SLY Yachts soffre la “zavorra” della crisi finanziaria

Sly 61

Nonostante la presentazione del nuovo modello da 61 piedi, il cantiere Sly Yachts di Cesena non riesce più a far fronte ai propri impegni a causa della crisi finanziaria. A materializzare la prospettiva dell’insolvenza è una lettera inviata, dal rappresentate della società,  a tutti i creditori dove li si porta a conoscenza della situazione, sottolineando come la società non sia più in grado di far fronte agli  impegni assunti.

Nel caso i creditori non dovessero accettare le proposte della società, per Sly Yachts si aprirà un lungo periodo di incertezza e cupe prospettive, per tutti i dipendenti.

Ferretti Navetta 33 premiata a Fort Lauderdale

ferretti-navetta-33Dopo Genova, quello di Fort Lauderdale è – in ordine cronologico – uno degli appuntamenti del settore nautico più importanti. Giunto alla sua 50esima edizione, si tratta di una manifestazione internazionale che registra dati notevoli: più di trecentomila metri quadri di superficie espositiva, per un valore di 2 miliardi di dollari tra imbarcazioni, motori e accessori, a cui partecipano i più grandi cantieri del mondo, e l’Italia, con il suo comparto cantieristico che fattura il 55% all’esterno, non poteva mancare.

Ferretti Yacht, presentatasi all’evento con 15 modelli, è stata insignita del premio “Best New Motor Yacht Series Under 40 Meters” con la sua Navetta 33, riconoscendone l’eccellenza tra design ed esecuzione, perfetta sinergia quindi tra il lavoro di progettazione e il cantiere. Vediamo di cosa si tratta.

Millenium, la rivoluzione delle vele in carbonio

Vele carbonio

Nell’antichità si usavano materiali naturali e fibre naturali per realizzare le vele delle barche. I Fenici utilizzavano tessuti di lino e canapa, così come i Greci e Persiani. Per  molti secoli i materiali per fabbricare le vele restarono più o meno gli stessi, mentre con l’avvento delle fibre sintetiche, verso gli anni 50 del secolo scorso, s’iniziarono a realizzare vele con fibre quali il nailon o rayon.

Oggi la tecnologia nel settore della vela è arrivata a livelli molto alti ed materiali come il Dracon o il Lankotex, che sino a qualche decennio fa andavano per la maggiore, sembrano ormai obsoleti, sostituiti dalle fibre di nuova generazione come il carbonio e la dyneema. La tecnologia principale per realizzare vele in carbonio prevede l’assemblaggio dei laminati mediante fibre impregnate di resina, racchiusi da due film ( strati ndr), anch’essi spalmati di  epossidica che funge da collante.

Powershore Abarth SP, così lo Scorpione naufraga

Powershore Abart

Il marchio, lo Scorpione, è uno di quelli noti, soprattutto per quelli della mia generazione cresciuti nel mito delle auto da corsa con marchio dell’elaboratore viennese Karl Abarth. Come non ricordare la mitica Autobianchi  A112 Abarth, antesignana delle odierne city car  o la pluri vittoriosa Fiat 131 Abarth, per anni dominatrice incontrastata del mondiale Rally?

Oggi Abarth è un marchio controllato al 100% dal gruppo Fiat e delinea la brand delle auto sportive made in Torino. Con la Powershore Abarth SP, che non saprei se definirla prototipo o meno, il marchio automobilistico entra nel grande mondo della nautica da diporto, realizzando un maxi RIB, cioè un grande battello pneumatico o gommone che dir si voglia, ispirato al mondo delle corse e delle competizioni.

Zuanelli Z 40, provare per credere la qualità italiana

Z 40 2

Il piccolo cantiere Zuanelli situato a Padenghe, sulla riva Bresciana del lago di Garda, da sempre produce scafi di alta qualità e pregio che sono oggetto di culto tra gli appassionati del mondo velico.

Nel gardesano sanno bene cosa significhi costruire barche che possono navigare anche per molte miglia e con venti non proprio da brezza, visto che il vento lacustre, con le sue raffiche di caduta, molto spesso mette a dura prova l’armo delle barche, che solcano le sue gelide acque, soprattutto se non di buona qualità e foggia.

Ikarus, quando il politico è navigato

Ikarus - D'AlemaPer molti sarebbe bello possedere una barca come l’Ikarus , visto  il costo,  ma vedere un leader di partito come Massimo D’Alema cimentarsi al timone di una regata come la “Roma X tutti” e vincere, mi riappacifica da tutte le illazioni che si sono fatte sul suo conto e sulla proprietà dello scafo.

Di questi tempi in cui la “casta” è investita, (o svestita a seconda dei casi ndr)  da scandali sessuali di ogni tipo, sapere che c’è un onorevole che ha come unico “vizio” il mare e la vela, beh non penso che sia poi tanto male.

Amon-Ra, un “concetto” divino

amon-raYTEAM Italian Yacht Design è una realtà tutta italiana, specializzata nella progettazione nautica e nello yacht design, utilizzando le più moderne tecnologie cad cam e modellazione 3d.

Lavora in collaborazione con Romani Design e KEYFRAME studio, e recentemente si è aggiudicata una menzione speciale al MYDA 2009 (Millennium Yacht Design Award), in occasione Sea-Tec, relativamente al concorso Nuovi Progetti-Sezione Motore, Categoria “Professionisti”.

L’Arcidiavolo e l’acqua santa

Arcidiavolo 42

Quando vidi lo scafo dell’Arcidiavolo 42 per la prima volta nel capannone di un improvvisato cantiere nautico di  Bereguardo (PV), tutto avrei pensato, ma mai di trovarmi di fronte ad una barca che sarebbe divenuta poi, una delle prime concept  boat italiane.

In realtà quello che vidi era soltanto una stampata di vetroresina, tra l’altro mal riuscita, di quella che doveva essere la barca commissionata da un architetto milanese al “cantiere”, ben due anni prima, il quale, stanco dei continui ed ingiustificati ritardi, mi aveva contattato per una consulenza al fine di dirimere la questione e valutare tecnicamente ed economicamente lo stato di fatto.  Sin dal primo momento mi accorsi che si trattava di un progetto innovativo e di pregio che mi ricordava una barca da competizione simile, ideata nel 1972 da Renato Levi, e che ne replicava la tipologia della carena a  triciclo rovesciato e, seppure vagamente, lo stile.

Tender o super yacht ?

Wally Tender

Qualche anno fa il tender, o scialuppa di servizio,  era un mezzo accessorio semplice, essenziale, il cui unico scopo era quello di permettere all’armatore di scendere a terra dal proprio yacht ancorato in rada. Con gli anni lo stesso è cresciuto di dimensioni di pari passo con le dimensioni degli yacht.

Se oggi parliamo di “mega panfili” non possiamo sorprenderci se vediamo scorrazzare, nelle calette, dei veri e propri super tender, con dimensioni e prestazioni eccezionali. Infatti non manca salone o manifestazione di settore dove venga presentato un nuovo gommone o un tender che supera tranquillamente i 10/12 metri e con motorizzazioni da 500 hp e più.

Sessa Key Largo 36′, pura adrenalina

Sessa Key Largo 36

Key Largo è un nome che richiama immediatamente al mare azzurro della Florida e dei suoi innumerevoli isolotti che da Miami si spingono per oltre 70 miglia, all’interno del golfo del Messico, sino al più grande: Key West. Sessa (Aurunca) è il nome di un paesino, della Campania, vicino alla più nota Teano di garibaldina memoria, che le cronache dicono essere molto caro alla fondatrice dell’azienda nautica.

Dalla magica unione tra i due nomi e dalla matita di Christian Grande nasce una linea di imbarcazioni open della quale il Key Largo 36 rappresenta il top di gamma. Un motoscafo dalle grandi dimensioni che promette sicure e veloci navigazioni off-shore per raggiungere, in poche ore, anche le Keys più lontane appunto.

Sula 27 One Design, prima non c’era

sula-27-one-designPrimo sforzo costruttivo per il cantiere Sula Yachts, nasce dalla mano dell’architetto milanese Mario Castelli un 27 piedi one design, destinato alle regate ma con uno sguardo attento ai piccoli equipaggi che vogliono passare un pò di tempo in mare per piccole crociere.

Imbarcazione d’esordio del cantiere milanese presenta linee strette, e un’elevata linea di galleggiamento che promettono buone performance, e allo stesso tempo eleganza. Sula 27 One Design è realizzata avvalendosi della tecnica dell‘infusione di resina, con scafo single skin di resina vinilestere, coperta in sandwich di airex, madieri laminati allo scafo e lama di deriva con bulbo in ghisa.

Scuderia 50, tra crociera e regate una barca d’avanguardia

adriasails-scuderia-50Scuderia 50 è il nuovo yacht di Adriasail, disegnato da Umberto Felci (Felci Yacht Design) per il cantiere di Fano. E’ il primo di una nuova serie di scafi costruiti ad alta tecnologia, che coniugano prestazioni veliche e comfort abitativo, non trascurando nessuno dei due.

Un vero fast cruiser, che a dispetto di uno scafo allungato, con poppa piatta e bassa sull’acqua, presenta un baglio massimo che dona spazio all’interno senza sacrificare più di tanto la linea. Le sezioni di prua mantengono generosi volumi, e completano una carena atta a navigare in maniera ideale mantenendo un angolo di sbandamento pari a 18°, favorendo la planata alle andature portanti a causa della ridotta superficie bagnata. L’allestimento è tipicamente da racer, con timone in carbonio, molto sensibile, mentre la lama di deriva allungabile sorregge un siluro da 3 t circa.

Make 25, divertimento e gite fuori porta

Make 25Makesails è un cantiere italiano con sede a Dubino (So), che costruisce tutto in Italia. Così come full Made in Italy è il Make 25, questo open da regata che offre anche confortevoli uscite con gli amici, o gite fuori porta.

Stivare in un 25 piedi l’occorrente per più di un giorno, o due, per 3-4 persone non è un’impresa agevole, per di più quando occorre dare all’imbarcazione un tocco da regata, con linee filanti e il giusto spazio nel pozzetto perché l’equipaggio manovri bene. Il Make 25 ci è riuscito, fornendo una barca tipicamente da regata, con un design molto aggressivo, ma che può essere fruttata anche per altro.

Emozione 55 Open completa la gamma motoryacht by Franchini

Emozione-55-openPresentata in anteprima al 49° Salone Internazionale Nautico di Genova, Emozione 55 completa la gamma motoryacht costruiti dallo storico cantiere Franchini. Accanto alle due versioni Classic e Fly, questa open cerca di soddisfare le esigenze di un parco più ampio di clienti, che intendono godere del mare nel senso più ampio del termine, possibilità che un imbarcazione di questo tipo può dare.

In perfetta linea con la filosofia che anima questa barca, lo spazio attorno al pozzetto è stato allargato per rendere più agevole e confortevole la vita all’aperto.