Sciallino Gemy, l’eredità dei maestri d’ascia

Sciallino Gemy

Il fondatore Mario Sciallino aveva imparato la difficile arte di costruire le barche in legno dai maestri d’ascia del cantiere Patrone, dove si costruivano gozzi, dinghy e, durante la guerra, i MAS per il cantiere Baglietto.

Ai tempi si lavorava il legno massello perché il compensato marino non si era ancora imposto nella Liguria pre-bellica. Oggi le tecniche sono cambiate ed il legno ormai ha lasciato il posto alla più economica vetroresina, cosìda poter competere con il mercato sempre più aggressivo ed industrializzato.

Viareggio: Nautical Management sforna i manager della nautica

viareggio-porto

Anche il contesto della nautica ha scuole vere e proprie per formare i futuri manager. Ne è un esempio il master in Nautical Management, attivo a Viareggio da un mese grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi di Pisa, il Comune di Viareggio e la Fondazione Banca del Monte di Lucca. Sette gli allievi finora ammessi con l’intento di costruire nuove professionalità per lo svolgimento di attività di pianificazione e di gestione del processo produttivo in imprese che operano nel settore della nautica da diporto.

Manò Marine 25.09, il Daly Cruiser per tutti i gusti

Mano 25 09
La tendenza dei costruttori moderni è di progettare barche molto confortevoli anche in pochi piedi di lunghezza. Il Mano Marine 25.09 nonostante possa contare su 8 metri scarsi di lunghezza fuori tutto, riesce a contenere tutto ciò che noi desidereremmo avere in una breve crociera lungo costa.

Il fatto di avere una barca piccola per contro avvantaggia i proprietari sia per maneggevolezza sia per capacità di essere ormeggiata in ogni anfratto o caletta che si desidera esplorare. Il cantiere partenopeo, che da anni produce barche in questa categoria, ha certamente svolto un lavoro egregio, sia in termini di progettazione e rifiniture, sia per quanto concerne l’affidabilità del mezzo e la praticità d’uso.

Stama 50, per chi di barche se ne intende

Stama 50
I cantieri navali Arturo Stabile sono conosciuti sin dal 1875 per la costruzione di grandi pescherecci e navi mercantili sino a 50 metri. Nonostante la fama del cantiere la produzione di barche da diporto in vetroresina è iniziata solo qualche anno fa, così da diversificare la tipologia produttiva.

Con la realizzazione dello Stama 50 il cantiere ha realizzato quel salto di qualità nel settore del motoryacht  di prestigio ed impegno finanziario. Il progetto della carena è di Maurizio Stabile, mentre il disegno della tuga e lo stile degli interni sono opera dell’architetto Tommaso Spadolini.

Sessa C68, una “veranda” vista mare

c68_1

La nuova ammiraglia del cantiere lombardo si presenta con una linea molto slanciata dove spicca il disegno aerodinamico della tuga contornata dalle ampie superfici vetrate che ne fanno un vero e proprio coupé e simbolo del nuovo design della casa.

Lo scafo con murate colorate di bronzo, accostate al classico bianco, rafforzano la ricerca dell’innovazione anche nell’accostamento dei colori da sempre vanto dell’azienda. I passavanti sono realizzati sfruttando l’altezza dell’impavesate che si raccorda in modo ottimale con la battagliola diventando essa stessa elemento architettonico nonché di sicurezza.

NM 43, la sportività del “Puro Sangue”

NM 43 yacht
Nautilus Marina è un piccolo cantiere che produce barche molto performanti con linee d’acqua sportive ed un piano di coperta pensato soprattutto per la regata, mantenendo comunque interni rifiniti e confortevoli, adatti a chi vuole usare la barca anche per crociere di piacere con amici e famiglie.

Lungo poco meno di 13 metri e con solo 5670 kg di dislocamento sono le caratteristiche principali del nuovo NM 43 realizzato sul bellissimo progetto di Pino Stillitano. Il peso estremamente contenuto potrebbe far pensare che questa barca sia esclusivamente concepita per utilizzo in regate, sacrificando ogni minimo fronzolo per limitare il peso.

Wake 46, una “rotoda” sul mare

wake-46 2_
Nel mercato della nautica mondiale ci sono molti day cruiser di 14 metri, alcuni di cantieri famosi altri meno, ma nessuno è come il Weke 46. Progettata e costruita dalla giovane società Wayachts, fondata solo nel 2008, con sede a Milano e cantieri a Napoli, questa  imbarcazione è frutto dell’inventiva, design e dei nuovi concetti espressi dai neo fondatori e proprietari del cantiere.

Certamente non è da tutti debuttare con un progetto ardito e coraggioso, dalle linee innovative e dal design unico. Tanta spregiudicatezza è stata subito premiata, non appena lo scafo è stato varato. Infatti il Wake 46 si è aggiudicato il Millennium Yacht Design Awards, il prestigioso riconoscimento nel campo della nautica da diporto.

Comet 62 RS, un salotto sul mare

Comet 62

Il progetto del Comet 62 RS è stato commissionato allo studio Vallicelli, che da anni collabora con la Comar sin dai tempi in cui il cantiere era situato in provincia di Forli. Questo Raised Salon esalta la semplicità del progetto con la modernità delle linee di carena.

Il ponte si presenta completamente sgombro mentre la tuga è leggermente pronunciata, ma senza eccessi di sorta. Il pozzetto è molto ampio con sedute comode.

Portofino 47, il Rè del Tigullo

Portofino 47 2

Dopo i successi ottenuti dai modelli precedenti, il cantiere ligure ha realizzato il suo scafo più prestigioso ed importante: il Portofino 47. La nuova versione si presenta rinnovata negli allestimenti e arredamenti interni ed in alcune soluzioni di design esterno di questo elegante yacht sullo stile fisherman.

Le linee esterne dello scafo e le forme delle volumetrie della coperta rendono questa barca slanciata nonostante le misure di tutto rispetto. Lo stile classico è impreziosito dalla coperta in legno di teak massello, cosi come la falchetta. La carena si sviluppa con uno spigolo di carena molto pronunciato con un angolo deadrise, di circa 25° , che si estende sino a metà barca, così da bilanciare velocità di planata e stabilità di rotta.

Ferretti 560, la qualità si vede

Ferretti 560

Molte barche vengono realizzate su dei buoni progetti generali, senza però porre attenzione ai particolari. Il Ferretti 560, al contrario, è stato pensato in base ad un progetto approfondito e particolareggiato in cui ogni elemento delle rifiniture è stato pensato e realizzato integrandosi nello studio, dove la qualità prevale su ogni altro aspetto.

Il layout è sempre quello classico di tutti i Ferretti che uniforma esigenze di linee di carena con gli spazi architettonici interni. Lo spazio esterno è molto sfruttabile basta guardare l’ampio flybridge su cui trovano un amio prendisole attorno alla controplancia, un tavolino circondato da un divano a C a proravia del quale si trova un frigo da 50 lt.

Este Class 40, potete sfidare anche Soldini

esteclass40_05

Questo 40 piedi, prodotto dai Cantieri Navali d’Este, è stato progettato per armatori esperti che vogliono cimentarsi nelle competizioni di Classe 40 piedi, le stesse alle quali partecipa anche il nostro Giovanni Soldini.

Il progetto nasce anche dalla collaborazione portata da Matteo Miceli, noto navigatore solitario e detentore di importanti record di velocità, che ha pensato non solo ai regatanti puri, ma soprattutto ad armatori esperti, che amano il mare e pensano che sia appagante viverlo in maniera completa con uno scafo che permetta di affrontare ogni condizioni di mare. 

Kelly 33, sportivo di razza pura

k33_kelly_yachts

Destinato soprattutto a una clientela che desidera una barca super sportiva che non lascia nulla all’immaginazione, con linee di carena dritte e tese ed un baglio massimo centrale abbastanza contenuto, così come l’impostazione degli interni dove prevale la scelta di ottimizzare gli spazi e le masse.

Il suo look sportivo si connota anche per una superficie bagnata molto limitata ed una poppa aperta dove la simmetria delle linee d’acqua  consente, anche nelle andature al vento una progressione fantastica e senza beccheggi o continue correzioni di rotta.

Il Gruppo Perini Navi annuncia la vendita di un cutter da 40 metri.

perini_navi

Il gruppo Perini Navi di Viareggio, con il comunicato stampa del 27 gennaio 2010, annuncia la firma di una nuova commessa per la costruzione  di un Cutter da 40 metri –  commessa n° 2180 -.

Più che di una barca a vela si tratta, come per tutti i modelli Perini, di una vera e propria  nave a vela, con impostazione da  fast cruising ed  armo a cutter,  la cui consegna è prevista per il 2012.