Gant Sea, per lo splendore della tua barca

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Arriva dalla Francia una novità che certamente farà felici quegli armatori che amano curare personalmente la propria imbarcazione. Oggi quei proprietari che passano tantissimo tempo impegnati nei lavori di bordo, pulizia, lucidatura e ritocchi vari, potranno utilizzare il Gant Sea.

In sostanza si tratta di uno speciale guanto, molto robusto e adatto sia ai mancini che ai destri, sul quale si possono applicare una serie di accessori quali: pelle di daino, spugna, panno assorbente, panno lucidante, sino alla carta abrasiva per i lavori più impegnativi.

Segnali Marittimi, le “Bandiere” queste sconosciute

Bandiere
Nell’era della comunicazione satellitare o di trasmissioni col VHF, la conoscenza dei segnali internazionali sta diventano per molto diportisti un mondo quasi del tutto sconosciuto.

Molto spesso per ignoranza, alcune volte per superficialità, sta di fatto che difficilmente a bordo, delle maggior parte delle imbarcazioni da diporto,  si trovano le bandire del Codice Internazionale dei Segnali Marittimi.

Yacht a vela, l’importanza del bilancimento

Kelly Design
Uno yacht a vela ben bilanciato avrà certamente un timone leggero e che non tira sotto qualunque angolo di sbandamento, anche quando ci sono raffiche. Ma come fare per accorgersi se la propria barca è bilanciata?.

Certo non è facile rispondere a questa domanda, dato che vi sono notevoli  variabili e componenti dinamiche in gioco, tuttavia riteniamo giusto chiarire alcuni principi fondamentali, dato che il bilanciamento costituisce un’importante qualità soprattutto per uno yacht da crociera.

Navigare col cattivo tempo, la “tromba marina” – prima parte –

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Voglio iniziare una serie di post dedicati alla navigazione con cattivo tempo ed ai  relativi consigli pratici, che  i velisti o gli skipper dovrebbero mettere in atto quando si trovano in queste condizioni estreme, per non subire conseguenze spiacevoli.

Un vecchio marinaio, tanti anni fa, mi disse che la cosa migliore, per navigare col brutto tempo, è quella di restare in porto e bersi una birra. Certamente nessun navigatore ama uscire in mare con condizioni meteorologiche avverse, ma alle volte gli eventi naturali non possono esser previsti o evitati.

Estintori a bordo, è bene saperli usare

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A bordo di una barca vi sono moltissime cose che possono bruciare, non fosse altro perché la vetroresina, materiale con cui sono realizzati la maggior parte degli scafi, è un materiale che se innescato può incendiarsi molto rapidamente, così come i legni degli arredi.

Le cause per cui si può  propagare un incendio sono varie dalle fughe di gas della cucina, al serbatoio del carburante, alle miscele che possono generarsi dagli acidi delle batterie, cortocircuiti elettrici ecc.

Kitz Marine, pulire senza “Sporcare”

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In mare è sempre importante limitare al massimo l’inquinamento sia quello prodotto dalle emissioni dei propulsori, sia quello causato dalle normali attività della vita di bordo. Per questo motivo vi sono case  di detersivi  specializzate nel  produrre detergenti a base naturale.

La Kitz Marine ha testato il primo detergente nautico a base vegetale e minerale, detentore della certificazione Ecolabel.

Serbatoio Acque Nere, sempre più obbligatorio averlo a bordo

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Quasi tutte le moderne barche  sono dotate di serbatoi per la raccolta delle acque nere, mentre i proprietari di scafi un po’ datati non sanno nemmeno cosa siano. Purtroppo, dati i continui divieti emanati dalle Capitanerie di Porto, l’utilizzo degli impianti sanitari di bordo diventa sempre più difficile se non si è provvisti di tali serbatoi.

Installare un serbatoio non è cosa semplice soprattutto se la barca non è molto grande, dato che diventa molto difficile trovare una giusta ed efficiente collocazione a bordo. Inoltre il serbatoio dovrebbe essere posto in una posizione tale da non richiedere un tubo di conduttura troppo distante dal locale bagno e dalla presa esterna.

Antenne, dove posizionarle a bordo

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Generalmente le antenne radio possono essere un dipolo a mezz’onda, a onda intera, una ground plane 5/8, 3/4 o 1/4 di lunghezza d’onda. Comunque sia le sue dimensioni devono essere proporzionate alla lunghezza d’onda.  I principi di radiotecnica ci insegnano che data una certa frequenza è possibile calcolare la lunghezza d’onda, con la seguente formula: L=FxV dove F è la frequenza e V è la velocità della luce.

Va da sè che per frequenze abbastanza lunghe l’antenna dovrebbe avere una grandezza notevole, che non potrebbe essere certamente compatibile con l’ installazione su una barca da diporto. La soluzione è quindi di installare un’antenna caricata cioè un’antenna con delle spire che sostituiscono in pratica la sua lunghezza mediante quello che in gergo tecnico viene chiamato induttanza.

Survivor 06, il dissalatore d’emergenza

Survivor
Molti grandi yacht hanno nei loro strumenti di bordo potenti e capaci dissalatori d’acqua di mare, così da garantire sempre una riserva d’acqua a bordo, soprattutto quando si vuole vivere l’esperienza di stare lontano da porti o marine.

Per le altre imbarcazioni l’approvvigionamento d’acqua, in particolare nel periodo estivo, è un problema non da poco, dato che molto spesso in barca si spreca più acqua di quanto se ne beva. Basta non avere quelle giuste accortezze ed i serbatoi della preziosa linfa vitale, si esauriscono in un batter d’occhio.

Winch, come calcolare il rapporto di potenza e velocità

winch esploso

Quasi tutti i velisti sanno cos’è un winch, ma solo pochi conoscono il rapporto di velocità e potenza del proprio verricello installato sulla propria imbarcazione. Di seguito illustreremo alcuni principi fondamentali per cercare di capire come ottener questi valori soprattutto in rapporto alla lunghezza della maniglia.

Normalmente sulla campana del vostro winch, molto spesso in prossimità del logo della marca, potete leggere un numero che indica il rapporto di potenza del wich. In sostanza se leggete il numero 30, vuole dire che applicando sulla maniglia una forza di un chilogrammo l’argano eserciterà sulla scotta o sulla drizza una potenza 30 volte superiore, pari a circa 30 kg. In pratica, grazie ad una serie di ingranaggi, il vostro sforzo sarà moltiplicato per la potenza che esercita il verricello.

Regolare bene le vele fa andare la barca più veloce

Regolazione vele
Molto spesso mi capita di vedere barche con vele mal regolate, sventate o addirittura troppo cazzate, segno evidente che l’equipaggio non conosce troppo bene il “motore” della propria imbarcazione.

In pratica è come se uno andasse in macchina senza mai cambiare marcia continuando a spingere sull’acceleratore senza che ciò comporti un incremento della velocità.

Lowrance HDS ECO/FISHFINDER, vedi i pesci come in televisione

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I nuovi GPS chart-plotter-eco di ultima generazione hanno una risoluzione grafica molto avanzata, così che anche gli  ecoscandagli possono, avvantaggiandosi di tale tecnologia, abbandonare quelle figure approssimative con le quali prima descrivevano la forma di un pesce.

Simbolo indiscusso di questa evoluzione è certamente la Lowrance, che nel campo degli Eco Plotter GPS ha introdotto la sua nuova linea HDS. Il nuovo grande schermo a colori ad alta definizione da 10,4″ , SVGA con tecnologia SolarMAX Plus esalta la brillantezza dei dettagli e migliora la visibilità anche in pieno sole, offrendo il più largo angolo di visuale mai provato, oltre ad una retroilluminazione a led bianchi per schermo e tastiera completamente regolabile.

Bompresso, il carbonio è la sua anima

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L’uso del bompresso sempre più negli ultimi tempi è stato rivalutato grazie all’impiego di vele come il gennaker o gli MPS, che sempre più vengono utilizzati sulle barche da crociera. Il bompresso è una parte dell’imbarcazione che viene da lontano in termini di anni e si trovava già a bordo di Schooner o Golette della metà del 1800.

Sino ad oggi il bompresso veniva  realizzato in allumino o acciaio ma con  misure molto corte, mentre oggi deve la sua rinascita all’avvento della fibra di carbonio.

Moschettone tessile, l’acciaio non si usa più

Moschettone

Un tempo gli antichi erano convinti che il ferro fosse il materiale più duro in assoluto derivante dalla natura, poi alcuni aggiunsero altri metalli e minerali al ferro ed inventarono l’acciaio, in tempi più recenti le fibre sintetiche hanno preso l posto dei materiali in leghe ferrose soprattutto in certi settori merceologici dove la flessibilità ed il carico di trazione, sono le principali doti del materiale.

La nautica è certamente un campo nel quale da sempre si sono usate le fibre tessili, in origine di canapa, per realizzare cime, gomene, scotte, sartie ecc. Nei corso dei secoli e con l’avvento della vela moderna le barche hanno sostituito le fibre tessili con cavi d’acciaio che, pur non essendo molto flessibili, garantivano carichi di rottura certamente migliori.