Kirribilli, il nuovo sloop tutto “Piano” di Renzo

Nel mondo della nautica da diporto, negli anni, sono state realizzate barche belle, alcune bellissime ed altre uniche, tanto da trasformare dei veri super yacht in pezzi unici che delineano la storia della nautica e del design mondiale.

Se poi chi progetta la barca è anche un noto architetto e designer il risultato non può essere che superlativo. Quando Renzo Piano decise di diventare armatore di una barca a vela, si rivolse allo studio Nauta Yacht ed insieme a loro realizzò il suo sogno: il Kirribilli.

Maestro d’ascia, l’anima del legno.


La vita del maestro d’ascia non è quella di un semplice lavoratore che costruisce barche, ma molto più simile a quella di un artista che realizza vere e proprie opere d’arte. Maestri d’ascia non si diventa si nasce per tradizione di famiglia tramandata di padre in figlio.

Nel mondo della nautica sono rimasti in pochi quelli che sanno lavorare il legno e trasformarlo in madieri, fasciame, coperta, tuga e longheroni. Un’arte antica che nasconde le sue regole nelle mente e nelle mani di chi manipola la resina che odora ancora di pece.

Velvet 90, tutto fuorché “Underground”


Velvet Underground era un gruppo rock costituitosi, verso la metà degli anni sessanta, a New York dall’unione di due grandi musicisti Lu Reed e John Cale. Nella sua storia la band si distinse per essere moderna ed innovatrice, proponendo un rock atipico per l’epoca, fondato sul dolci melodie alternate a ritmi forsennati, dove spiccava il timbro vocale del solista Reed.

Allo stesso modo il Velvet 90, prodotto dal Tecnomar di Viareggio, si propone come un mega yacht dal carattere atipico ed innovativo allo stesso tempo. Lo stile e la filosofia progettuale sono derivate del suo predecessore da 83 piedi, ma al contempo i progettisti hanno ricercato nuove forme e migliorato le prestazioni motoristiche e velocistiche dello scafo.

MAS 28, ieri “WAR” oggi “FUN”.

Negli anni precedenti allo scoppio della “Grande Guerra”, la Regia Marina Militare italiana  costituì un gruppo di truppe speciali dotati di mezzi siluranti: i cosiddetti MAS. L’acronimo MAS sta per motoscafo armato silurante. Infatti questi piccole barche a motore, della lunghezza non superiore ai 10 metri, erano dotate di due siluri che venivano lanciati contro le grandi navi sfruttando la sorpresa e la velocità.

I MAS potevano raggiungere anche i 40 nodi e come un  branco di lupi navigavano di notte sino ai porti e rade dove erano ancorate le navi da guerra nemiche, per poi sfruttare l’effetto sorpresa e attaccare con il favore della luce.

Advanced Yacht 66, la “terrazza” sul mare

Premiata come barca dell’anno del 50° Salone della Nautica di Genova, il nuovo scafo del cantiere Advanced Yacht si presenta con delle caratteristiche uniche e certamente innovative. A prima vista si nota immediatamente il grande spazio riservato alla zona pozzetto che rappresenta uno degli elementi che caratterizzano e rendono davvero unico l’A66. Nell’area del piano di coperta, inoltre, sono stare ricavate tre differenti zone alle quali si può accedere senza incontrare alcun ostacolo.

L’accento dei progettisti è stato messo principalmente sulle aree del piano di coperta, consentendo di concentrare tutte le manovre in un unico spazio ben raccolto ed organizzato. La consolle centrale raccoglie tutta la strumentazione per l’ausilio alla navigazione permettendo di avere immediatamente e ben visibili tutte le informazioni e i comandi necessari alla gestione della barca.

Aluwind 56, stile classico cuore moderno

In un mondo della nautica dominato dal design, che definire estremo non è una bestemmia, e dove barche bellissime possono essere solo esposte negli stands delle fiere di settore, quasi come fossero ormai in un salone di bellezza, c’è chi ancora vuole realizzare scafi per navigare davvero.

Aluwind, azienda italiana specializzata nelle produzione di scafi in lega leggera, propone una barca dallo  stile tipicamente classico, ma con una tecnologia molto avanzata per consentire ai futuri proprietari di poter navigare a lungo ed in tutte le condizioni di mare possibili. Il concetto è semplice: riproporre una barca con linee ispirate ai cutter di un tempo, ma prua verticale, quasi fossero dei pescherecci d’altura adatti ad affrontare mari tempestosi.

Panthalassa , il Ketch da “Sogno” di Perini Navi.

Il  nome Panthalassa (dal greco “pan“, “tutto”, e “thalassa“, “mare”) è stato dato all’unico e gigantesco oceano, che era presente sul nostro pianeta  ai tempi del Triassico , quando primi stadi dell’evoluzione del mondo iniziavano a monifestarsi, molto tempo prima della deriva continenti.

Secondo la nota teoria della tettonica a zolle l’enorme oceano circondava la Pangea, l’unico supercontinente presente. In seguito, con il progressivo allontanamento delle varie zolle tettoniche, la Panthalassa si divise in più oceani, sino a raggiungere l’attuale dimensione e conformazione dei mari.

Italmar Cabin 28, da “Lentini” barche veloci

Il nuovo natante della siciliana Italmar, il Cabin 28, è stato presentato all’ultimo salone di Genova, ottenendo sin da subito un ottimo successo ed apprezzamento da parte del pubblico degli appassionati di nautica, così come giudizi positivi da parte degli addetti ai lavori

Il pregio di questa imbarcazione è quello di essere un piccolo cruiser che abbina caratteristiche costruttive di qualità e buone doti nautiche, a costi d’acquisto e di gestione contenuti.  Disegnato dagli architetti Alfio Magnano e Paolo Savoca, il Cabin 28 è stato pensato per offrire grandi spazi, nel layout interno ed esterno, in dimensioni compatte.

Vitruvius 50 M Exuma, “l’incrociatore” da diporto.

A vederlo dal vivo forse potrebbe sembrare meno impressionate che guardando le foto pubblicate sul sito del Cantiere, ma l’Exuma 50 M, a mio modesto avviso, sembra proprio un incrociatore da pattugliamento delle coste, come uno di quelli che si vedono in televisione scortare i cargo nel Golfo di Aden.

Con il suo scafo in alluminio  di color grigio e le linee quasi estreme con una prua altissima, squadrata e profonda, mentre il pescaggio è limitato quasi a voler copiare le nuove tendenze degli scafi velici da corsa.  L’impostazione tipica quasi  da sailing yacht la si può anche notare nel pozzetto di poppa dove i due divani a C sono contornati da tavoli estendibili.

RIO AIR 54, il mare a cielo “aperto”

C’è molta attesa per vedere in acqua la nuova ammiraglia del cantiere orobico, impegnato da qualche lustro al rinnovamento la sua gamma con degli scafi dal Look sportivo e molto innovativo con linee d’ispirazione tipica agli sport coupé.

La novità più importante del nuovo Rio Air 54 è sicuramente il disegno del Hard top che ora si allunga sul pozzetto sin quasi alla poppa, come a voler coniugare l’abitabilità e la comodità del Fly, pur  rimanendo privo dell’ingombrante  e, per certi versi, antiestetico ponte superiore.

Don Giovanni, “amante” di tutti i motoryacht.

Ci sono barche  che io amo particolarmente, soprattutto quanto sono “gusci” che hanno un glorioso passato o possono vantare una storia particolare che mi riporta alla mente avventure di mare o di tradizione marinaresca. Sarà forse una questione affettiva o sentimentale, ma certo è che queste barche possono essere considerate dei veri gioielli naviganti.

In particolare negli ultimi tempi mi sono interessato di restauri di scafi commerciali i quali, con ottimi lavori di refittig, sono stati ricondizionati e ricreati per stupire i nuovi e futuri armatori che si potranno vantare di possedere uno yacht di lusso con l’anima.

Maine 640, non solo “Lobster”

Nel progetto del nuovo Maine 640, è stata riposta tutta l’esperienza di chi ha la capacità di costruire navette di vetroresina da molti lustri. Con la nuova ammiraglia della serie Maine vengono ripercorse e ridisegnate tutte le linee guida dell’intera gamma, che da sempre caratterizzano questa tipologia di barche.

Le caratteristiche proprie delle navette come: la solidità costruttiva, la capacità intrinseca di affrontare ogni tipo di mare, i bassi consumi e la grande autonomia in rapporto al dislocamento, fanno di questi scafi  dei veri e propri oggetti di culto,  per chi desidera navigare a lungo ed in tutto il mondo.

RIVA RAM, la “clinica” degli Aquarama.


Molti appassionati di barche d’epoca conosceranno certamente la storia ed il prestigio dei mitici scafi Aquarama prodotti dal cantiere Riva di Sarnico e diventati, negli anni, un vero e proprio simbolo di appartenenza ed un cult per gli amanti di queste tipologie di motoscafi.

Per decenni gli Aquarama sono stati protagonisti delle giornate di mare di molte personaggi illustri rappresentanti del jet-set internazionale, come principi, sceicchi, magnati dell’industria, attori ed attrici Hollywoodiane, tra i quali volgiamo ricordare: Brigitte Bardot, Richard Burton, Sean Connery, Peter Sellers, ma solo per citarne alcuni dato che l’elenco sarebbe troppo lungo.

RollyGo, la storia naviga ancora

La storia del mitico RollyGo, voluto dall’imprenditore-skipper milanese Giorgio Falck nasce  come sfida alla terza edizione -81/82- della Whitbread, la più importante regata a tappe in equipaggio che prevedeva il periplo del Globo e che oggi è stata sostituita dalla Ocean Volvo Race, con i monotipo da 70 piedi.

La barca fu progettata dall’argentino German Frers, già autore di scafi per la coppa America, e realizzata presso gli storici cantieri Sangermani di Lavagna.
RollyGo fu varata il 4 Aprile del 1979. Lo scafo di oltre 16 metri, era stato costruito in fibra di kevlar e legno di balsa, così da rendere la struttura molto leggera, ma allo stesso robustissima.