito a liquidare i temibili francesi di Aleph e raggiungere automaticamente le semifinali di Auckland e meno bene Azzurra, sconfitta e costretta allo spareggio.

L’equipaggio di Vincenzo Onorato, unico tra i partecipanti a essere in possesso di una iscrizione ufficiale alla prossima America’s Cup, si aggrega ai locali Emirates Team New Zealand, anch’essi capaci di passare il turno ai danni dei russi di Synergy. Azzurra non avuto brillantezza e la sfida contro Artemis si è risolta in favore degli uomini di Paul Cayard. Il vento teso non ha influito in maniera decisiva sull’andamento delle regate in programma.

MASCALZONE LATINO. Partenza in grande spolvero per gli italiani che hanno potuto accumulare vantaggio fino a distanziare gli avversari di due lunghezze: la gestione della regata non ha riservato particolari problemi e si è fatta assolutamente agevole nel momento in cui Aleph ha rotto il gennaker durante l’issata. Tanto è bastato per garantirsi un posto tra le quattro che proseguono il percorso.