Boe Marpark, affonda il progetto dei campi boe wireless

Marpark
Dopo l’iniziale insuccesso per le boe intelligenti di Marpark, oggi possiamo tranquillamente parlare di flop. Il progetto che utilizza le tecnologie wireless per consentire alle imbarcazioni da diporto di ormeggiare nelle aree marine protette realizzato da Italgest mare e patrocinato dal ministero dell’Ambiente, non è più in funzione.

La cosa strana è che questo progetto avrebbe certamente risolti molti problemi di ormeggio nelle zone delle aree marine protette ed in quelle rade dove è sempre difficile trovare posto nelle marine.

Abu Dhabi, la nuova “Mecca” del diporto nautico

Abu Dhabi

Nella sabbia del deserto fino a 40 anni fa si poteva solo vedere qualche pianta di una piccola oasi ed un villaggio di pescatori che vivevano di quello che la natura riusciva a riservargli. Dopo che, all’inizio degli anni settanta, negli Emirati Arabi Uniti si scoprirono immensi giacimenti di petrolio, grazie anche agli uomini dell’ENI, le cose cambiarono radicalmente.

La ricchezza iniziò a modificare anche l’aspetto del territorio, e dove prima c’era solo sabbia pian piano iniziarono ad erigersi le prime costruzioni ed i primi palazzi. La lungimiranza degli Sceicchi e la tolleranza verso il mondo occidentale, offrì immense possibilità di crescita ad un paese ed un popolo che sino ad allora non erano neanche raffigurati sulle carte geografiche.

Balene, il “Mare Nostrum” è certamente il nuovo santuario dei cetacei.

Balene

Dopo anni e centinaia di miglia percorse in lungo ed in largo attraverso il mar Mediterraneo, dalle coste Turche sino al mare di Alboran, finalmente quest’anno sono riuscito a vedere da vicino i mammiferi più grandi della terra : le Balene.

L’evento fortunato e ormai non così raro, a sentire anche i racconti di altri amici skipper, si è ripetuto per ben due volte in soli dieci giorni, mentre trasferivo una baca a vela da San Remo a Marina di Ravenna.

Isole italiche a rischio frane, il turista è in pericolo?

Isole Italiane

Le notizie della cronaca dei giorni scorsi sono davvero sorprendenti è segnalano un potenziale pericolo di dissesto idrogeologico nelle principali isole del nostro stivale.

Dopo le varie frane che hanno coinvolto Carpi ed Ischia e la tragedia di Ventotene dove una giovane studentessa ha perso la vita, c’è veramente da chiedersi se esistono pericoli per i numerosi turisti che affolleranno le spiagge la prossima estate.

Golfo del Messico, follia per l’oro “nero”

Piattaforma BP

 

Da oltre dieci giorni nel Golfo del Messico si sta consumando una delle più grandi catastrofi ambientali, le cui ripercussioni sull’ecosistema ambientale della regione saranno drammatiche.

La piattaforma della compagnia inglese BP esplosa e successivamente affondata, a causa di un incidente, continua a riversare in mare milioni di litri di petrolio che continuano a fuoriuscire dai condotti di trivellazione a più di 1500 metri di profondità.

Incentivi per i motori fuori bordo, la solita farsa

Fuori bordo 2
Per la prima volta, dopo aver incentivato di tutto e di più, nel nostro paese è arrivato anche l’incentivo economico statale per l’acquisto dei motori fuori bordo.  Con il Decreto legge dello scorso 19 marzo infatti il Governo stabiliva lo stanziamento di 20 milioni di euro per il comparto nautico.

Della somma stanziata 8 milioni erano “riservati” ai motori fuori bordo sino ad una potenza di 100 hp, mentre altri 12 milioni di euro sarebbero stati destinati all’acquisto di stampi utili per produrre imbarcazioni.

Rifiuti in barca, come smaltirli.

Inquinamento in barca
Durante le lunghe crociere estive la barca inevitabilmente si trasforma nella nostra piccola dimora con tutte le conseguenze e le problematiche comuni alla vita quotidiana. L’uso parsimonioso dell’acqua, il lavaggio dei panni e delle stoviglie, la pulizia e l’igiene personale, sono tutte potenziali fonti d’inquinamento del mare.

La gestione degli scarti e dei rifiuti poi diventa un vero problema dato che a differenza di casa non vi sono raccolte organizzate e pertanto lo smaltimento degli RSU diventa un nostro problema. Personalmente, sia quando sono in navigazione che durante le soste in rada, pretendo la massima attenzione alla gestione dei rifiuti chiedendo a tutti i membri dell’equipaggio di evitare assolutamente di gettare in mare alcunché.

Bonifacio, dove il vento non manca mai.

Bonifacio bocche
Le bocche di Bonifacio, per quei pochi sfortunati che non lo sapessero, sono uno stretto ed un braccio di mare che separa la costa Nord della Sardegna con la parte più meridionale della Corsica, mettendo in comunicazione due mari: il Tirreno ad est ed il mar di Sardegna appunto ad ovest.

Lo stretto ha una larghezza massima di 11 miglia, mentre la sua profondità massima arriva a toccare i 100 metri. Il nome deriva dalla città corsa di Bonifacio che con le sue splendide scogliere bianche domina, maestosa e fiera, tutto lo stretto.

Winch, revisione e collaudo – parte seconda –

DSC00218

Con la seconda parte del post, cercherò di evidenziare come siamo riusciti ad mettere a punto la revisione e collaudo dei winch, attraverso l’uso di tecniche innovative che prevedono l’utilizzo di vasche di lavaggio ad ultrasuoni.

Per la fasi di lavaggio si è utilizzata una lavatrice ad ultrasuoni con una capacità di 15 litri, regolazione della temperatura sino a 90° centigradi, frequenza dei trasduttori da 30 a 80 Khz e dimensioni idonee a contenere anche la campana del winch.

Le Isole Chagos diventano il più grande parco marino del mondo.

Isole Chagos

Si parla sempre più spesso di salvaguardia dell’ambiente marino, tanto più quando si registrano incidenti, come quello del cargo Cinese che si è incagliato sul Great  reef dell’Australia, che rischiano di devastare l’ecosistema marino.

Dopo le ovvie proteste degli ambientalisti e di chi il mare lo ama davvero, forse sarebbe il caso che a livello mondiale fossero stabilite delle regole severe per proibire la navigazione di certe carrette del mare, che inevitabilmente diventano delle vere e proprie bombe ecologiche in mano a speculatori senza scrupoli.

Navigazione a impatto zero: Amsterdam indica la rotta

Boot Huren Amsterdam

Mentre per Milano la navigazione lungo i Navigli è di per sè un’attrazione affascinante, per Amsterdam l’obiettivo non può essere certo solo quello di “mettere su mare” turisti e cittadini. Quella, è una fase già raggiunta con evidente successo. Oltre alla politica, lo impone la geografia. Quel che ha in serbo il Paese dei tulipani, invece, è di incidere in maniera positiva sull’ambiente circostante senza precludere la possibilità di navigare attraverso i corsi d’acqua.

Nell’anno internazionale della biodiversità – quale è stato definito il 2010 – Boot Huren Amsterdam mette a disposizione della clientela imbarcazioni a zero emissioni di CO2. Dove altro, se non nel Paese che vanta il maggior numero (22 mila) di chilometri di piste ciclabili e che è all’avanguardia rispetto a tematiche di rispetto ambientale.

Elettriche, di piccole dimensioni, pronte a condurre il turista verso i tesori più affascinanti di Amsterdam: le imbarcazioni a impatto zero seguono un tragitto di pura cultura, dal Centraal Station al Rijksmuseum, dalla Casa di Anna Frank a Westerkerk.

Vento, studiare la direzione per scoprire la rotta giusta

Foto dal Satellite meteo
Ogni modifica dell’intensità, della direzione e della forza del vento preannuncia una mutazione delle condizioni climatiche nei vari strati dell’atmosfera. Per vento si deve intendere una massa d’aria che si sposta, parallelamente alla superficie terrestre, ad una determinata velocità.

Tralasciando il sistema di circolazione dell’aria a livello di isobare, in questo post analizzeremo le origini del vento che si genera a livello del suolo e che notoriamente interessa maggiormente i navigatori.

La “tempesta perfetta” devasta la Francia

Devastazione In fra

L’inverno di solito non è la stagione nella quale si formano le tempeste sull’oceano Atlantico, dato che le temperature sono molto più rigide rispetto all’estate.

La maggior parte degli uragani che giungono sulle coste atlantiche di Portogallo, Spagna e Francia, sono perlopiù code delle formazioni depressionarie che si formano durante l’estate sul Golfo del Messico e che provocano spaventosi uragani che colpiscono le isole caraibiche e le coste statunitensi.

Nautica ed ecologia: propulsore elettrico Rimjet

barcaSi parte sempre dalle cose semplici: un pezzo di legno, in principio. Da lì si procede, verso un futuro inimmaginabile solo qualche tempo fa. Novità in vista per i motoryacht: la General Dinamics Electrics Boat, infatti, ha iniziato a lavorare a un nuovo sistema di propulsione elettrica che sembra fare al caso di imbarcazioni di piccole e grandi dimensioni. Si chiama Rimjet ed è allo stadio finale della sperimentazione studiata appositamente per le navi militari americane: dal punto di vista tecnico, si tratta di un sistema a capsula “pod” ubicato sul fondo dello scafo con motore elettrico contenuto nel “pod” in posizione radiale e direttamente collegato all’elica. Caratteristiche finora note del motore elettrico sono la sua tipologia a magneti permanenti e la stessa collocazione nel tubolare di protezione che fa da cornice all’elica: il risultato garantito dovrebbe essere quello di una maggiore efficienza e manovrabilità, oltre ad un efficace impatto ambientale per la garanzia di un corretto scambio termico sui cuscinetti.