Cime Svama Nautica

Svama Nautica presenta le cime per ormeggio Dockline dell’inglese Marlow, con 50 cm di anello pre-impiombato e occhielli

Class 40 EstEco, l’imbarcazione eco friendly

Matteo Miceli, detentore di due record di traversata atlantica in barca a vela, ha appena varato il nuovo class 40 EstEco, un prototipo di imbarcazione ecosostenibile, a bordo della quale compirà il giro del mondo nel 2012.

Il progetto Roma Ocean World nasce dalla volontà di Miceli di dimostrare che esiste un modo diverso di navigare in altura, dove la tecnologia può e deve essere al servizio dell’uomo e dell’ambiente.

Sailor SP3500, i VHF portatili di ultima generazione

Sailor SP3500 è la nuova serie di VHF portatili della Thrane&Thrane, una ditta altamente specializzata fondata nel 1981 dai fratelli Lars e Per Thrane, ad oggi famosa soprattutto per i sistemi di comunicazione satellitare e per gli apparati ricetrasmittenti.

I VHF sono accessori molto importanti da tenere a bordo, qualora si dovesse verificare la malaugurata necessità di abbandonare la propria inmbarcazione.

Radar, la sua invenzione il suo uso

Forse non tutti sanno che il significato dell’acronimo di RADAR, che abbrevia le parole in inglese per : “radio detection and ranging” e cioè un sistema di rilevamento degli ostacoli tramite onde elettromagnetiche.

Tra i primi scopritori delle onde radio e del principio della loro riflessione sugli oggetti fu nel 1886 il fisico tedesco Rudolf Hertz. Tuttavia il primo a concepire l’idea di poterle utilizzare per stabilire posizione e velocità di un oggetto in movimento fu l’ingegnere di origine serba , ma naturalizzato negli USA, Nikola Testa.

Prese a mare, eliminare i “Serpulidi”

Tutte le prese a mare sono soggette a possibili incrostazioni da microrganismi come gli “odiatiSerpulidi che da sempre colonizzano i  condotti di scarico ed aspirazione. Molto spesso questi animaletti “nidificano” in quei canotti e valvole dove l’acqua è più pulita, preferendo questi luoghi agli scarichi delle acque nere o grigie.

Le valvole delle prese a mare possono avere un diametro che varia dai 30 mm delle mandate di presa acqua ai 40 mm dello scarico. A questi elementi sono collegati i tubi flessibili che portano ai rubinetti ed ai WC. Per evitare il proliferare dei serpulidi vi sono vari sistemi.

Bon Ton, il galateo marinaresco da non dimenticare mai


Essere comandante di barca non significa solo essere bravi marinai capaci di condurre tecnicamente le proprie imbarcazioni, ma anche mettere in pratica consuetudini, spirito marinaresco ed una certa dose di educazione e bon ton.

Le regole sono poche, ma devono essere rispettate soprattutto quando si sosta in una rada o in spazi affollati come quelli di un porto. La prima accortezza è quella di rispettare la vecchia regola che riguarda l’ormeggio e che così recita: “ormeggio silenzioso, ormeggio sicuro”.

Come riconoscere i temporali ed evitare i fulmini

In ogni stagione è possibile, per chi va per mare, incontrare una formazione temporalesca contornata da fulmini e tuoni. Questo fenomeno, che tecnicamente viene definito cellula temporalesca, è generato da formazioni nuvolose dette cumulonembi che normalmente hanno origine da cellule convettive – masse di aria calda umida che rapidamente e verticalmente raggiungono gli strati superiori dell’atmosfera – .

Le cellule connettive si muovono su una fascia orizzontale dell’atmosfera che varia da 10 a 50 km e sono direttamente connesse a fenomeni di pioggia, grandine o le scariche dei fulmini. Di solito in estate i temporali hanno maggiore intensità e pericolosità, ma anche nelle stagioni intermedie si possono produrre fenomeni particolarmente intensi e pericolosi per la navigazione.

Barometro, come tararlo

Tra gli strumenti obbligatori da tenere a bordo il barometro è uno di questi, ma pochi sanno che periodicamente deve essere tarato altrimenti i dati forniti non saranno corretti e la sua funzione principale viene meno.

Infatti quanto il diportista legge il valore del barometro aneroide, posto sulla sua barca legge, un valore espresso a livello della posizione in cui si trova lo strumento stesso e non a livello del mare. Per ottenere il dato reale è quindi necessario effettuare le opportune correzioni.

Per pulire il ponte, meglio olio di gomito e frettazza

Sul mercato vi sono un sacco di prodotti per la pulizia della  barca, alcuni sono molto efficienti e pratici, altri invece servono a poco ed alle volte possono anche compromettere la resistenza  strutturale di parti realizzate in materiale sintetico, come il gel coat, o naturale come i rivestimenti di teak.

Personalmente, quando devo eseguire il lavaggio e la lucidatura della barca, preferisco utilizzare prodotti molto semplici a base di tensioattivi ionici e non acidi che puliscono senza intaccare le rifiniture e la vetroresina.  

Visori notturni, quando la luna non è una “lampadina”


La tecnologia dei visori notturni è stata sviluppata sin dallo scoppio della seconda guerra mondiale, per dare ai soldati degli strumenti per poter vedere anche di notte od in assenza totale di luce. Negli anni la tecnologia ha fatto passi da giganti ed oggi si possono  trovare visori per uso civile anche a prezzi relativamente bassi.

Il fatto di possedere un visore notturno e di utilizzarlo a bordo della vostra barca è certamente un vantaggio, visto che quando si naviga di notte diventa problematico, se non impossibile, individuare ostacoli in mare o distinguere la costa e le altre navi che incrociano la vostra rotta. Il visore notturno, a forma di monoculare o binoculare, è uno strumento che consente di amplificare la poca luce esistente nell’oscurità consentendo una visione nitida degli oggetti che inquadriamo.

Sestante, molto conosciuto poco usato

Un tempo sulle barche dei navigatoti oceanici il sestante veniva gelosamente custodito in una custodia di legno pregiato, nei pressi del tavolo di carteggio pronto per essere usato ogni volta che si voleva conoscere la propria posizione.

Negli anni con l’avvento dei GPS la navigazione astronomica è stata via via abbandonata, condannando i marinai a  rimanere così schiavi della strumentazione elettronica. La cosa assurda è che oggi pochi navigatori sanno utilizzare il sestante e quanto l’energia di bordo svanisce si perde ogni capacità di poter effettuare un punto nave.

Pale delle eliche, verificare lo spessore.

Con questo post cercherò di spiegare, esemplificando al massimo, alcuni metodi per calcolare lo spessore minimo di una pala, ma  che comunque possa fornire una adeguata resistenza alle varie forse in gioco.

Le eliche sono soggette a varie forze dovute in primo luogo ai momenti flettenti generati dai carichi idrodinamici, dalla forza centrifuga e dall’erosione causata dall’acqua di mare.