Sailing Maker, un simulatore di vela dinamico

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Per apprendere le fondamenta della vela occorrono come minimo una barca a vela e, naturalmente, il mare. L’ovvietà di questa affermazione non può che essere confermata dai più, nonostante vi sia un’eccezione. Non tanto per la vela, quanto per il secondo elemento: il mare.

La pensa così Sergio Pariscenti, 51 anni, cremasco, istruttore FIV (la Federazione sportiva nazionale che coordina e gestisce totalmente l’attività velica in Italia), a cui è venuta l’idea di Sailing Maker, primo simulatore dinamico per l’apprendimento della vela.

Bmw Oracle produce il Certificato di Stazza richiesto dal Deed of GiftDee

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10 Agosto 2009 – l’Antefatto.

L’avvocato del GGYC dichiara che l’imbarcazione sulla quale BMW Oracle naviga da quasi un anno negli Stati Uniti è USA, è la barca sfidante per l’America’s Cup.

Questa è quanto fu rilasciato dalla Société Nautique de Genève (SNG) dopo l’udienza che si tenne presso la Suprema Corte di New York in merito alla tempistica di presentazione da parte del Golden Gate Yacht Club (GGYC) del Custom House Registry dell’imbarcazione sfidante alla 33a America’s Cup:  “Siamo soddisfatti che dopo quasi due anni di reticenze e di silenzi, l’avvocato del GGYC abbia finalmente dichiarato oggi in aula che l’imbarcazione sulla quale BMW Oracle naviga da quasi un anno negli Stati Uniti è USA, la barca sfidante per l’America’s Cup e che la stessa deve rispettare le dimensioni dichiarate dal GGYC nel suo atto di sfida.

È italiana la prima barca veloce totalmente elettrica

24-super-indiosParlare di risparmio energetico in ambito marino, in cui occorrono un centinaio di cavalli per muovere barche dislocanti di diverse tonnellate, sembra proprio un paradosso. Nonostante ciò, qualcosa comincia a muoversi in tale ambito, nel vero senso della parola, e se è vero che si deve pur partire da qualche parte, è anche vero che noi italiani siamo bravi a ingegnarci alla meglio.

Presso i Cantieri Colombo hanno intrapreso questa strada, nel bene e nel male, scelta che si riflette nel primo modello italiano veloce totalmente elettrico, parlo del 24 Super Indios. Un’imbarcazione realizzata secondo i più fini dettami dello stile italiano, utilizzando finiture vintage e teak, e la realizzazione è indubbiamente di alta qualità. Naviga poi nel più assoluto silenzio, senza fumo o emissioni nocive, e rappresenta oggi la vera alternativa alla vela, se non si vuole possedere la giusta esperienza per affrontare questa scelta.

Maltese Falcon Super Sailing Yacht

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Tom Perkins, conosciuto per essere stato il co-proprietario della società finanziata da Google, ha finalmente venduto Maltese Falcon, il suo 88m mega yacht a vela di Perini Navi.

Uno dei fondatori della società di venture capital Kleiner Perkins Caufield Byers, si racconta che abbia speso almeno 150 milioni di dollari per la costruzione della barca. Henry Craven-Smith, il broker a Burgess che ha organizzato la vendita non dice quanto è andata a favore o a chi, ma dice che presto navigherà nelle acque greche. Il Maltese Falcon è stato votato dai progettisti di yacht e si è piazzato al numero 5 nella lista dei 50 Most Beautiful Yachts.

Perini SY Barracuda, classe titanica

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Varato l’anno scorso da un armatore che aveva preteso il più assoluto silenzio sulla cerimonia che lo metteva in mare, il SY Barracuda rappresenta quanto di meglio i cantieri Perini abbiano accumulato in 25 anni di esperienza nel settore dei mega-yacht.

In questi giorni, in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, il 50 metri firmato Perini in collaborazione con l’architetto Neo Zelandese Ron Holland, ha l’onere di essere la più grande imbarcazione presente all’esposizione. Onere che porta benissimo, dimostrando il suo carattere e la sua imponenza agli occhi dei visitatori.

Wild Cat, un catamarano per la Formula 18

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Oltre alle imbarcazioni da crociera, il 49° Salone Internazionale Nautico di Genova offre interessanti spunti per il settore agonistico. Tra questi si colloca sicuramente Hobie Cat, un’azienda leader nei catamarani e in genere nelle derive da competizione, e il modello presentato tra le due novità è il Wild Cat, un veloce quanto tecnico multiscafo di 5,46 metri.

Wind Cat è stato ideato per la giovane Formula 18, classe nata nel 1995 e in continua ascesa per partecipazione dei regatisti. Al momento annovera un migliaio di imbarcazioni e offre la possibilità di una nutrita agenda di competizioni nazionali ed europee. Il peso obbligatorio minimo per partecipare è di 180 kg (equipaggio escluso), e l’imbarcazione deve essere dotato di randa steccata da 17 metri quadrati, fiocco e Gennaker per una superficie complessiva di 42,4 metri quadrati.

Lancia Powerboat al Salone di Genova

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Come una macchina, una barca distingue il suo proprietar

io. Lancia accomuna valori comuni con le prestazioni in barca, caratterizzate dal piacere derivato da una forma unica di viaggio. Il marchio Lancia già da molti anni è presente in mare con la vela così come con le barche a motore. Dalle barche velocità classe Flaminia del 1960 al Monaco Classic Week 2009. Powerboat Lancia, già debuttante a Venezia, oggi sfoggia la sua bellezza e potenza al Salone di Genova 2009.

Lagoon 400, 39 piedi di comfort e prestazioni

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Nonostante non abbiano nella nostra penisola una larga diffusione così i monoscafi, al 49° Salone Nautico Internazionale di Genova sono presentati interessanti novità in ambito di catamarani.

Lagoon, marchio del Gruppo Bénéteau, da sempre si occupa di multiscafi e, in occasione della manifestazione, ha esibito il Lagoon 400, un 39 piedi che coniuga comfort e prestazioni, in poco meno di 12 metri.

Pifferaio Magico vince la XXV Coppa Italia

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XXV Coppa Italia, la manifestazione promossa dall’ UVAI </stro

ng>acronimo di Unione Vela d’Altura Italiana, in collaborazione con la FIV acronimo di Federazione Italiana Vela, e organizzata dal Club Nautico di Roma, ha visto nella sua ultima edizione la partecipazione di 42 imbarcazioni. E dopo la magnifica vittoria di “Pifferaio Magico” di Piero Mortari che si è aggiudicata la XXIV Coppa Italia l’anno scorso, quest’anno si è assistito al bis.

L’inizio della XXV Coppa Italia, con una quarantina di natanti dopo le manifestazioni estive, è terminata dopo due giorni di regate.

Why, storia di una petroliera diventata yacht

Wally-Hermes-WhyImmaginate una petroliera: immensa, possente, lenta, nera e fumante. Praticamente l’antitesi di uno yacht da crociera, dalla linea slanciata, veloce, bianco e sportivo. Immaginate ora di incrociare le due immagini perché ne venga fuori qualcosa di assolutamente diverso, originale, ampio, dalle linee attuali, e lussuoso. Sono sicuro che ciò che avete in mente neanche lontanamente si avvicina all’idea che stanno coltivando (in effetti sono già in fase di costruzione) presso i cantieri Wally, con  la partecipazione della griffe di haute-couture Hermès.

Why è il nome scelto per questo scafo triangolare di 50 metri per 38 che entrerà nella storia per la sua originalità, tenendo conto della destinazione d’uso. Trattasi di una nave-yacht-piattaforma che offre 3400 metri quadrati di superficie abitabile, un solarium a poppa che assomiglia ad una spiaggia, una piscina di 25 metri lineari a prua che riprende la forma dello scafo, una sala fitness, mentre la stanza dell’armatore offre 200 metri quadrati di puro comfort.

Ecco la barca ad idrogeno. Riviera 600 pronta per il 2010

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Sono in costruzione autostrade in Europa (Autostrada A22) e in USA (California Hydrogen Net), qualcuno (Mercedes Bez) ha già prodotto dei bus, per non parlare poi delle auto. Insomma l’alimentazione di un motore attraverso l’utilizzo dell’idrogeno non è una novità assoluta. Ma lo è, nel caso della Riviera 600, se si parla di barche elettriche alimentate ad idrogeno.

Infatti, la Riviera 600 di Frauscher Boats è la la prima barca elettrica al mondo alimentata ad idrogeno e pronta per la produzione in serie. Correntemente, la produzione dell’idrogeno avviene per il 48% da gas naturale, per il 30% dal petrolio, per il 18% dal carbone; l’elettrolisi dell’acqua viene impiegata per produrre soltanto il 4% dell’H2. Cosa importante è che alla fine del ciclo si produce energia ed acqua pura.

Perrier-Jouët e My Dionea, champagne a bordo della nave yacht

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Non è raro trovare, anzi sarebbe strano non trovarne, dello champagne esclusivo su uno yacht di lusso. Questa volta il legame yacht-champagne è sancito da una partnership di collaborazione tra due player di questi distinti ma contigui mondi del lusso.

L’accordo di cui parliamo è quello tra la Maison Perrier-Jouët e My Dionea, un elegante megayacht frutto di un sofisticato restyling di una navetta degli anni ‘60. Un rapporto che va al di là della semplice collaborazione, un legame dettato dalla volontà comune di distinguersi nel settore luxury offrendo un ‘oggetto d’arte’ caratterizzato dalla qualità e dallo stile unico.

Sport Fly 54, la sportiva di Sessa Marine

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La Sport Fly 54 di Sessa Marine si rifà alle automobili sportive anni 60, e con i suoi 1400 cavalli è una sportiva di tutto rispetto. Una barca dalle linee fluide che si ispira alle forme forti e sinuose delle auto sportive degli anni 60. Opera del designer Christian Grande, come nel caso del C68.

Il design del Fly leggero e perfettamente integrato alla silhouette della barca contribuisce ad evidenziare la sagoma sportiva dello yacht e garantisce grande ospitalità.  Questa vocazione è confermata anche dalla motorizzazione IPS in grado di garantire eccezionale manovrabilità  e di sostenere elevate performance fino ad arrivare a 37 nodi.

Regata del Cuore, vela e solidarietà ad Anzio

regata del cuore

L’estate 2009 è ricca di appuntamenti ed eventi velici. Turismo, competizione, cultura e solidarietà sono i temi principali di questa stagione velica. Appuntamento fisso con la beneficenza quello della Regata del Cuore, giunta alla sua quinta edizione.

Tra vip e appassionati di vela e competizioni sportive si è svolta ad Anzio la quinta edizione di questa manifestazione benefica organizzata dal Circolo della Vela di Roma e dal Comune di Anzio a favore di associazioni che si occupano di bambini diversamente abili. Le condizioni meteo erano ottimali ma la temperatura ha superato i 40 gradi mettendo a dura prova gli equipaggi.