Comet 303, i dieci metri per tutti i gusti

Comet 303

Il Comet 303 è certamente una barca che ha fatto epoca sin dal giorno della sua presentazione verso l’inizio degli anni ottanta.

Costruito dalla Comar di Forlì su disegno dello studio Vallicelli veniva dotata di due tipologie di armo a sloop frazionato: uno classico, per il diportista, e l’altro con albero e bulbo maggiorati per chi voleva utilizzare il 303 in regate di categoria.

Giorgio Falck, il velista d’acciaio

Giogio Falck

Tra le figure carismatiche della vela italiana non si può non ricordare un personaggio come Giorgio Falck. L’imprenditore, morto a Milano nel 2004 all’eta di 66 anni a cusa di un male incurabile, è stato per decenni un imprenditore velista, come lui stesso si amava definire, protagonista di regate in tutti i mari del mondo.

Nato nel 1938 a Milano, erede di una delle dinastie più importanti nel settore dell’acciaio, la cui sede di Sesto San Giovanni è stata per decenni il suo quatier generale e cuore pulsante dell’economia lombarda, amava il mare e la vela.

Franchini 74, un’emozione di barca

Franchini emozione 74

Per molti lo stile di una barca è tutto, per altri contano solo le prestazioni. Chi acquista uno yacht Franchini, invece, ricerca sempre un qualcosa in più: la voglia di andare per mare.

Il nuovo modello della casa da 74 piedi rappresenta la sintesi dei concetti del cantiere di Mondolfo: barche belle, solide, confortevoli e dalla linea che richiama inequivocabilmente le Lobster Boat della Est coast statunitense. Le barche da pesca, spesso costruite con pezzi di risulta, per chi voleva navigare su scafi per andare per mare con un certo stile senza essere paragonato al possessore di un ferro da stiro.

Aquarama, la storia di un mito

aquarama riva
Per chi è appassionato di nautica l’Aquarama rappresenta sicuramente un mito oltre, che il simbolo del cantiere Riva. La storia narra dell’avventura imprenditoriale che, partita dalle sponde del lago d’Iseo, ha raggiunto tutto il mondo, diventando portavoce dell’immagine e dello stile tutto made in Itally della cantieristica artigianale.

Stile, eleganza ed alto artigianato hanno fatto dell’Aquarama e di tutte le barche Riva delle vere e proprie opere d’arte, che senza dubbio sono ancora oggi indimenticabili e oggetto del desiderio di molti collezionisti.

Riva 92′, arriva la Duchessa

RIVA 92 Duchessa
Una linea inconfondibile, molto aggressiva ma al tempo stesso dolce, equilibrata e funzionale, con soluzioni all’avanguardia frutto del design di Mauro Micheli, da sempre appassionato di arte moderna e contemporanea.

In concetto è semplice: studiare forme e linee esclusive e che col tempo possano essere sempre moderne, quasi a riprodurre un oggetto senza tempo e senza età.  Così, il Riva Duchessa 92’ si è presentato, in agosto, nella splendida e prestigiosa cornice di  Porto Cervo.

Gozzo Gecko 730SX: dislocamento e velocità in un solo scafo

gecko-730-sxA volte le alternative limitate in un mercato seppur variegato non lasciano scampo: o accettare il compromesso, oppure inventarsi qualche soluzione fuori dall’ordinario.

E’ quello che è successo a Enrico Curatolo, attualmente di mestiere agricoltore, inventore per passione, nonché un passato da progettista e titolare di 3 aziende che collaboravano con nomi prestigiosi come Philips, Ferrari e BMW. Il gozzo Gecko, di sua invenzione, unisce quanto di più estremo ci possa essere in materia di scafi: velocità e dislocamento, attraverso una tecnologia brevettata che permette, con un fuoribordo di soli 40 cavalli, di raggiungere una velocità di 20 nodi, planando.

Sessa S26, il piccolo grande motoscafo

Sessa 01

Non è assolutamente facile trovare una barca a motore di 7, 5 metri che abbia caratteristiche tecniche, layout interno e dotazioni di bordo, tali da non far rimpiangere i neo armatori, di non aver optato per l’acquisto di uno scafo di categoria superiore.

Con il Sessa S26, il cantiere lombardo ha centrato nel segno, diventando certamente un punto di riferimento nel segmento dei natanti, per tutta la cantieristica nazionale ed internazionale, con un prodotto, della cosiddetta categoria “entry level”, che per qualità delle rifiniture e versatilità della coperta assomiglia di più ad una barca di blasone superiore.

Comet 375 st, un classico intramontabile

Comet 375 st 1
Il Comet 375 è sempre stata una della mie barche preferite e pertanto mi è difficile essere completamente obbiettivo nell’esprimere un giudizio sulle qualità e caratteristiche. Questa barca venne realizzata dal cantiere Comar di Forli, all’inizio degli anni 80, per poi restare in produzione sino all’inizio degli anni novanta, dove una profonda crisi mino la solidità societaria decretando il fallimento della Comar, oggi rinata sotto altri proprietari in quel di Fiumicino.

Il progetto del 375 rappresentò il salto di qualità nella produzione di yacht a vela, dopo l’incredibile successo di vendita del Comet 910 che, all’epoca, stravinceva su ogni campo di regata. Con questo scafo la Comar entrava a far parte dell’elite della produzione nautica italiana, lasciando quel lembo e nomea di produttore di: buoni, ma piccoli gusci.

Apreamare 64, non solo gozzi napoletani

Aprea 64

La storia dei gozzi di Apreamare non ha certo bisogno di essere raccontata, visto gli innumerevoli modelli venduti ed apprezzati in tutto il mondo.

Meno nota è la vocazione del proprietario del cantiere, Cataldo Aprea, di sviluppare l’attività del diporto nautico in aree svantaggiate come quella di Torre Annunziata, dove il patron di Apreamare ha realizzato un polo per la nautica, con oltre cento posti barca e 150.000 mq di superficie adibita a servizi.

Gli “Alberi” crescono in materiale composito

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Sin dall’antichità era già noto che unendo materiali diversi si miglioravano le caratteristiche meccaniche che avrebbe avuto un singolo elemento. Gli Egizi univano paglia al fango per realizzare mattoni da costruzione più resistenti, così come oggi si utilizzano tondini di ferro per armare il calcestruzzo e renderlo più resistente ai carichi di trazione e flessione.

La composizione di due o più materiali diversi in un materiale composito produce oggi manufatti che hanno applicazione in diversi campi. Ad esempio l’uso delle fibre ad elevate proprietà meccaniche consente di impiegare materiali polimerici per costruire barche, automobili o aerei.

Tecniche per costruire i Megayacht

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Molti mi chiedono come sia possibile costruire una barca con scafo di oltre cento piedi in vetroresina o in materiale composito in un pezzo unico. La risposta è semplice: tecnologia raggiunta in materia di stampi e nuovi materiali.

Per poter realizzare i megayacht, senza particolari problemi, esistono fondamentalmente due tecniche: quella basata sullo stampo tradizionale e quella che sfrutta materiali all’avanguardia

Atlantis 40, sportcruiser da vivere all’aperto

Atlantis-40Atlantis 40 è uno sportcruiser dei cantieri della divisione Atlantis di Azimut Benetti S.p.A. che offre soluzioni per vivere il mare all’aria aperta. Le soluzioni adottate, infatti, spingono in tal senso presentando interni comodi ma soprattutto funzionali, e ampi spazi nel flydeck e nel ponte inferiore per godersi splendide giornate di sole e di puro relax.

Azimut 100 Leonardo, un loft sul mare

azimut-100-leonardoNonostante il termine “loft” sia indicato per una tipologia abitativa derivata direttamente da spazi industriali abbandonati e poi trasformati in abitazione, la radice etimologica è quella di “spazio”, “aria”.

E ci sta tutto per questo Azimut Leonardo 100, uno yacht appartenente al mondo dei flybridge, un “ponte volante” di trenta metri, capolavoro di estetica, razionalità e soluzioni studiate appositamente per rendere al meglio il soggiorno e gli spostamenti di armatore e amici, senza lesinare alcun comfort.

Barche usate: Grand Soleil 38, il giusto equilibrio

grand-soleil-38Arriva dal Cantiere del Pardo il Grand Soleil 38, un undici metri e novanta nel 1991, disegnato da Pascal Conq dello Studio Finot. A causa di alcuni avvicendamenti societari, in seguito, il progetto venne abbandonato perché antieconomico e fu ripreso nel 1997 dalla Comar con il nome di Comet 38.

Tra le barche usate, si tratta di un modello ben progettato, con finiture di qualità e spazi comodi, nonostante l’altezza del sottocoperta sia un pò limitato rispetto ad altre barche usate di quegli anni.