Grand Soleil 40, vacanza a noleggio


Uno dei modi per vivere il mondo del mare è quello del noleggio di una barca a vela. La barca a vela Grand Soleil 40 è una scelta per chi vuole vivere una breve vacanza emozionante, senza sostenere la spesa ingente per comprarla. Ecco perché il noleggio di una barca a vela, compresa di skipper ed eventualmente di equipaggio, si può tramutare in un bellissimo periodo trascorso all’aria aperta.

Scelta che può essere effettuata da soli oppure in compagnia, per un divertimento assicurato. Il noleggio della barca a vela può essere effettuato presso le agenzie di viaggi, così come una normale vacanza, oppure mettendosi in contatto con i molti broker che hanno un sito internet, piuttosto che recarsi di persona negli uffici dei charter di vela nella propria città, se si vive al mare.

Barche usate: Akis 27

Le barche usate continuano ad interessare molti amanti della nautica da diporto. Quest’oggi poniamo all’attenzione degli appassionati una barca con tanta versatilità, per la navigazione in acque interne. Si tratta del motoscafo Akis 27, dei cantieri italiani Cigala e Bertinetti.

Azimut 53, flying bridge luminoso


L’Azimut 53 è un Flying Bridge grande e luminoso, dalle prestazioni eccezionali, progettato dalla coppia Stefano Righini e Carlo Galeazzi.

L’Azimut 53, infatti, è un elegante yacht, di oltre 16 metri, con interni moderni e raffinati, contraddistinti da un mix di pelle, legno e tessuto.

Wider 42, il day cruiser che si “apre” al mercato

L’esperienza in ambito nautico è sempre molto importante anche se poi i nostri sogni non si tramutano molto spesso in realtà. Tilli Antonelli per anni è stato l’anima e lo spirito della filosofia costruttiva del cantiere Pershing non solo in qualità di fondatore e presidente, del prestigioso marchio di motoryacht, ma soprattutto perché portatore di idee nuove e spesso vincenti.

Oggi, che i tempi d’oro dell’ingresso nel gruppo Ferretti sono ormai tramontati, Tilli si rilancia nel settore della nautica da diporto con la Wider azienda nautica con sede a Castelvecchio di Monteporzio (PU). Wider è anche il nome del primo prodotto, un sorprendente ed innovativo day cruiser di 42 piedi, cui seguiranno un modello più piccolo e uno più grande.

Otam 58 open, solo per “uomini duri”


Come vi sentireste se voi foste alla guida di un TIR, da trenta tonnellate, correndo alla velocità di 200 all’ora? La risposta non esiste visto che nessun camion con rimorchio riesce a toccare certi limiti, ma per chi ama la nautica una possibilità c’è: quella di provare un Otam 58 open che, per dimensioni e peso, è  molto simile ad un diciotto ruote.

Questo super motor yacht, costruito in tipico stile mediterraneo, consente velocità sull’acqua prossime ai 100 km orari, mantenendo confort e abitabilità di una tipica barca da crociera. Le sensazioni sono al massimo e l’adrenalina aumenta non appena si spinge sulla manetta del gas.

Del Pardo, da Forlì alla Baviera

Da sempre la Romagna è stata terra di marinai, barche e Sangiovese, ma adesso è diventata, a pieno titolo, anche la patria della birra e crauti. Non me ne vogliano gli amici romagnoli, ma il gioco di parole era appositamente voluto per sottolineare il passaggio della proprietà dello storico cantiere Del Pardo sotto il controllo della tedesca Bavaria Yachts.

Per la verità il capitale del cantiere forlivese era ormai da tempo in mano straniere essendo controllato dal fondo di private equity Rhone Capital, il quale, attraverso la società di gestione International Sailing Boats, deteneva anche le quote di maggioranza della francese Dufour Yachts.

Sarnico, il “Grande” Yacht


Dopo Sarnico Spider, ecco, la nuova ammiraglia dei Cantieri di Sarnico presentata all’ultimo salone di Genova, e che tra qualche giorno sarà possibile ammirare nelle marine dei più importanti porti turistici italiani. Grande Sarnico nasce dalla collaborazione del Victory Design per lo studio della carena e da Carlo Nuvolari e Dan Leonard per gli interni e le sovrastrutture.

Il profilo della carena risulta molto slanciato anche nella versione con il command bridge che permette di pilotare all’aperto, oltre ad avere un grande prendisole per godere della vita alla aperto. Il grande lavoro di progettazione unito alla scelta dei materiali ha consentito di avere un barca molto performante anche lavorando sul rapporto peso potenza, che unito all’impianto di propulsione di straordinaria qualità consente di raggiungere velocità ragguardevoli mantenendo al contempo consumi contenuti.

Nautica da Diporto, la luce in fondo al tunnel della crisi?


Dopo il crollo del mercato mondiale della nautica del 2009, l’anno che va concludersi porta con se le speranze per un ritorno in attivo dei bilanci della cantieristica da diporto. I dati parlano chiaro e sono impietosi.

Il mercato nazionale nel 2009 ha registrato un -30 % rispetto all’anno precedente con una diminuzione del fatturato per il mercato interno di oltre 500.000.000 di euro, mentre la diminuzione percentuale degli ordinativi per l’estero si è contenuta in un – 20 % con una diminuzione del venduto di circa 380.000.000 di euro. Sul fronte delle importazioni il crollo invece è stato più accentuato arrivando addirittura a  toccare un pesante – 51 %, con una perdita di valore netta di oltre 200 milioni di euro.

Sarnico Spider, l’anticonformista

E’ sempre difficile giudicare una barca dallo spirito nobile e prodotta da un cantiere dal sicuro blasone, soprattutto quando sei già prevenuto ed il tuo giudizio positivo è condizionato in partenza. Ovviamente, ogni essere umano ha le sue debolezze e la mia è quella di amare lo stile classico delle linee, magari rivisitate in chiave moderna, senza però raggiungere quella esasperazione del design che alle volte ti fanno pensare che certe barche, seppur bellissime, non sono fatte per navigare, ma per essere esposte in musei d’arte contemporanea.

Il Sarnico Spider è una di quelle barche che non temono confronti, neanche quando vengono ormeggiate al fianco di barche più grandi. Lo studio stilistico fa si che questo scafo sia una “macchina” estremamente sportiva e di classe con particolari stilisti degni della storia del mitico cantiere Bergamasco.

Sessa Marine, la Brianza “invade” l’America


Dal quartier generale di Agrate Brianza è stato annunciato l’accordo di collaborazione tra Sessa Marine con FASTBOATS, azienda commerciale specializzata nella distribuzione di marchi di lusso con sede a Fort Lauderdale in Florida. Dopo quattro anni d’esperienza sul mercato Americano, Sessa Marine rinforza la propria presenza nel nord America, sperando di raggiungere quei traguardi di vendita che mai prima d’ora nessun marchio nostrano aveva neanche sperato.

All’inizio della sua avventura, nel 2006, Sessa si era presentata al mercato americano all’apice del periodo più duro degli ultimi 40 anni per il settore statunitense. I risultati sono arrivati grazie ad un forte brand ed a prodotti di alta qualità, capaci di sedurre il vero appassionato americano.

Hidro Callegari, il primo tender ad idrogeno

La piccola rivoluzione che nei motori fuori bordo ad idrogeno è già iniziata, tarda ad arrivare nel settore delle automobili. L’emissioni di CO2 sono un vero problema per tutti gli abitanti del pianeta tanto che esistono protocolli tra gli stati per ridurre l’emissioni in atmosfera.

La nautica è da sempre all’avanguardia della tecnologia ed anche nel settore delle energie alternative si possono trovare eccellenze di primo piano. La Callegari e l’Acta Energy, entrambe leader nei loro settori, hanno messo a punto il primo tender ad idrogeno della storia. Il sistema è abbastanza semplice nel suo utilizzo.

VG YACHT 62, il Cat. a motore ideale per famiglie e marinai “Casinari”

Certamente, chi vuole spazio a bordo, scegliendo un catamarano non avrà che l’onere di imbarcare un elevato numero di amici, magari per farse un bel week end in giro per calette, sorseggiando ottimi aperitivi e degustando prelibatezze sfornate dalla magica cucina di bordo.

Per contro, che detesta il rumore e la massificazione delle vacanze marinaresche non ama questo tipo di imbarcazioni, considerandole un potenziale veicolo di “casinari”. La scorsa estate, ad esempio, un paio di catamarani a vela si erano impossessati di una magnifica  a nord di Alonisoss trasformandola in una vera e propria discoteca con tanto di musica a palla e luci stroboscopiche.

Cerri Marine 28 Sport, la linea sport del “Cummenda”

Molti imprenditori italiani in anni passati hanno accettato la sfida di cimentarsi nella costruzione di barche. In molti casi il successo non ha premiato gli sforzi sia economici che intellettuali, in altri casi gli investimenti invece sono stati fruttiferi e ben gestiti.

Carlo Cerri fa parte di questa famiglia, tanto apprezzabile quanto spesso difficile da capire. Quando verso la meta degli anni novanta apparve sulla scena della cantieristica nessuno avrebbe mai scommesso su quel marchio anonimo raffigurante il logo ed uno sfondo marino.