Manovrare la barca a vela col Joystick, pregi e difetti


Per chi come il sottoscritto crede che per le manovre a motore di una barca a vela sia fondamentale per essere considerati un buon marinaio, l’uso del Joystick è come bestemmiare nella Basilica di San Pietro.

Sino a poco tempo fa questo marchingegno era riservato ai soli possessori di barche a motore che potevano montare trasmissioni IPS o simili, mentre a desso, grazie alla Bénéteau ed alla ZF Marine, il “vuoto” potrà essere colmato a beneficio dei neofiti che da sempre hanno il terrore di poter ormeggiare correttamente e senza incidenti.

L’onda anomala, come affrontarla in barca

Una delle paure ataviche del marinaio è quella di affrontare l’oceano e le sue paurose onde anomale.

Molti navigatori narrano di aver dovuto “scalare” marosi impressionanti sia per potenza che per dimensioni e molto spesso le loro solide barche si sono capovolte anche di 360° sia in senso laterale che per chiglia, evento questo ancora più spettacolare e pericoloso.

Razzi di segnalazione, come usarli e quando!

Tra le numerose dotazioni di sicurezza che si devono portare a bordo certamente vi sono i razzi segnalazione, che a seconda della categoria di navigazione del natante od imbarcazione variano di numero e modello.

Per la verità i razzi di segnalazione non sono tutti dei veri e propri “razzi” dato che solo alcuni devono essere lanciati in aria mentre altri servono solo per segnalare una determinata posizione in un punto del mare.

Carrello per la barca, quale scegliere – 1a parte

Qualche giorno fa, parlavamo delle piccole barche carrellabili, una soluzione alternativa al noleggio o alla barca di proprietà di grande dimensioni. Oggi, invece, mi voglio soffermare sui carrelli idonei al trasporto.

Per prima cosa occorre fare attenzione alla massa rimorchiabile indicata sul libretto di circolazione della vostra auto. Infatti, secondo il codice della strada il valore della massa rimorchiabile è limitato dal rapporto di traino tra la massa complessiva a pieno carico della motrice e la massa complessiva a pieno carico del rimorchio.

Materiali compositi, questi sconosciuti – parte prima


Nel settore dei materiali compositi vi sono molte inesattezze, sia concettuali che terminologiche, dovuta ai differenti componenti che vengono utilizzati nelle varie lavorazioni. Con questo post voglio iniziare una serie di brevi note per fare un minimo di chiarezza per coloro che leggono, molto spesso inconsapevoli, le schede tecniche delle barche fornite dai cantieri e che non riescono a distinguere i pregi ed i difetti della scelta di materiale piuttosto di un altro.

Generalmente i cosiddetti materiali composti sono costituiti da fibre di varia origine – vetro, carbonio, kevlar-aramidiche ecc. – che, impregnate con alcune  resine che garantiscono la coesione tra le fibre di uno stesso strato e tra strati adiacenti, attraverso il processo della catalisi – tra resina e catalizzatore; in questo modo i vari tessuti e resine si solidificano.

Sea Pack Crew, si “beve” l’acqua del mare

Situazioni estreme, catastrofi naturali, naufragi, operazioni militari, non sono certo le condizioni migliori dove è possibile e facile l’approvvigionamento dell’acqua potabile. La Hydration Technology Innovation,  leader nel settore della potabilizzazione dell’acqua, ha inventato una serie di kit d’emergenza, che consentono di poter soddisfare la propria necessità d’acqua senza preoccuparsi di utilizzare sistemi sofisticati come elettrolisi o speciali pompe.

Il kit Sea Pack Crew, adatto per chi naviga, utilizza un principio molto semplice che si attiva da solo mediante zucchero ed una speciale membrana che genera un processo di osmosi inversa capace di eliminare il 97 % del sale marino. La produzione di acqua è pari a 0,5 litri di acqua potabile in circa 10 ore di processo. Se considerate che ogni pack contiene tre kit monodose potete ben capire i vantaggi di poter possedere una sistema semplice e facile da utilizzare quanto vi trovate in condizioni estreme come quelle di essere su di una zattera alla deriva.

Barca carrellabile, e la porti dove vuoi

Il possesso di una piccola barca carrellabile è sicuramente una soluzione alternativa al noleggio o alla barca di proprietà di grande dimensioni, che, detto tra noi, è anche molto costosa e non tutti possono permetterselo. La barca carrellabile, chiaramente ha degli svantaggi, ma ci si può divertire, soprattutto se non dobbiamo fare una capatina nei dintorni di Capo Horn…

Insomma, la barca carrellabile, è una sorta di roulotte da mare, si rimorchia facilmente e la porti dove vuoi.

Bitte moderne, meglio il design o la sicurezza

Durante il periodo invernale quanto le barche sono ormeggiate ai pontili, i bravi marinai controllano periodicamente la tenuta corretta degli ormeggi ed in particolar modo verificano se  le bitte di bordo non siano sottoposte a sforzi eccessivi. Questo semplice elemento, della ferramenta di coperta, da sempre riveste un ruolo fondamentale per la sicurezza della barca, dato che questo “pezzo” d’acciaio può evitare disastri ed urti alla barca.

Siano a qualche anno fa i progettisti non badavano molto alle forme estetiche delle bitte preferendo utilizzare le normali bitte a T, che garantivano un’ottima resistenza allo sforzo anche se a livello estetico non erano certo il massimo, soprattutto se installate su scafi dalle forme e linee moderne.

Elan 210, la barca “entry level” e non solo

Il nuovo Elan 210 è stato presentato al salone di Dűsseldorf 2011. L’imbarcazione, generalmente definita un “entry level”, è stata progettata da Humphreys Yacht Design e vuole essere un invito alla vela, uno degli sport più appassionanti e divertenti.

Tuttavia, l’Elan 210 non è solo una barca per principianti, ma molto di più. Si tratta, infatti, di un’imbarcazione veloce e scattante, la compagna ideale per regate occasionali e crociere di breve durata.

Vele, come scegliere ed ordinare quelle nuove

Dopo alcuni anni di navigazione ogni armatore si accorge, semplicemente osservandole, che le proprie vele ormai sono “ scoppiate”, che in gergo marinaresco sta a significare che è giunto il momento di sostituire le tanto preziose tele della nostra barca.

Le vele, per una barca, sono come il motore di una macchina di formula uno: trasmettono la “potenza” allo scafo, che poi deve essere, ovviamente, controllata e giustamente corretta dall’assetto di tutto ciò che consente all’equipaggio di ottenere le maggiori prestazioni, sia in termini di velocità pura che di direzione e manovrabilità.

Air Gangway, la passerella gonfiabile

Air Gangway è la passerella gonfiabile più veloce che c’è, parola di Marlin Boat. La passerella, infatti, è leggera, facile da stivare, e si apre in pochi minuti, tre caratteristiche fondamentali, in un solo prodotto.

Air Gangaway, è l’ultima novità del costruttore di gommoni Marlin Boat, da sempre all’avanguardia per le sue soluzioni innovative introdotte sul mercato come il taglio dei tubolari, lo stabilizzatore idrodinamico e il “Bow Lift System”, un pattino centrale sulla ruota di prua che garantisce portanza e stabilità.

AC45, il nuovo catamarano ad ala rigida

Qualche giorno fa è sceso in acqua l’AC45, il primo esemplare del nuovo catamarano ad ala rigida che verrà usato come “barca scuola” dai team che parteciperanno alla 34esima Coppa America che si disputerà a San Francisco nel 2013.

L’AC45, infatti, è stato varato domenica scorsa nelle acque della città neozelandese di Auckland, una delle tappe della Louis Vuitton Trophy 2010. Misura 13,45 metri e a detta di Larry Ellison, detentore della Coppa Oracle Racing, servirà come base propedeutica agli AC72, i multiscafi protagonisti alla prossima America’s Cup.