Olimpica, il varo della barca ufficiale del Campionato di Voga alla veneta

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Il varo di una barca è come un parto. Merita tutto il rispetto del caso, chiede ciascuna delle attenzioni possibili. L’evento in questione è in programma per domenica 18 aprile alle 10.30 presso il comune veneto di Sacca San Biagio. La Base Nautica veneziana ha curato ogni dettaglio.

Il battesimo di “Olimpica”, imbarcazione cui è affidato il futuro e la gloria a venire della voga alla veneta. A prendere la parola per esprimere la grande soddisfazione, condivisa dalle Istituzioni che hanno dato vita al progetto e organizzato l’iniziativa, è Massimiliano Malaspina, Assessore provinciale alla voga alla veneta, che sottolinea l’importanza di tenere in vita – con molteplici sforzi da parte dei diretti referenti – le tradizioni locali del comparto nautico:

Garibaldi e la nautica di Torre Annunziata regalano una lezione di educazione civica

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L’Italia nobile che riempie di orgoglio merita di essere raccontata. Stavolta la assume le fattezze di un uomo napoletano, investe il contesto nautico e continua a essere riferimento imprescindibile del senso civico che dovrebbe essere capisaldo della formazione individuale di ciascuno. Di fronte al pizzo c’è chi ha il coraggio di reagire, superando il terrore di quel che verrà e mettendo da parte ogni forma di condizionamento.

Accade – notizia resa pubblica qualche giorno fa – che a Torre Annunziata un imprenditore nautico sappia ribellarsi alle pretese economiche di due clan tra loro rivali. Le solite richieste di sempre avanzate nel polo nautico di Torre Annunziata: tanto all’uno, tanto all’altro; lavoro assicurato agli amici degli amici di quelli e idem con i parenti di quegli altri.

Operazione “Garibaldi”, l’hanno definita forze dell’ordine e inquirenti: un omaggio al coraggio dell’uomo vittima, come i colleghi di zona, del racket e costretto per quindici volte a pagare tangenti a entrambi i clan. Annotava tutto, come ha indicato ai carabinieri: con “attrezzi nautici destra” contabilizzava i soldi dati a uno dei due gruppi di malviventi e con  “attrezzi nautici sinistra” quelli consegnati ai rivali.

Tecnorib ed il nuovo “Pirellone”

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 La Tecnorib, società produttrice su licenza dei gommoni Pirelli, presenta in questi giorni l’anteprima del nuovo “Pirellone” Pzero880. Per noi che siamo nati sotto l’ombra della “Madunina” , il marchio della Bicocca è da sempre sinonimo di prestazioni e garanzia.

 Questa nuova versione si inserisce nella fascia dei battelli pneumatici di stazza medio grande andando a coprire il buco che i suoi predecessori – il 770 ed il 1000 – avevano lasciato scoperto.

Solemar Oceanic 37, il “falso” gommone.

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Sembra che la moda nel mondo della nautica voglia contagiare anche quei settori che da sempre sono un punto di riferimento sia per il mercato del piccolo cabotaggio, che di quello professionale. Per antonomasia il settore dei battelli pneumatici – meglio conosciuti come gommoni – è la spina dorsale del mercato dei natanti.

Dai tempi dei primi Zodiac o Pirelli degli anni settanta, che raggiungevano misure di 4/5 metri, oggi troviamo mostri che possono arrivare sino a 10/11 metri con carena rigida e sovrastrutture in vetro resina che sempre meno assomigliano a dei battelli pneumatici.  In alcuni casi vengono definiti come battelli cabinati che sono tutto fuorchè gommoni.

Calafuria, le signore dei mari

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Sempre restando fedele ai canoni classici, più che a seguire le linee futuriste della barche che amano farsi vedere, Calafuria  continua dal 1962 a costruire barche belle, semplici, solide e capaci di navigare in ogni situazione.

Esternamente si presentano sempre con un pulpito poppiero  molto pronunciato, robusti tienti bene Fly imponente ed andamento della tuga sinuoso quasi a voler riprendere le onde del mare.

Salpa Laver 20.5: semicabinato all’ombra del Vesuvio

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Semicabinati a carrello: è la volta di Laver 20.5 griffato Salpa Yachts, cantiere napoletano che esiste da più di trent’anni. All’insegna del binomio Passione & Innovazione, che accompagna gli obiettivi dell’azienda partenopea fin dalla realizzazione del primo modello di barca, il gruppo si distingue per l’applicazione di tecnologie di derivazione aeronautica al settore della nautica da diporto: esempi sono l’utilizzo di un software di architettura navale per i calcoli idrostatici e idrodinamici con cui definire le migliorie da apportare alla carena; software per il calcolo strutturale volto alla definizione di una struttura più rigida e leggera.

Le qualità del Laver 20.5 sono ben contenute all’interno di sei metri (per la precisione, 6.75 metri) di lunghezza e consentono al semicabinato partorito sotto al Vesuvio di non temere confronti: altezza massima 2.85 metri, larghezza massima 2.25 metri, capacità serbatoi carburante 90 litri, capacità serbatoi acqua 50 litri, motorizzazione fuoribordo 150 Hp (potenza massima), 4 posti letto.

Ferretti al China International Boat Show con 4 nuovi dealer

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Il made in Italy che sbarca in Asia ha anche le fattezze di motor yachts di lusso e la griffe di Ferretti. Da domani 8 e fino all’11 aprile, infatti, uno dei marchi leader nella costruzione di imbarcazioni di prestigio approda in Cina per la 15esima edizione dell’International Boat Show, ovvero l’evento nautico per eccellenza del continente asiatico.

Uno stand interamente dedicato ai prodotti Ferretti nel corso del quale verranno presentati 4 nuovi dealer con l’esclusivo compito di fare breccia nel cuore degli orientali. A rendere nota la notizia è lo stesso gruppo Ferretti che, per bocca dell’Amministratore Delegato Salvatore Basile, introduce i nuovi operatori:

SLY 42, la forza della semplicità

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Disegnato dallo staff dello studio Lostuzzi riprende le linee innovative già viste nel modello precedente del cantiere, senza considerare i regolamenti di stazza che impongono assurde impostazioni progettuali.

Nasce così una barca molto elegante, molto bilanciata, ben proporzionata ed in grado di offrire prestazioni entusiasmanti in tutte le andature e condizioni di vento. La semplicità del progetto si traduce in linee di carena con opera viva abbastanza stretta con murate leggermente svasate, mentre il baglio massimo è posto appena dopo la mezzaria dello scafo verso poppa. La tuga,  molto bassa e rastremata verso prua, si integra perfettamente con la coperta semplice e sgombra da ogni manovra. Molto elegante la falchetta in legno che si riduce di dimensioni man mano che scende verso poppa.

Franchini 63 Sport, il pesarese “volante”

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La versione sportiva del Franchini 63 offre certamente emozioni superiori, all’altezza delle smanettate di gas che l’idolo della Moto GP Vale Rossi, riesce a trasmettere ai suoi fans in tutti i circuiti del mondo.

A Pesaro certamente in materia di prestazioni e velocità la sanno lunga e pertanto la nuova filosofia costruttiva del cantiere Franchini è quella di affiancare ad ogni barca una versione sport che possa competere con gli altri concorrenti. Questo nuovo fast cruiser di 20 metri si caratterizza per delle linee molto eleganti con una tuga molto bassa che si raccorda in modo armonioso con la coperta, volutamente piatta e priva di orpelli inutili.

Absolute 50 Fly, dall’ express cruiser open al flying bridge

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50 Fly, quasi a richiamare un volo lungo 50 metri. Flying bridge griffati Absolute, il cantiere navale che ha fatto il suo esordio nel contesto nautico nel recente passato: era il  settembre 2002 quando la neonata realtà imprenditoriale fece la sua comparsa nel piacentino. Anni di sperimentazioni e specializzazioni, investimenti e scommesse. Con l’idea di concentrarsi in primo luogo sulla costruzione di express cruiser open.

Per la prima volta dagli albori, tuttavia, il cantiere di Podenzano ha deciso di virare di netto e tentare una rotta completamente nuova. Quella, appunto, dei Flying bridge, la cui linea definitiva verrà presentata il prossimo autunno. Alla base del lavoro del gruppo emiliano, una filosofia che tiene conto in maniera imprescindibile dell’impatto ambientale e che volge a soddisfare e appagare il diportista. Il 50 Fly è il primo esemplare attorno al quale poter immaginare quelli in via di definizione: flying bridge che richiama le creazioni Absolute fin dal primo dettaglio tecnico. Anche sull’imbarcazione, infatti, il cantiere ha optato – come accade per tutta la gamma Absolute – sull’installazione dei Volvo Penta IPS per la caratteristica di consumare poco e ridurre al minimo l’impatto nei confronti dell’ambiente. Potente ed economico. Assenza di fumi e scarsa rumorosità.

Mylius 14 e 55, il piacere della velocità.

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La maggior parte dei velisti sogna da sempre una barca bella, comoda per amici e parenti quando si è in crociera, e velocissima quasi come se fossero sempre impegnati in regate. Il cantiere Mylius in quest’ottica ha varato il nuovo !4 e 55, frutto delle esperienze maturate con l’altro modello 11e25.

Lo scafo si presenta con entrate sottili, l’utilizzo di fibre di carbonio per la costruzione ed un dislocamento dove il 50 % del peso è nella chiglia. Se poi valutiamo la moderata larghezza complessiva al galleggiamento, capiamo subito di trovarci di fronte ad una barca il cui spirito corsaiolo non è del tutto secondario.

Alessandro Vismara, il “sarto” della nautica da diporto.

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Nella sua Viareggio, Alessandro Vismara ha da sempre il suo “atelier”di barche su misura. Sì perché parlare di cantiere nautico è certamente riduttivo dato che qui, il futuro armatore, si sente proprio come dal suo sarto preferito.

Non credo che al mondo esista un’azienda natica così concepita. Un vero è proprio laboratorio dove il neo proprietario si sente parte integrante del progetto della sua barca. Come la tradizione dei vecchi maestri d’ascia tutto viene discusso e concordato con l’armatore, dal progetto, allo stampo, dai materiali, agli accessori, nulla è lasciato allo standard o peggio al caso.  Ogni richiesta viene discussa, valutata e poi realizzata.

Mingolla Corallo 22, il day cruiser. La Puglia non è solo Vendola

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Nichi Vendola (con tanto di riconferma a Presidente di Regione) ma non solo. La Puglia è anche qualità da mettere in mare grazie a Corallo 22, il day cruiser per eccellenza del Cantiere Nautico Mingolla. Linee slanciate e sportive in grado di assicurare comfort a bordo e tutto il necessario per una piccola crociera. Il Cantiere pugliese opera nel settore da quasi 30 anni ed è specializzato nella costruzione di cabinati, semicabinati e open. Qualità evidente nell’eccellenza che caratterizza ciascuna delle imbarcazioni griffate Mingolla: Brava 18, Marlin 20, Corallo 22, Brava 22, Brava 22 walk around, Brava 25 walk around.

Ciascuno dei modelli viene progettato e realizzato in Italia nello stabilimento di Mesagne (Brindisi) per la gioia di italiani, francesi, austriaci, greci e croati (paesi nei quali si è estesa la rete commerciale e di ditribuzione del marchio).

Prato, Guarducci Nautica in fiamme: indagine per incendio doloso

Guarducci Nautica

Incendio doloso a Prato preso l’azienda Guarducci Nautica, specializzata nella vendita, allestimento, riparazione e rimessaggio di imbarcazioni rigide e gommoni, motori fuoribordo ed entrofuoribordo. Nella circostanza (le fiamme si sono sollevate al cielo a partire dalla mezzanotte, a dare l’allarme un cittadino cinese che si trovava nei paraggi) sono andate bruciate 4 imbarcazioni, due quelle danneggiate.