Cutty Sark, il clipper “on the rock’s”

Il Cutty Sark è il tipico clipper inglese con stazza di 963 tonnellate, varato il 22 novembre 1869 nei Cantieri Navali di Scott & Linton a Dumbarton, in Scozia, ed utilizzato principalmente per il trasporto veloce del tè dalla Cina  a New York.

I clipper ebbero origine a Baltimora – USA – attorno 1820 e per circa una trentina d’anni furono i protagonisti indiscussi del traffico commerciale grazie alle loro doti di velocità sulle tratte dell’oceano Pacifico ed Atlantico.

Tuiga, ambasciatore di storia velica.

 


Compiere un secolo di vita è un traguardo invidiabile anche per l’essere più in salute del mondo. Se poi questo traguardo è raggiunto da una barca a vela la cosa fa certamente molto scalpore. Il Tuiga, un 15 metri stazza internazionale, fu varato nel 1909 su progetto di William Fife, e quest’anno compie 101 anni di vita.

La barca venne commissionatoa dal duca di Medinaceli, grande amico del re di Spagna Alfonso XII, il quale a sua volta era armatore di Hispania. Tra le due personalità dell’aristocrazia mondiale, oltre che ad una lunga amicizia, correva anche un sano spirito agonistico e il Tuiga fu commissionato proprio per battere la barca del sovrano spagnolo che al tempo era considerata imbattibile.

Oyster 625, la nuova “gemma” dei Mari

Quando vidi per la prima volta l’Oyster 625 non mi suscitò grandi entusiasmi, soprattutto perché le nuove linee di carena riprendevano quei canoni moderni ed omologanti, ormai diventati di moda anche sulle barche a vela, quasi a voler imitare e copiare i modelli ultra innovativi a motore.

Certamente questo nuovo Oyster 625 ha un design che riprende i canoni già visti nei sui modelli precedenti migliorando al contempo il confort di bordo in navigazione e le prestazioni veliche grazie ad una scelta importante di modificare l’armo, scegliendo di l’impostazione classica dello sloop, con particolari rivolti alla facilità di conduzione.

Stormvogel, in viaggio con Nicole nessuna calma è piatta

In questi giorni è in edicola il mensile “Giornale della Vela” con allegato un magnifico film in DVD: “Ore dieci calma piatta”, interpretato, tra gli altri, dalla bellissima attrice di origine australiana Nicole Kidman, nota anche per essere stata la moglie di un’altra superstar di Holliwood del calibro di Tom Cruise.

Questo film è un vero e proprio “cult” per gli amanti del genere thriller e per chi è appassionato di vela; infatti la maggior parte delle ambientazioni in esterno, sono girate a bordo in della mitica imbarcazione a vela Stormvogel. Questo kecth di oltre 23 metri, costruito in compensato marino e varato nel 1961, prima di diventare un set cinematografico vinse, tra l’altro, numerose e prestigiose regate quali: La Giraglia, il Fastnet e la Transpacifica.

Azimut 58 Fly, “scafo” d’autore.


Il nuovo Fly da 58 piedi di casa Azimut si è fatto certamente notare, all’ultimo Salone di Genova, soprattutto per un insolito colore verde brillante dello scafo, quasi a voler ribadire la sua diversità rispetto ai modelli precedenti.

Lo scafo presenta delle linee di carena molto aggressive contornate da ampie finestrature, che ora si spostano sempre più verso prua, quasi a voler creare un contatto particolare con l’esterno, mettendo in risalto il lavoro dei progettisti per ottenere una vista suggestiva sul mare da ogni ambiente della barca.

Contessa 32, la nobiltà made in England

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Il Contessa 32 fu disegnato da David Sadler nel 1971 e  rapidamente diventò molto popolare tra il pubblico dei velisti inglesi ed europei. Nata come un fast cruiser successivamente venne prodotta anche come un One Design Rancig Class.

La produzione di serie venne realizzata dal cantiere Jeremy Rogers Ltd  e continuò sino al 1982 quando i costi di produzione in UK, per realizzare imbarcazioni del livello di qualità del Contessa 32, divennero antieconomici.

Southerly 42, la media classe oceanica

Southerly 42

Creato e pensato per affrontare anche le navigazioni più impegnative questo 42 piedi del cantiere inglese Northshore , mantiene le caratteristiche di marinità e robustezza delle sorelle maggiori, grazie anche ad un disegno di carena e linee d’acqua che permettono di stringere il vento con maggiore agilità rispetto ad altre concorrenti.

Tutte le imbarcazioni del cantiere inglese sono realizzate per navigare nel mare del nord e nell’oceano Atlantico dove il vento supera quasi sempre i 20 nodi, anche nelle giornate di sole. Per questo motivo nel cantiere Chichester Harbour escono degli yacht con una solidità costruttiva di elevata qualità e dotate di una “swing keel” che permette di ridurre il pescaggio così da poter entrare e stazionare nei porti con la bassa marea.

DSS, la deriva cambia volto

Dynamic Stability System

La definizione DSS è l’acronimo delle parole inglesi Dynamic Stability System, cioè l‘invenzione realizzata da due ingegneri: Hugh Welbourn e Gordon Kay. Dopo cinque lunghi anni di sperimentazione i due progettisti anglosassoni hanno realizzato un nuovo sistema di deriva che potrebbe rappresentare la più importante innovazione dell’ultimo decennio.

Questo nuovo sistema sostituisce di fatto le cosiddette Canting Keel, cioè le chiglie basculanti, aumentando la stabilità di una barca tramite un’appendice mobile che fuoriesce dalla murata dello scafo. 

Rustler 36, per chi va piano,ma lontano

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Per certe barche sembra che il tempo non passi mai visto che possiedono una linea classica inconfondibile ed intramontabile, quasi a voler significare che la tecnologia e il design non sempre segnano un’epoca.

Se poi si tratta di una barca moderna costruita in serie allora il discorso si fa molto più interessante.