Della Pasqua DC 16, una barca d’elite

Della Pasqua DC 16

Presentato al salone di Genova del 2007 questo modello di 16 metri del cantiere Della Pasqua di Marina di Ravenna si affianca alla tradizionale produzione di modelli Fly Bridge, ponendosi come la naturale evoluzione del progetto open sportivo.

Questo motor yacht è stato pensato per soddisfare l’esigenza di un pubblico di armatori che desidera possedere uno scafo con caratteristiche di comodità e lusso in linea con la tendenza del mercato moderno.

Unica 42, la barca per tutti i gusti

Unica 42

A prima vista l’Unica 42 si presenta con una classica linea sportiva, tipica degli open, dal disegno basso e filante ed una coperta completamente libera, mentre la poppa, squadrata e dritta, termina con una plancetta capace di sopportare anche il tender di bordo.

La scelta progettuale non ha voluto proporre un design ultra moderno e di tendenza, preferendo ripercorrere piuttosto lo sviluppo di nuove tecnologie costruttive grazie all’impiego di materiali innovativi come il kevlar o le fibre di carbonio.

Cantiere Della Pietà, dalla Cina con “furore”

Della Pietà

La notizia che il Cantiere Della Pietà da tempo si trovasse sull’orlo di un pauroso baratro, non è certo una novità, mentre il fatto che adesso sia stato rilevato da una società cinese sì.

La Millenium Marine, brand del mercato navale del colosso dell’alluminio Wantong, ha acquistato all’asta giudiziaria per oltre 3,5 milioni di euro le attività di cantieristica dello storico marchio con sede a Malcontenta (VE).

Barche a vela per diversamente abili, i progetti ci sono, il mercato no!

Ferrari Yacht design HD

Si parla sempre più spesso di vela per persone diversamente abili e qualche iniziativa da parte di alcune associazioni e scuole veliche pare essere a buon punto.

Purtroppo però il mercato della nautica da diporto, soprattutto in Italia, non è molto sensibile al tema anzi pare proprio sordo nonostante oggi le possibilità tecniche ed i materiali moderni, possano facilitare la costruzione di barche adatte anche ad ospitare persone con problemi fisici.

Rifare il ponte in teak, occhio alle doghe!

Coperta in Teak

Chi compra una barca nuova od usata con le rifiniture ed il ponte in teak apprezza il fatto di possedere un oggetto abbellito da un legno di pregio. Di solito i cantieri costruttori, quelli seri e con un certo blasone, utilizzano sempre teak di pregio per rifinire la coperta ed il pozzetto.

Purtroppo il teak, seppur di buona qualità, col passare degli anni subisce un inevitabile deterioramento che a lungo andare comporta la totale sostituzione con  nuovo legno od altri materiali.

Beneteau lancia il primo ibrido di serie

Beneteau-ZF-marineRivoluzione ibrida per il primo motore di serie a rigenerazione, firmata dal cantiere francese, in collaborazione con ZF Marine Arco, filiale italiana della azienda tedesca (produce sistemi di propulsione e trasmissione in ambito nautico). Pur non trattandosi di novità assolute, la novità sta nell’ottimizzazione delle singole parti, a formare un complesso sistema di motore-generatore capace di dare maggiore autonomia rispetto a soluzioni già sperimentate.

I tecnici di Beneteau e di ZF Marine hanno creato un sistema che coinvolge un motore endotermico, uno elettrico che ovviamente funziona anche da generatore – tutti i motori elettrici, almeno in teoria, hanno un funzionamento reversibile motore-generatore – e un pacco di batterie, interconnessi tra di loro efficacemente da un BMS – battery management system.

Grand Soleil 54, lo scafo che non tramonta mai

Grand Soleil 54 1

Ci sono barche che negli anni perdono di valore mentre altre si deprezzano così rapidamente da non trovare mercato se non nel settore del charter o nelle scuole vela. Il 54 piedi del cantiere Del Pardo certamente rimarrà una barca apprezzata per lungo tempo ed avrà sempre una fascia di appassionati ed ammiratori.

La linea moderna con slanci prodieri molto accentuati e baglio arretrato mantengono una buona proporzione dei volumi dello scafo e della coperta dal disegno squadrato, studiata appositamente dallo studio Brenta, in ossequio alla tendenza moderna di avere una vista piacevole della barca da tutte le angolazioni.

Comuffo, il cantiere più vecchio del mondo

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Esistono ancora barche costruite in legno secondo la tradizione dei maestri d’ascia di un tempo. Il cantiere Camuffo da oltre 500 anni mantiene viva questa tradizione, annoverando centina di scafi usciti dai suoi capannoni di Mestre.

Realizzare motoscafi o yacht con ordinate e madieri in legno massello è ancora oggi un’impresa di altri tempi, dove l’opera del maestro rimane ineguagliabile ed unica nel suo genere. Il fascino di una barca in legno è lo stesso di possedere una vera e propria opera d’arte, dato che ogni barca viene disegnata e realizzata su “misura” secondo le esigenze del futuro proprietario. 

I cantieri Colombo ampliano la gamma Bellagio

colombo-bellagio-36I cantieri di Giacomo Colombo S.p.A. hanno in progetto il varo del secondo dei motoscafi sportivi della linea Bellagio – che oltre ad essere un famoso casimò di Las Vegas è anche un comun del comasco – un 36 piedi che tende a confermare la linea esclusiva che il suo predecessore aveva già annunciato.

L’imbarcazione intende enfatizzare, attraverso stilemi attuali, i valori di qualità ed esclusività tipici del marchio Colombo. Il design è stato curato dallo studio di progettazione Nuvolari-Lenard, apprezzato in ambito internazionale – tra le loro collaborazioni, una per un mega-yacht di 80 metri costruito in Olanda con Oceanco – che ha saputo dare allo coperta un design contemporaneo, mentre la carena è stata disegnata dallo studio d’architettura navale Victory Design di Brunello Acampora.

Rimar 41.3, la lunga rotta

Rimar 41

Nella marca romagnola sanno bene come si costruiscono le barca. Forlì è da molti decenni la capitale indiscussa della cantieristica da diporto nel settore delle imbarcazioni a vela. Il cantiere Rimar, di Renzo Sartini, è una piccola factory che produce soprattutto guardando alla qualità, ai dettagli ed alle esigenze del cliente/armatore.

Dal cantiere escono in media poco più di dieci scafi all’anno, ed è proprio grazie all’impegno personale della proprietà nella fase produttiva, che la cura dei particolari viene tenuta in debito conto, visto che quasi sempre s’instaura un rapporto diretto e personale tra l’azienda e l’armatore.

Baia One 43, design e lusso corrono veloci

Baia one 43

Si sà, la Campania è una regione dalle mille risorse e dalle mille sfaccettature, dove spiccano però delle eccellenze di tutto rispetto, quasi a ricordarci che sotto il Vesuvio c’è sempre qualcuno, che grazie alle proprie capacità, riesce ad emergere dall’anonimato omologante.

I cantieri di Baia, che prendono il nome dalla omonima città , rappresentano certamente una testimonianza della capacità e della creatività tipicamente partenopea.

Atlantis 35, la piccola dal grande spazio

Atlantis 35
A vedere il cantiere, immerso nel verde delle colline piacentine, nessuno potrebbe mai pensare che lì si possono produrre scafi e barche di pregio. La zona di Gropparello – comune dove c’è la sede – non ha certo vocazione di cantieristica navale, ma piuttosto di produzione vitivinicola od artigianale.

Nella realtà il marchio storico della Gobbi, divenuto negli anni un brand di Azimut con marchio Atlantis, è da decenni che opera e produce motoscafi nella provincia di Piacenza, con risultati di tutto rispetto e  scafi esportati in tutto il mondo.

Imago 48, per chi vuole correre con un “Mago”

Imago 48

L’Imago 48 è la seconda barca prodotta dal cantiere di Giolmarine dopo il varo del più piccolo della gamma da 32 piedi. La linea rimane la stessa, visto che la firma del progetto è di Gianfranco De Casa, già noto per aver disegnato altri modelli del brand veneto.

Lo scafo, dalla forma classica ed abbastanza squadrata, è caratterizzato da una coperta molto pulita e sgombra da ogni orpello, tanto da eliminare persino le battagliole ed il tientibene, dove spicca un unico passo d’uomo che serve per illuminare la cabina armatoriale.

Minicat, quando il catamarano è da passeggio

minicat-3Avete un’irrefrenabile voglia di vela, di mare, di sport acquatici, ma avete a stento la patente B? Non preoccupatevi, da oggi esiste una soluzione – non proprio economica, ma quasi – per voi.

Si chiama Minicat, ed è un piccolo catamarano da passeggio – nel senso che lo si trasporta in spalla in una borsa simile a quelle da trekking – pronto all’uso in 25 minuti, che vi permetterà di diventare, se il mare ce l’avete nel sangue, il Paul Cayard almeno della vostra famiglia!